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lunedì 14 giugno 2021

Legame stretto da anni tra Maurizio Mazzarella e Roberto Tiranti... "leccate" continue (a pagamento o gratis che siano, non cambia nulla), zero obbiettività...

Ecco l'ennesima prova, al link in fondo al post, su questa stronzata di finta rivista solo web ma fatta non si sa per quale motivo (per complicare la vita ai lettori forse, come visualizzazione, praticità di lettura ecc.) come fosse appunto una rivista, sfogliabile nel visualizzatore... ridicola, per fortuna defunta da tempo, pare. A proposito, anche Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli è stata ospitata sulla stessa; chissà, magari ha conosciuto il tizio proprio lì e l'ha iniziato a pressare in modo da convincerlo alla fine ad ospitarla nel suo sito, GiornaleMetal, che esisteva già al tempo in realtà, ed è solo stato rinnovato graficamente (o cambiando anche url, non ricordo ora, fino almeno a poco tempo fa c'era ancora anche la versione vecchia in effetti), negli ultimi tempi o un annetto o giù di lì, cioè più o meno proprio da quando dovrebbe essere stata presa anche lei a sparare le sue solite stronzate.

Ma questo è solo un esempio, si trovano anche tante altre cose (e probabilmente ulteriori un tempo ma oggi cancellate, o non esistono più i siti dove furono postate), sia interviste che recensioni (oltre a comunicati vari), scritte o anche in video, sempre del Mazzarella a Tiranti e sempre con lo stesso andazzo e approccio: nessuna critica su nulla neanche lieve, nessuna domanda scomoda o contro-domanda/risposta alle cose dette dall'intervistato, anche quando assai bizzarre o incoerenti o proprio false. Non vale solo quando ha a che fare con Tiranti, ma praticamente sempre con tutti - e non vale solo per il Mazzarella ovviamente - però non cambia niente e comunque con lui ha fatto più cose che con tanti altri, riguardo appunto recensioni, interviste e quant'altro (o presunte tali, ripeto).

Questo Wisdom, se non ricordo male, era di un tizio che ha anche una o più band mi sembra, o aveva, e/o etichetta, ed era di quelli che ospitava a sua volta chiunque volesse scrivere in pratica, quindi oltre a incompetenti e inesperti vari, anche gente con evidenti conflitti di interesse (come lui stesso per primo, appunto); addirittura tante cose erano scritte proprio direttamente dagli interessati - membri di band o etichette, per esempio - senza alcun intervento aggiuntivo, commento né nulla da parte di qualcuno della "redazione", comprese, spesso, quelle chiamate "interviste", senza domande - che è il top direi come concetto, un ossimoro in pratica - solo testo libero sulla band/album o quant'altro da parte del gruppo stesso o un componente.

Pagine 3-4, non si possono linkare direttamente, ma basta sfogliare avanti o indietro a seconda di quali pagine vi visualizza quando cliccate (ho notato può cambiare di volta in volta, non è detto sia sempre uguale):

https://ita.calameo.com/read/0020510668480793bd864 

venerdì 11 giugno 2021

Un grande e perfetto post dal tipo del blog Angry Metal Guy (e sempre più attuale al passare degli anni, in Italia e all'estero)

https://www.angrymetalguy.com/angry-metal-guy-speaks-on-objectivity 

Solo una delle parti veramente perfette, verso il finale, ma da leggere tutto perbene dall'inizio. E aggiungo, sul punto, che a parte chi ospita pubblicità a pagamento sul proprio sito, blog o quello che sia, anche tutti quelli che non lo fanno e non prendono nemmeno soldi in alcun modo per fare recensioni entusiastiche, interviste ecc., hanno comunque un interesse ugualmente al fatto di essere condivisi, citati, ringraziati sulle pagine delle band, etichette e chiunque collegato, perché è in ogni caso dovuto all'ego, alla voglia di protagonismo, al sentirsi considerare appunto critici musicali seri (solo dalle band e dintorni "leccate" e al massimo qualche loro amico, chiaramente, chissà perché... ahahahah), sono i motivi per cui anche del tutto gratuitamente - tranne giusto spesso i CD gratis magari o qualche accredito per live - fanno finte recensioni e altro, e sapendo appunto benissimo che al contrario recensioni più o meno negative o proprio stroncature non sarebbero condivise e segnalate praticamente da nessuno, o tantomeno ringraziato il tizio o tizia di turno o il sito in generale. Ovviamente lui quando parla di "enorme traffico" si riferisce comunque evidentemente a band di media-grossa fama e relative etichette, mentre a livello underground e specialmente in Italia spesso sono numeri comunque ridicoli, nonostante tutto il "lecca-lecca" compulsivo continuo di tantissimi. Ma il principio rimane lo stesso al di là dell'entità dei numeri.

"[...] And let me end with this thought: remember that it is never in my interest to write a bad review. It is always in my interest to write good reviews. You see, I don’t advertize, but were I to start, every click would be money in my pocket. Few share negative reviews, while bands and labels put their positive reviews on their Facebook pages, on Twitter and their websites, which generates huge amounts of traffic. It is, therefore, always in my interest to say that every band is fucking awesome and that this new record is the best record ever. I don’t do that because I don’t think that, and frankly, I don’t give a shit about what labels think of me. My good reviews generate traffic and my bad reviews turn people off from bands, but someone who’s interested in a band can read my bad review and disagree, or even check the band out for themselves and find that they disagree with me. [...]"

mercoledì 9 giugno 2021

La vera funzione del cappello nelle foto "professionali" pseudo-glamour di Sonia Giomarelli

Il cappello, che sembra più che altro di quelli da reverendo tipico di campagna nei film western, in quegli scatti del fotografo professionista (ma c'è qualcuno oggi che non lo è, o che almeno non si sente tale, tra tutta la miriade di gente che ha una macchina più o meno seria e scatta foto?), serve a pararsi dalle stronzate continue che spara, che si librano in alto per poi ricadere, ed essendo pure molto pericolose, visto il peso specifico delle stesse.

Quindi dovrebbe usarlo sempre e comunque, tranne giusto quando dorme o anche altri momenti in cui per qualche strano motivo non spara le sue solite minchiate su qualsiasi cosa; e anche molto rinforzato appunto, per non correre rischi di rompersi il testone, anche se dentro non c'è in realtà nulla di utile, prezioso o comunque funzionante. Invece ha rischiato anche durante quegli scatti, perché almeno in una non l'ha in testa, ma in mano di lato (quella che da quando le ha fatte, la mette ovunque sia presente sul web e social come foto profilo), e di sicuro ne ha sparate di cazzate anche in quei momenti, magari volendo insegnare al fotografo come si fa a farla venire meglio o come si usa la macchina in generale ecc., nel suo tipico stile "so tutto io meglio di tutti su tutto da prima di tutti"... patetica bamboretta stordita.

Si fa per prendere per il culo come sempre, la ragione vera è ovvio che è un'altra anche in questo caso (come in tante altre cose): conformismo, copiare cose già fatte da altre ecc., nulla di nuovo per il soggetto e tutti gli altri burattini simili di un mondo ormai sempre più nel baratro e sempre più schiavo del nulla spinto sottovuoto (in varie forme in cui si manifesta nei vari campi e argomenti).

sabato 5 giugno 2021

Quindi, siamo ancora al death metal che sarebbe solo o principalmente "impatto", "violenza"... e sostenuto (in tesi e libro) pure da un appassionato (e chitarrista), non dalla "casalinga di Voghera"...

https://www.truemetal.it/heavy-metal-news/1016811-1016811

Ribadisco cosa avevo già detto tempo fa (mi sembra in un commento sotto un post in pagina di una band italiana che citava la cosa perché è a sua volta tra quelle citate nella tesi del tipo, i Subhuman se non ricordo male, che per la precisione sono thrash/death comunque), riguardo l'utilità di certe cose, la pretesa di spiegare, far capire il valore di quel genere (ma varrebbe lo stesso per qualsiasi altro del metal o in ogni caso non commerciale in generale), o comunque che come in ogni altro campo ci sono e ci sono stati gruppi e musicisti talentuosi davvero, alcuni anche geniali proprio, innovativi, e che ha ormai la sua storia di decenni tra l'altro, vari sottogeneri (prog/tecnico, "melodico", sinfonico e tanti altri), e certe band hanno venduto anche milioni di copie in carriera.

Ma non serve a nulla, sia perché chi non è portato ad apprezzarlo (quel campo o nemmeno altri tipi di metal molto più classico e melodico magari), a capirlo, ad approcciarsi alla musica in modo libero e indipendente, mai potrebbe venir convinto o "indottrinato" da spiegazioni di alcun tipo (magari anche assai tecniche e complesse per cui ci vorrebbe anche una certa cultura musicale e non, per afferrarle davvero), e sia perché, al contrario, chi è portato evidentemente e ha in potenza già prima certi gusti, non ne ha avuto mai bisogno, apprezza o adora proprio (band più band meno, ovviamente) fin dai primi minuti di ascolto, magari dimenticando al volo o svalutando comunque un casino qualsiasi altro genere eventualmente ascoltato fino ad allora, specialmente se erano cose commerciali e dintorni o roba comunque molto "leggera".

Per esempio, trovo veramente inutile o banale stare a notare cose come il fatto che non sempre e per tutti i generi l'aspetto fondamentale o unico e criterio di giudizio relativo dell'ascoltatore debba essere il piano melodico/armonico (di cui è poverissimo allora da sempre, tra l'altro, almeno come complessità e "stratificazione"/numero di strumenti ecc., tutto il panorama della musica "popolare", "da band" diciamo, o comunque di sicuro al confronto con la classica), sempre molto soggettivo poi nel giudizio, oltre a non mancare mai del tutto nemmeno nei generi e gruppi più estremi del metal o altri stili affini (anzi, moltissime band ne hanno in quantità). Però è chiaro che in quei campi conta e molto più che in altri anche sempre del metal, la compattezza, lo spessore sonoro, il feeling di un certo tipo, credo sia evidente anche a gente mezza sorda e che sappia zero dell'argomento, quando gli venisse fatto sentire qualcosa. Ma da qui a dire che sarebbe l'unica caratteristica o quella di gran lunga più importante e proprio per tutte le band di ogni stile e sottogenere del death metal stesso, ce ne corre e tanto.

E in generale è davvero assurdo il pensare di "sdoganare", far comprendere (o addirittura apprezzare) magari anche alle masse certi generi, oggi, quando esistono comunque da decenni appunto e analisi varie ne sono già state fatte (su riviste specializzate e non, in vari libri usciti nel mondo e anche in Italia ecc.), come anche tentativi di far "proseliti" da parte di appassionati/ascoltatori - e anche musicisti stessi spesso - con i conoscenti e amici, senza praticamente mai riuscirci e di solito senza nemmeno riuscire a togliere almeno i pregiudizi più triti e ritriti (in chi li aveva ovviamente, sempre tantissimi comunque da sempre), perché come detto al 99,9% verso certe cose o ci sei "predisposto" o non riuscirai mai a capirle ed apprezzarle, in nessun modo.

Tra l'altro con tutta quell'enfasi esagerata sul fatto che quel genere avrebbe come caratteristica principale o addirittura unica, l'impatto appunto, l'aggressività, la pienezza e "frenesia" media dell'esecuzione degli strumentisti ecc. (pur esistendo come noto, al contrario, band death medio-lente o piene addirittura di parti "doom", come tantissime molto tecniche, "pulite"), paradossalmente rischia di alimentare invece i pregiudizi più classici, quelli appunto di chi non sente alcuna melodia, ricerca armonica né nulla del genere e magari neanche tecnica strumentale (quando un casino di gruppi anche non del sottogenere specifico prog/tecnico/melodico, ne hanno eccome, da sempre, ripeto), pur avendo provato ad ascoltare qualcosa - non parlo quindi nemmeno, ovviamente, di chi spara sempre quei pregiudizi e non ha mai sentito mezzo pezzo - più o meno seriamente, attentamente, cercando di dimenticare ogni pregiudizio.

Rischia insomma di rivelarsi il contrario dello scopo prefisso, e di far apparire il genere e una marea di band e musicisti dello stesso - e anche molti produttori specializzati proprio nel campo - come molto più limitati di quanto non siano, come dediti quasi esclusivamente a creare in modo infantile "impatto", e non canzoni e strutture e tutto quanto più o meno interessanti, pur con caratteristiche ovviamente particolari da sempre - non ultimo, anzi, l'approccio vocale - e che mai saranno per tutti ma al contrario per una minoranza, anche solo considerando gli ascoltatori/fans di hard rock e metal in generale.

Sono stili che piacciono al primo ascolto ripeto o mai piaceranno, non serve altro, compreso il "conoscere" o meno e leggere cosa dicono nelle interviste i musicisti stessi o nei testi dei pezzi o quant'altro, non si vede cosa c'entrerebbe con l'apprezzare o no la musica. Quella se ti piace ti piace, stop, del resto un tempo scoprivamo spessissimo band e dischi e generi nuovi da semplici cassette doppiate (a volte magari neanche i titoli dei pezzi o del disco c'erano), da cui quindi non potevi sapere nulla di nulla, neanche che faccia avessero i componenti o come si chiamassero, anche se queste cose alla fine sono le meno rilevanti di tutte ovviamente, ma per dire. Il discorso suddetto per me è la solita distorsione tipica e pregiudizio del tipo che anche i testi o le dichiarazioni dei musicisti sarebbero da considerare - e sempre - importanti come la musica in sé - intendo comprese le parti vocali comunque, ovvio - o addirittura di più, o che comunque conoscendoli potresti cambiare opinione e giudizio sulla musica... ma che cazzata sarebbe? La grandissima parte della gente tra l'altro, da noi e in tanti altri Paesi, ascolta musica per gran parte cantata in inglese senza conoscerlo per nulla o pochissimo, di qualsiasi genere si tratti, e quindi non sanno cosa dicono realmente i vari testi e non gli frega un cazzo e non impedisce di apprezzare la musica, le melodie vocali e tutto quanto.

Al limite la cosa può valere, riguardo i testi o anche eventuali spiegazioni ulteriori dei musicisti, per comprendere ancora meglio ed immergerti di più nei dischi, riguardo quelli che sono concept album - o almeno quelli dove davvero la musica non è "a caso" ma sempre o quasi sempre strettamente collegata alla relativa parte testuale e momento della storia narrata - per ovvi motivi appunto, per esempio quelli di King Diamond, per citare uno dei miei preferiti in assoluto. Ma sono tra l'altro i migliori secondo me anche e soprattutto perché rimangono comunque anche in quei casi allo stesso tempo sia album ascoltabili e godibili pure se uno non sa nulla di nulla e non interessa proprio la storia, visto che i brani sono di solito ben caratterizzati come in dischi normali non concept, e sia se uno vuole invece leggerla (magari proprio mentre ascolta via via, specialmente le prime volte quando non ha ancora imparato a memoria tutti i testi e la storia), per entrare totalmente nel suo mondo e storie sempre di livello, accompagnate da heavy metal ugualmente al top e molto personale da sempre sia strumentalmente che vocalmente. Ed esempio anche classico di quello che dicevo sopra, visto che tutti i primi titoli di suoi album che ascoltai erano cassette tarocche con solo nome gruppo, titolo album e titoli brani e forse su alcune c'era anche la formazione, ma stop... e ne rimasi folgorato subito, a prescindere (non ricordo ora se avevo già ascoltato qualcosa anche dei Mercyful Fate prima o no, ma non cambierebbe comunque nulla nel discorso), come tempo prima era successo lo stesso con varie altre band, anche proprio di genere death metal.

Discorso diverso è quello dei musicisti, che se abbastanza liberi e senza pregiudizi, anche se estranei totalmente al genere, se ascoltano qualcosa di davvero suonato bene e tutto, possono ammettere quello, che trovano bravi i musicisti, magari sanno anche spiegarti cosa suonano, le tecniche usate, ma è cosa separata e diversa dall'apprezzare lo stile, la musica nel complesso, quella magari continuano a non apprezzarla in realtà, a non "capirla", o addirittura a schifarla totalmente. Questa è proprio la classica prova che non dipende dal capire tecnicamente cosa uno suona, dall'essere musicista o meno e cose di quel tipo, ma da tutt'altro.

Si sarà anche mai accorto che quello che dice pensano tantissime persone del death metal è esattamente quello che pensano anche di tutto il resto del metal anche non estremo (ma per la massa evidentemente tutto è tale, anche quello più melodico per gli appassionati), cioè che sarebbe solo una massa di rumore ecc.? Lui invece pare convinto che certi pregiudizi diffusi da sempre siano solo sui generi estremi del metal... magari, sarebbe già qualcosa. E, analogamente, è amato dai fans ma esattamente come sono amati altri stili di metal (o hard rock o rock in generale e non solo) dagli appassionati particolari di quelli, ognuno preferisce - o ascolta esclusivamente, a volte - quello che vuole ovviamente, in base ai propri gusti e criteri, non è che il death metal sia più idolatrato o abbia ascoltatori più "fanatici", per nulla, dipende al massimo dalla singola persona, così come ci sono tanti metallari che amano alla stessa maniera diversi stili del campo, o ragionano per singole band preferite in ognuno comunque, e non tanto per generi preferiti o meno.

Ecco, qui sotto, un passaggio che esplicita tutto, cioè di come sia completamente fuori strada, a meno che non voglia in realtà per assurdo, ripeto, continuare invece ad alimentare i soliti pregiudizi sul genere invece di combatterli. Che poi nel giro di poche righe, come si vede, si contraddice da solo e sembra sapere benissimo a sua volta che c'è ben altro che violenza, "blast-beat" e impatto e basta, nel genere, in un casino di band almeno, sia agli albori del campo e sia in seguito o oggi. Per la cronaca inoltre, lo informo che sì, comunque tantissimi appassionati (soprattutto un tempo forse), leggono anche le interviste ai musicisti, a volte pure le loro eventuali auto-biografie o libri didattici dove spiegano tra le altre cose anche il loro stile magari, non è che proprio tutti se ne fregano da sempre, anche perché sennò non sarebbero state vendute nel tempo che pochissime copie di riviste varie (fatte fondamentalmente di recensioni e interviste), e poi tutti i siti di ogni tipo in numero sempre maggiore sul web non avrebbero che una manciata di lettori anche nel caso di quelle più "grosse", invece non è così (anche se ovviamente ci sono ormai una marea anche di quelle lette nemmeno da chi ci scrive o da 2 amici o parenti, e giustamente, visto la cialtroneria, incompetenza, inesperienza, analfabetismo ecc. dei "redattori" di molte di esse). Cosa sia poi la "violenza" nella musica non l'ho mai capito, è un termine del tutto fuori luogo, non può esistere violenza in una cosa come la musica (perché, a differenza del cinema, per dire, non ti mostra immagini, oggettive, uguali per tutti di solito, al massimo ognuno può crearsi nella testa le sue in base a cosa suggerisce la musica, come in ogni altro stile, ma tutt'altro discorso), esistono note, frequenze... che c'entra violenza o meno, qualsiasi sia il genere? Pregiudizi che fanno il paio, anche se lui in particolare non sembra dire anche questo (almeno in questa intervista) ma tantissimi altri sì - metallari e non - da sempre, con quelli relativi a come sarebbe o dovrebbe proprio essere obbligatoriamente l'ascoltatore/appassionato - o anche musicista - e cioè più o meno scatenato, che mentre ascolta, magari anche quando a casa da solo e non a concerti, fa il matto in ogni modo possibile e "poga" e spacca tutto quello che ha intorno, e chiaramente deve essere perennemente incazzato col mondo, con tutto e tutti, fare il "ribelle", ovviamente anti-religioso al 1000% o proprio "satanico" e blabla; e non si concepisce proprio che invece un casino di gente anche iper-appassionata o che lo ha come genere preferito in assoluto, conosce centinaia di gruppi ecc., lo ascolta e se lo gode in totale tranquillità, quasi in modo "religioso" in un certo senso per molti (per capire appunto bene proprio cosa viene suonato, anche se uno non è a sua volta un musicista, i riff, imparare via via i vari pezzi del disco e distinguerli sempre meglio al volo ecc.), e anche ai concerti magari, come se fosse qualsiasi altro genere di metal o rock o anche tutt'altro, classica, jazz... del resto dipende non dal genere/i di cui uno è appassionato, ma semmai dal proprio carattere innato e modo di ascoltare e vivere la musica in profondità vera, immergendosi appunto realmente nelle strutture, note e tutto, mentre tanti altri probabilmente sentono solo la parte più superficiale ed esteriore, cioè i suoni, la produzione, l'impatto complessivo, il ritmo e vibrazione basilare e magari il ritornello dei pezzi o la parte vocale in generale ma senza andare davvero dentro la musica e capire tutto il resto (quando c'è almeno, chiaro che moltissima roba di merda, iper-commerciale e cazzate varie ha proprio solo quella parte superficiale, di solito anche con suoni di merda per giunta, totalmente finti, niente strumenti veri incisi da musicisti in carne e ossa, cantante che usa magari l'auto-tune sia in studio che dal vivo e robe del genere).

"[...] Tornando al death metal (domanda retorica), qualcuno si è mai soffermato sulle interviste e sulle dichiarazioni degli artisti di questo genere? Cosa vogliono arrivare ad esprimere con la loro musica? Attraverso cosa? Non ci volevo di certo io per notare che l’obiettivo più diffuso è, letteralmente, prendere l’ascoltatore a mazzate investendolo con quanta più violenza sonora possibile. Noi questo impatto lo avvertiamo bene, ma è anche importante provare a capire da cosa derivi esattamente e saperlo spiegare. Forse c’è qualcos’altro oltre che a una manciata di note e blast beat. A questo proposito credo che diventi più che mai necessario ricercare un tipo di dialogo multidisciplinare. [...]"

Sì... e come fosse Antani con scappellamento a destra.

Io credo che in realtà tutto o gran parte di queste baggianate derivi dal non aver capito e potuto seguire in diretta o quasi il genere, come tantissimi altri appassionati (quelli che oggi hanno minimo minimo 40 anni), almeno da quando è esploso davvero sempre più ed era ormai nella forma "definitiva", dopo diverse di quelle "proto" tali da parte di alcune band o singoli dischi già verso metà anni '80 (quelle thrash più estreme insomma). Visto che quella fase, anche se volessimo stirarla un po' in avanti più del dovuto, possiamo dire che è iniziata di sicuro nel 1989-'90, e il tizio se non ricordo male è nato nel '92... non so quando abbia iniziato ad ascoltare il genere ma insomma, il punto credo sia chiaro. E la mia idea riguardo una sua in realtà conoscenza più o meno parziale della storia e band e dischi del campo, pare confermarsi di nuovo poco dopo, quando dice che negli anni '90 (vera infatti l'altra affermazione, cioè che dopo c'è stata sempre più standardizzazione, globalizzazione) per lui le band della scena europea suonavano più orecchiabili, mentre quelle americane più inaccessibili e tecniche (vera in media solo questa seconda cosa). Il discorso, visto quanto esagera entrambi gli aspetti, sembra suggerire che della scena europea abbia conosciuto solo o quasi solo il settore del cosiddetto "death melodico", principalmente svedese - dove comunque varie band, anche tra le pioniere, non mancavano di certo di tecnica, né di notevole impatto/aggressività spesso - che nacque qualche tempo dopo la prima ondata di band death metal in generale sia in Svezia che altrove, e di quella americana solo i gruppi più "spigolosi", anti-melodici, ultra-tecnici, parossistici, mentre anche lì c'erano fin da subito band con un casino di melodie anche nei riff stessi - oltre a tanti assoli - con strutture varie e pezzi ben caratterizzati e "orecchiabili" a loro modo per qualsiasi appassionato.

Quando quello del sito chiede chi secondo lui ha dato il via a tutto il movimento, io penso intendesse sempre il death metal di cui si discute nell'intervista, non l'hard rock o il metal in generale... quindi o lui non ha capito o, se ha risposto intendendo bene, beh, l'ha presa "larghina" assai, a mettere Led Zeppelin (Purple ovviamente, e tanti altri, no... come sempre snobbati, sottovalutati, incompresi da tanti anche presunti appassionati o esperti di rock/metal, al di là della fama e riconoscimenti e influenza e tutto enorme, ma rimangono sottovalutati rispetto ad altri, così come i singoli membri) e Black Sabbath come padri del genere, pur essendo questi ultimi citabili in effetti quasi sempre come padri, o meglio nonni o in certi casi bisnonni, di praticamente qualsiasi stile nato ad oggi nei campi hard rock e metal. Ma è troppo spinta così la cosa, e limitante, perché appunto andrebbero citati allora anche altri di quell'epoca che hanno contribuito all'origine del rock più o meno duro, estremo; e soprattutto e più sensato, citare varie band di thrash più o meno estremo degli '80, e poi chiaramente i padri definitivi che rimangono, coi loro primi dischi, i vari Death, Obituary, Morbid Angel e gli analoghi della prima ondata europea.

Tornando al punto centrale, il death metal ormai da tempo (come qualsiasi altro genere di metal e non solo), come dice tra l'altro anche lui, è standardizzato, o comunque globalizzato, sia geograficamente che socialmente, se non vai a controllare le informazioni è difficilissimo anche per un esperto e veterano appassionato capire dallo stile, da certi tratti, dal suono ecc., se una band è di un Paese o un altro, o anche un continente in generale, perché puoi trovare appunto band americane che suonano perfettamente in stile death melodico svedese così come svedesi o europee in generale che fanno un death americano al 100% e qualsiasi altra possibilità tra sotto-stili del genere esistenti e provenienza. E socialmente nel senso che forse un tempo spesso o spessissimo - come per tanto altro metal e rock e altri stili - generi come il death erano suonati da gente di un certo tipo e che voleva trasmettere almeno in parte certi messaggi anche musicalmente, a parte i testi stessi. Ma ormai death metal o qualsiasi altro genere estremo di musica, viene suonato - così come ascoltato da chi non suona - da chiunque lo apprezzi di per sé - ed è una cosa solo positiva - e voglia appunto comporre brani e avere una band per suonare live, incidere dischi ecc., e ci può essere chiunque, dai morti di fame ai milionari, da gente con idee politiche di qualsiasi tipo dall'estrema sinistra all'estrema destra, con gusti e stili di vita dei più disparati (anche nell'altra musica stessa eventualmente ascoltata magari, death metal a parte in comune) e quant'altro, anche se non di rado pure un tempo c'era già una varietà notevole in ogni senso. Per fortuna ripeto, il metal o sottogeneri in particolare, vengono visti - almeno da chi li capisce e apprezza - come qualsiasi altro genere di musica, di arte, e quindi libera e per sé stessa, e va apprezzata per quello, stop. Poi se uno apprezza, il tal genere o band o disco in particolare, allora se vuole può anche approfondire la conoscenza dei musicisti, leggere interviste per vedere cosa dicono su vari argomenti musicali e non e sulla propria band e musica, leggersi bene i testi e quant'altro; ma se non apprezzi in modo più o meno naturale, immediato e senza bisogno di altro, la musica stessa composta e suonata, tutto il resto è inutile direi, non ti farà mai cambiare idea e apprezzarla, non esiste proprio.

Come ho visto tempo fa in un meme giustissimo su Fb (che non scopriva comunque nulla di nuovo ovviamente), che ironizzava su tutti i "problemi" del metal (o meglio quelli percepiti come tali dalla massa, che spesso non ha sentito mezzo brano ripeto, del genere in realtà, o magari giusto il Marylin Manson di turno, e pensano sia heavy metal o altro metal serio comunque), centinaia, come suggeriva il numero progressivo di quel problema (era tipo il 540, pur essendo di sicuro ironico, non penso avessero fatto davvero altri 539 meme precedenti sull'argomento), è sempre durissima far capire alla gente che ti piace un genere come il metal non per "ribellione" o "spaventare le vecchiette" (andando avanti con gli anni e i decenni tra l'altro sarà pieno di metallare anche tra quelle e idem per i maschi, per ovvi motivi, ora il genere è ancora relativamente "giovane" e anche chi lo segue dall'inizio ed era allora adolescente e dintorni, magari non è proprio vecchissimo), o perché hai avuto tragedie e traumi particolari nella vita o da piccolo e sei ancora perennemente incazzato con tutti e col mondo e vorresti spaccare tutto e blabla, ma perché ti piace proprio il metal per amore del metal stesso, o, potremmo dire ancora più in generale, della musica, visto che è un genere di musica.

P.S. - Ma poi, tantopiù per un genere come il death metal e non il metal magari più o meno classico in generale, sarebbe proprio bello e meglio di come è sempre stato, se un giorno venisse davvero sdoganato e lo iniziassero ad ascoltare e dire di apprezzare (che fosse vero o meno) anche tanti della "massa", da chi ascolta di solito pop e stronzate varie alla "casalinga di Voghera" fino a musicisti e gente di certi ambienti "alti", "colti", quelli di certi salottini politici o di altro tipo e via dicendo? Io direi di no eh... tantomeno se non fosse una cosa sincera per tutte quelle persone, ma solo quasi un sentirsi obbligati perché è stato appunto finalmente e "scientificamente" dimostrato da tizio o caio che è uno stile di musica che può essere bello e interessante e con musicisti/compositori validi come e più di tanti altri generi, e ha la sua storia e dignità ecc., perché così sarebbe solo conformismo e "soggezione" dagli studi, tesi e libri del tizio di turno, e per non sentirsi ignoranti o incapaci di capire ciò che è stato "spiegato" così bene, e che è diventato magari quasi "di moda", figo, "in". Non sono cose impossibili purtroppo, e l'ignoranza della tipica massa è sempre enorme, le cazzate, luoghi comuni, disinformazione, che poi si amplificano sempre più ad ogni passaggio, trascrizione di notizie o articoli ecc.; vedi quel gruppetto di merda ridicolo pop/rockettino che ha vinto quell'altro concorso del cazzo internazionale recentemente - e prima ancora la pagliacciata storica italiota scambiata per un festival musicale - e che su vari media generalisti e non solo, viene etichettato come "gruppo metal" o "hard rock" quando va già leggermente meglio (ma sempre cazzata ovviamente)... buhahahahahahahah! Oltre al creare ad arte - da soli o d'accordo o proprio imboccati dalla band o dal manager - polemiche basate sul nulla, che anche quando sembrerebbero negative nel senso comune, in realtà fanno solo pubblicità alla band o a singoli componenti in particolare, almeno presso tutti quei bamboretti o pagliacci in generale, ma non solo, che badano più agli aspetti extra-musicali o che pensano che certe "tradizioni" del rock debbano essere sempre portate avanti sennò non sei un rocker vero e stronzate del genere. Tutte stronzate appunto, per tentare di far scoprire l'acqua calda di nuovo, cosa ridicola, in entrambi i casi (e vale per loro e chiunque altro ovviamente), perché che siano tutti "puliti" sempre o no, non  ci sarebbe nulla di strano perché è pieno ed è stato pieno anche in passato - in Italia e nel mondo - sia di band rock e derivati sempre del tutto disinteressate a certe sostanze e sia di quelle invece che ne hanno prese o abusato proprio per più o meno tempo o per sempre... quindi di cosa cazzo stiamo parlando e "polemizzando" non si sa davvero, il loro problema principale rimane a prescindere la musica di merda che fanno e il fatto che il successo è basato per gran parte su immagine, pure strategie commerciali e indirizzato principalmente a bimbetti/e o gente comunque giovanissima in generale e ignorante come la merda musicalmente (e non solo), altro che le cose extra, personali ecc., qualsiasi siano.

lunedì 31 maggio 2021

Un altro appunto che avevo dimenticato sul tizio di Sdangher, Francesco Ceccamea

Aggiunta a quanto detto nel post in cui veniva citato il tipo da parte di un altro, Gianluca Livi, riguardo critiche alla nuova rivista del Fuzz dedicata all'underground (o a cose ancora più underground diciamo, di quelle trattate per gran parte in ogni numero di Classix Metal).

Dev'essere anche uno dei tipici individui con le idee chiare, coerenza ecc., infatti ricordo di aver visto di sfuggita tempo fa un articolo retrospettivo sul suo sito, riguardo la storia dei Vision Divine (fondamentale...).

Ma allo stesso tempo di solito pare invece uno molto "true", o che vuol farlo comunque, vuol sembrare tale, che sia sincero o meno (idem, specularmente, per quando tratta invece gente di tutt'altri generi, come i suddetti), uno che si esalta per l'heavy metal che secondo lui "tornerebbe a fare sul serio", riferendosi a gruppetti vari di puro revival trito e ritrito, che ha rotto il cazzo già da eoni ormai.

Altre volte ancora, assai spesso sembra, fa invece la parte di quello sarcastico, auto-ironico verso il mondo del metal in generale, qualsiasi band e stile o epoca o personaggi ecc., prendendo per il culo e facendo appunto ironia più o meno pesante.

Boh... chi capisce soggetti del genere e che "gioco" vogliano giocare, è bravo.

Facebook sempre più oltre il confine del ridicolo e patetico totale... anche se mai quanto i rosiconi segnalatori compulsivi...

Ecco l'ultimo post censurato e blocco di 30 giorni su Facebook, sulla pagina "Chicche esilaranti dall'underground rock/metal italiano":

"Ma quando la finisce robertino rosichino tirantino di insozzare Fb con sempre più pagine per farsi pubblicità?

Ahahahahaha... basta dai... ne son nate altre proprio poco fa ho visto... ahahahahah... ridicolo..."
 
Ogni commento sarebbe superfluo, visto anche cosa è presente regolarmente su Facebook (e non solo), in generale, su di me, su tanti altri, su argomenti e campi vari e quant'altro.

E non solo, anche tante altre pagine sempre mie e teoricamente più "segnalabili" (per modo di dire, non infrangono alcuna regola, ma al confronto di un post davvero innocuo come il suddetto appunto, potrebbero anche rischiare di più, in teoria), sono ancora lì da sempre, comprese le più recenti dell'altro giorno, proprio dedicate a robertino rosichino, come già altre precedenti; infatti ovviamente avevo scritto il post suddetto in modo ironico, sarcastico, sapendo benissimo che molti o tutti i lettori sanno che le ho fatte io e non lui, ma non so se proprio tutti ci sono arrivati anche a questo, magari qualche poverello pensava davvero che volessi far credere che le aveva aperte robertino... per prendersi per il culo da solo? Sarebbe anche assai bizzarro.

Ma mica basta questo, al solito siamo alla schizofrenia totale, gente allo sbando, sistema di algoritmi di merda che fanno il cazzo che vogliono senza logica: infatti ho ovviamente segnalato che è una cazzata quella censura e il post non infrange alcun standard (nemmeno avessi nominato una persona reale con nome e cognome veri corretti, visto che non c'è scritto nulla di male, nessuna offesa né nulla), e un paio di minuti o 3 dopo mi arriva notifica che è di nuovo disponibile e visibile a tutti, e si scusano per l'errore e blabla. Quindi anche il blocco che derivava da quel post che, secondo loro/l'algoritmo infrangeva le regole, dovrebbe essere chiaramente rimosso, invece quello rimane... ahahahahah... si può solo ridere e compatire certe cose.

Per fortuna al contrario di tanti altri, a me tocca poco o nulla perché non vivo su Fb, la mia vita non è e non è rappresentata da Fb (o dal web in generale), non ho conoscenze e amici solo su Fb e di sicuro non comunico esclusivamente lì, anche riguardo il solo web, posso infatti farlo su tanti altri canali, come questo per esempio.

mercoledì 12 maggio 2021

Le pagliacciate, auto-inganni, cazzate, lecca-lecca compulsivi tra tutti e tutti e lo schifo totale non si fermano mai... per ovvi motivi.

Post su Facebook degli Oracle Sun (1)

Post su Facebook degli Oracle Sun (2) 

https://www.metal-archives.com/artists/Cristian_Angelini/193922 

Non che ci sia mai bisogno di conferme più o meno esplicite riguardo l'argomento, perché chiunque non stia sulla Luna e si interessi anche minimamente dell'ambiente, sa come funziona da ormai lustri (o decenni o da sempre?), sia sul poco cartaceo rimasto che soprattutto sul web, il rock/metal "scritto" e le cosiddette recensioni, interviste e quant'altro.

Tra l'altro, anche se sono casi frequentissimi e non certo eccezioni pure riguardo questo aspetto, il tizio che scrive (da un paio d'anni circa, pare) su Italia di Metallo, come da tradizione storica del sito stesso avendone avuti come e più di tanti altri di "recensori" del genere (oltre a tantissimi altri non tali e senza magari conflitti di interesse di alcun tipo ma per contro totalmente inesperti e incompetenti per età o a prescindere), è un toscano - anzi proprio provincia di Lucca come questa band, a parte alcuni componenti di oggi o ieri, ma "base" e formazione e membro storico (e suo studio di registrazione, anche) e altri odierni, sono di Lucca o dintorni - che suona e ha suonato sempre in gruppetti più o meno scarsi (vedi ultimo link sopra); quindi al solito, secondo voi quando mai si sognerebbe di criticare dei "colleghi" e band - in questi casi poi tantomeno, essendo oggettivamente di altro pianeta rispetto a quelle di cui fa o ha fatto parte lui, ma questo non vuol dire per forza che ci sia da gridare al miracolo o dare votoni o non criticare nulla - con tutto quello che ne deriverebbe, anche non fosse amico personalmente o avesse mai conosciuto per nulla alcun componente del gruppo (cosa difficile penso comunque in questo caso)? Non esiste, ovviamente.

Ma in questi casi, tornando alla band e ai post recenti linkati sopra, vien da dire proprio: "come sputtanarsi da soli in modo praticamente esplicito".

Tradotto infatti è come avessero scritto: "grazie alla nostra etichetta/promotore per piazzare in giro il nostro album e comprare anche, con soldi o in altro modo, le rece sempre più o meno positive o addirittura entusiastiche spesso".

Che è poi, ricordiamo, l'unica cosa che ormai le pseudo-etichette, almeno a livello underground e dintorni, fanno realmente (e tutto in ambiente virtuale perché quasi nessuna invia più il CD vero fisico ai media, ma fornisce link di streaming completo se non già libero per tutti su certi siti appositi, oppure quello per scaricare i file mp3 o audio che siano), visto che per il resto non danno un euro né prima né dopo al gruppo, per le spese di registrazione e altro, e anzi impongono quasi sempre di comprare subito centinaia o un migliaio o più di copie fisiche del CD - a prezzo più o meno vantaggioso rispetto a quello al pubblico, ma di sicuro maggiore di quello che costa all'etichetta stessa farli stampare dall'azienda apposita di turno e anche di quanto costerebbe alla band far fare la cosa direttamente sempre alle solite aziende - che poi il gruppo cercherà di rivendere se e nelle quantità (e nel tempo) in cui riesce a farlo.

Quindi sarebbero band da non stampare proprio tramite etichetta, come quasi tutte le altre in giro oggi in Italia e nel mondo, perché sa per prima anche la label di turno che non hanno praticamente alcun potenziale commerciale né nulla per vendere decentemente, fare tot date live e tour in Italia o anche fuori ed elevarsi almeno un minimo dal marasma generale dell'underground e sub-underground, e motivo per cui non ci pensano nemmeno a fare le vere etichette come erano quasi tutte un tempo anche a livello underground e dintorni, anticipando soldi ai gruppi e riprendendoli poi con gli interessi grazie alle vendite, percentuale sui cachet dei concerti anche a volte o altro ancora secondo i vari accordi e contratti con ogni singola band. Ma lo fanno lo stesso e in maniera ipocrita fingendo di apprezzare tutti o quasi, e che dietro la scelta di mettere "sotto contratto" ogni singolo gruppo ci siano ragionamenti e valutazioni profonde, selezione severa e siano convintissimi del livello e potenzialità di chiunque venga preso, perché il loro lavoro e quello con cui vivono e vanno avanti (diversi lo fanno proprio di lavoro principale, mica per hobby o per arrotondare quello "normale") si basa proprio sul suddetto meccanismo: sfruttare la passione, ego, sogni, voglia di protagonismo di chiunque strimpelli (tanto poi i produttori soliti in giro oggi fanno suonare tutto ok come minimo, in studio, sistemando tutto e dando i suoni "professionali", e spesso tutti uguali), prendendo soldi dalle band stesse, appioppando a loro tutti i CD fisici stampati o quasi tutti, e comprando semplicemente rece-leccata in giro su qualsiasi sitino del cazzo possibile, da parte di gente che scrive e fa scrivere altri cialtroni e finti critici analoghi, per gli stessi motivi delle band alla fine (ego, presunzione, "pose", avere le contro-leccate delle band ed etichette sui loro canali ecc.).

E al solito però, praticamente mai vengono comunicate da nessuno le copie vendute, oltre al fatto che chiunque può osservare la "fama" e risultati e attività sostanzialmente inesistenti o ridicole di questi gruppini - come per il 99% del resto delle band ripeto - e quanto suonano dal vivo e la gente che hanno davanti (a meno che non ci sia l'headliner di nome) quando comunque lo fanno, che siano band più o meno nuove o addirittura anche di quelle in teoria in attività da anni e anni o lustri o decenni.

Altrettanto ovvio che raramente segnalano sui propri canali anche le eventuali recensioni o citazioni varie in giro più o meno negative (rarissime, in ogni caso, e non dipende certo dall'apprezzamento diffuso, ma dai meccanismi sopra citati), o peggio, se lo fanno è per infamare o comunque provare a dimostrare che quei recensori e appassionati, solitamente gli unici veri e liberi, hanno torto; e chiamano a raccolta o sperano comunque intervengano a commentare per dar man forte al gruppo e sputtanare appunto il recensore, anche tutti gli "amici" (reali, di Fb e basta, "fans" o pseudo-tali del gruppo, parenti ecc.), nella tipica reazione, mentalità e comportamento infantile, rosicone, e da gente evidentemente non così convinta in realtà della propria validità, "utilità" ecc. - tantomeno assoluta - sapendo del resto benissimo perché la totalità o quasi dei riscontri è positivo o entusiastico al 100%, non penso infatti siano davvero a tale livello di auto-inganno terminale da far finta di credere che siano invece tutte recensioni vere, libere, sincere, e fatte magari anche da gente realmente esperta e competente, non dalle o dai Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli.

Insomma, siamo sempre all'ormai standard e nauseabondo - e inutile, in realtà - lecca-lecca totale reciproco, con origine e scopo per quasi tutti nell'altrettanto tipico ego, nelle manie di pseudo-protagonismo, nella ricerca di vantaggi vari, spesso anche economici appunto, per tutte le cose fatte da molti siti e almeno una rivista cartacea, a pagamento e non gratuitamente come dovrebbe essere sempre, prendendo i soldi solo dai lettori liberi che acquistano la rivista cartacea e, sia per cartaceo che web, se uno vuole e ne ha bisogno per andare avanti (soprattutto sul web dove i lettori non pagano di solito nulla per visitare e leggere i siti), ospitando pubblicità di chi uno voglia, anche di etichette, band e altri attori dell'ambiente musicale o quello che uno vuole in cui può esserci un bacino più o meno rilevante di inserzionisti; ma sempre rimanendo lo stesso del tutto liberi nel giudizio poi dei dischi e delle band, anche di quelle pubblicizzate sul sito (che hanno quindi pagato qualcosa per quella pubblicità, ma non devono mai aver "comprato" le opinioni e critica libera), pur a rischio chiaramente di vedersi togliere la pubblicità e relativi soldi per sempre da quelli che sono stati stroncati o comunque criticati in varia maniera nelle recensioni o altro. E se le etichette almeno (a parte tutti i gruppi quindi che inviano il loro materiale da recensire in maniera del tutto fai dai te senza promotori o label o simili dietro), selezionassero veramente le band più valide, invece di prendere quasi tutti per i motivi spiegati sopra, magari rischierebbero molto meno stroncature e critiche, anche in un ambiente che fosse teoricamente libero e con una certa severità media di giudizio, quindi con tutti i recensori di ogni sito realmente competenti, esperti e soprattutto indipendenti da tutto e tutti.

Ma evidentemente la passione per la musica e il voler supportare solo chi ha davvero talento, numeri e potenziale di un certo tipo, non interessa nulla di nulla a certa gente che fa quel lavoro in maniera del tutto "impiegatizia" (come del resto tutta l'altra parte del binomio leccante reciproco, cioè tutti i finti recensori appunto, anche chi lo fa del tutto gratis sempre), solo per portare a casa uno stipendio, punto, come fosse qualsiasi altro lavoro e non si trattasse di arte e dintorni; che, ricordiamo, non è per nulla "democratica" in un certo senso (a parte il fatto che nessuno impedisce ovviamente a chiunque di fare quello che vuole, strimpellare, incidere, suonare live se riesce ecc., ma in maniera del tutto indipendente, non con appoggio o comunque pseudo-tale e "immagine" di un'etichetta/promoter e simili "ufficiali", se non ne sei degno minimamente), è solo per chi è davvero talentuoso e con potenziale, anche commerciale per ovvi motivi - che non cozza o esclude necessariamente l'arte, anche vera e di livello assoluto a volte, lo hanno dimostrato nella storia una marea di band e musicisti, e lo stesso vale in tante altre arti ovviamente - e non dovrebbe esserci spazio per la mediocrità, per chi ci prova ad ogni costo solo per ego ma senza avere evidentemente alcun talento o idee particolari o essendo addirittura scarsissimo: quelli, in cameretta loro o altri posti del genere privati e dintorni, possono fare quello che vogliono, ma non altrove e con appoggi di un certo tipo e magari proprio e solo perché hanno quelli, e quindi prendono i vantaggi del relativo giro di conoscenze e agganci giusti, collaborazioni fisse (tipo per la programmazione live anche in locali pubblici e club vari) e quant'altro per piazzarsi in vario in giro, esporsi e far girare, almeno in teoria, il proprio nome e musica.

Che schifo davvero essersi ridotti così nell'ambiente, in Italia soprattutto (dove come quasi sempre tutto è amplificato, specialmente se parliamo di aspetti negativi, storture, bassezze, ipocrisie ecc.), ogni volta che ci penso e osservo certe cose quasi non mi capacito, anche se in realtà è appunto tutto spiegabile abbastanza facilmente.

E credo che pure uno come Vic stesso, anche se non l'ho conosciuto per nulla penso (nemmeno nel virtuale), avesse ben osservato e fin da tempi non sospetti, come funzionano e sono sempre più funzionate nel tempo le cose nel campo rock/metal e specialmente da noi ripeto, e non le giudicasse di certo bene, visto che l'ambiente ha preso velocemente (negli ultimi lustri col web soprattutto) e fatto suoi i difetti, modi di agire, meccanismi, mentalità e atteggiamento tipici di tanti altri ambienti italioti - se non tutti - da quello politico a quello economico; da quello della pseudo-musica iper-commerciale e relativi personaggi più o meno finti ("musicisti" o "cantanti" mi sembrano termini che non si possano quasi mai usare in quei casi) e chi li spalleggia e gonfia nei media di massa o in diversi finto-alternativi sia reali che web, a quello della marea di programmi-spazzatura della categoria intrattenimento e anche in molti di quelli teoricamente di argomenti e approccio "seri" (talk-show politici e dintorni ecc.); e ovviamente soprattutto quello dello pseudo-giornalismo finto, totalmente devoto al padrone o padroni di turno - che siano partiti politici o aziende o altri - ma che fa finta di porsi sempre come normalissimo, indipendente da tutto e tutti e cercando costantemente di apparire più affidabile, competente, esperto, "ufficiale" degli altri, quando sono tutti più o meno patetici, schiavi e spesso totalmente incompetenti sui vari argomenti (quindi anche fossero di quelli liberi davvero al 100%, sparerebbero per forza cazzate e basta e non sarebbe una grossa differenza e vantaggio alla fine per i lettori).

lunedì 10 maggio 2021

Banducole nulle senza reale attività ma grandi "radio tour" (che quasi nessuno si filerà, ovviamente): la nuova frontiera della comicità involontaria underground

https://www.facebook.com/irukandji.bookinglivepromotion/photos/a.121793704675365/1933070916880959

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!

L'unica cosa che fanno ormai questi gruppetti del cazzo sono stronzate queste... ahahahahah... pagando pure l'agenzia magari, quella lì che come altre ha tutti i soliti contatti e scambi reciproci di interessi vari con altre analoghe o con radioline varie appunto (tante non lo sono poi in senso proprio, sono solo web), nell'usuale lecca-lecca nauseabondo di questa massa di poveracci presuntuosi, esibizionisti e pagliacci (gli "intervistatori" dico, su tutti, quelli che fanno i video, le dirette o le interviste radio solo audio classiche a seconda dei casi) e ignoranti, inesperti e analfabeti come la merda, tipo la solita Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli e il patetico GiornaleMetal.it di Maurizio Mazzarella; gente a cui, del resto, delle band, della musica, del supporto vero alle cose ritenute valide personalmente, non frega un cazzo visto che non comprano quasi mai nulla, non vanno ai live né altre cose sostanziali di vero supporto appunto. E allo stesso tempo far finta di darlo, fare interviste e rece leccanti anche a chi non si pensa davvero sia valido, è da schizofrenici totali, ipocriti terminali che evidentemente hanno comunque un vantaggio economico o di altro tipo a fare così.

Al solito, caatevi tutti in mano e schiaffeggiatevi da soli (come minimo, dico), tanto non siete un cazzo di nulla e mai lo sarete, né le band di un certo tipo né tutti i leccaculo del relativo ambientino di merda solito virtuale.

P.S. - Rimarrebbe anche da capire cosa c'entri un'agenzia di promozione live (vedi il nome stesso completo) con la promozione invece di partecipazioni a programmi radio, solitamente senza alcuna esibizione tra l'altro, neanche acustica e in formazione ridotta.

Sonia Giomarelli alla transenna coi Runover e nei videini amatoriali relativi su Youtube... altri invece, nei DVD dei Manowar...

Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli la vedi magari di striscio in video amatoriali ai live di gruppetti come i Runover in parchetti tipo al "Jungle" di Cascina, o nelle riprese degli organizzatori stessi (suoi amiconi magari o presunti tali) o di tv locali del menga alle mostrine ridicole dalle sue parti dove accettano incredibilmente anche i suoi pasticci da seconda elementare.

Ma visto quanto è presuntuosa, esibizionista e viva per cose del genere (apparire appunto, fondamentalmente e su tutto, poi anche tante altre cose ovviamente, collegate o meno, tipo cercare di avere vantaggi ecc. da persone dell'ambiente, musicisti e quant'altri), speriamo non abbia mai visto e non veda, per esempio, i DVD dei Manowar, perché in uno almeno di essi (Hell On Earth III) vedrebbe un paio di inquadrature di vari secondi di due appassionati toscani che magari virtualmente almeno conosce pure; uno sicuramente direi, visto che è Stefano Scali (anche se forse conosce ed è arrufianata di più alla sua ragazza che a lui, o viceversa quella tipa a lei o reciprocamente in ugual misura, comunque di sicuro l'ha tra gli amici di Fb, lui non ricordo se c'è o no), che magari ha incrociato anche varie volte dal vivo ai concertini al Circus o alcuni all'Exenzia o d'estate quelli all'aperto dei due della radiolina o altri.

Lo Scali nella prima inquadratura non è preso in primo piano, è dietro, si riconosce (anche per associazione con l'altro e sapendo che si conoscevano già al tempo da anni di sicuro ed erano andati quindi insieme a quel concerto in Germania una ventina d'anni fa, forse con altri ancora dalla Toscana o anche altrove), ma si vede di profilo e parzialmente. Dopo poco e qualche altra scena/intervista si vede meglio anche se leggermente più lontano.

L'altro invece, nella prima inquadratura, viene ripreso proprio benissimo di fronte e lui guarda la telecamera (lo Scali invece probabilmente non si era nemmeno accorto), e non so se lei lo conosce, su Fb o l'abbia mai visto o conosciuto dal vivo, ma per la cronaca è tale Luca Tucci, che suona il basso nel gruppo di Giancarlo Fontani da qualche anno; io invece di vista lo conosco addirittura dai tempi del Siddharta di Prato e del Deliria Horror Pub di Torre del Lago, nei primissimi anni 2000, perché era uno di quelli che c'era spessissimo in entrambi, almeno alle serate/concerti metal, come me. Anche se non avevo idea che suonasse al tempo, o magari ha iniziato dopo o non suonava comunque in giro in alcun gruppo una volta; lo riconobbi dopo anni i primi tempi che ero su Fb nel 2013-2014 o forse 2015, vedendo proprio delle foto di un live al Circus, e una ragazza che avevo tra i contatti allora mi disse il nome o comunque il cognome (il nome proprio forse lo vidi poco dopo notando i tag sulle foto o leggendo la formazione nella pagina del gruppo del Fontani), quando io scrissi che lo vedevo sempre in quei posti anni prima, dicendo "Il Tucci? Probabilissimo tu l'abbia visto in tanti posti con rock/metal e concerti...".

L'inquadratura, anzi le due appunto inquadrature, si trovano nei contenuti bonus del secondo dischetto (la cui parte principale è l'esibizione appunto al Ringfest - dell'anno prima se non ricordo male - e la collezione di tutti i videoclip del gruppo), del suddetto DVD doppio del 2003, nella parte dedicata a interviste, dietro le quinte e "making of" in generale di quell'esibizione. A circa 9 minuti dall'inizio di quel contenuto stesso c'è la prima, e a 10:14 la seconda.

Invece, altra apparizione analoga e incredibile per certi versi, come le suddette del resto, in HOH 4, nel dischetto 1 (cioè quello che è sempre il documentario misto con commenti, spezzoni live, backstage ecc.), a un'ora e 55 secondi; si vede un'entrata del Gods of Metal 2002 a Monza (di cui avevano già mostrato altro e parlato in precedenza come di tanti altri festival estivi di quell'anno e concerti vari non festival) e la fila indiana che entra, tra cui un mio amico delle nostre parti (anche se originario di Firenze), grandissimo fan del gruppo e metallaro/collezionista in generale che non ci pensa nemmeno a smettere o rallentare in questa passione (ha circa 8 anni più di me) - ma opposto a me come approccio e severità, lui quasi zero selettività, piace praticamente tutto se è metal - che infatti mi disse era a sua volta a quel Gods dove ero anch'io (terzo a cui assistevo, non di fila), ma ci saremmo conosciuti solo un paio d'anni dopo o anche 3 o 4 forse (lui era a tutte e due le giornate mi pare, io invece solo il sabato).

Del resto, ribadiamo, a certi live specialmente medio-grossi, possono venir immortalati per caso o meno in riprese/foto ufficiali o non che siano, quelli che effettivamente ci vanno, magari anche spesso, e come fans e appassionati normalissimi, sempre senza alcun altro interesse o secondo fine oltre il volersi vedere e ascoltare band che apprezzano, pagando regolarmente come quasi tutti il biglietto relativo. Difficile o impossibile accada con chi non ci va mai o quasi mai, tantomeno se non ha qualche secondo fine appunto, per cui andare, cioè per lei motivi in realtà principali solitamente.

P.S. - Magari era alla transenna o comunque davanti anche per gli Angra a quel festivalino al Jungle, per via che c'era anche Lione alla voce tra l'altro - e Alessio Lucatti ospite alle tastiere - e ancora relativamente poca gente pure sottopalco e quindi vivibile diciamo per tutti; ma non è che sia sicuro di questo o abbia visto video o di persona lì quel giorno, ipotizzo e basta (coi Sepultura che chiudevano il tutto, non penso proprio invece che fosse in certe posizioni, per vari motivi).

martedì 4 maggio 2021

Ecco un altro "santone" sul trespolo che declama: Gianluca Livi... sticazzi...

http://www.artistsandbands.org/ver2/articoli/generi-musicali/9832-rrazorr-vs-sdangher-ovvero-leterna-lotta-tra-la-carta-stampata-e-il-digitale 

[non ho letto, almeno per ora, l'articolo commentato in quest'altro al link sopra, e nemmeno completamente questo, ma mi basta quello che ho letto per fare questo post, che è un po' per tutti e due i tizi, tanto anche questo Livi - che non ricordo ora chi sia, se lo leggevo su riviste un tempo o su qualche sito tra i primi italiani una ventina d'anni fa o se ha sempre scritto solo su quello lì sopra che mi pare sia uno di quelli collettivi da sempre, o se ha tutt'oggi un sito suo o ci scrive o boh - pur facendo in parte finta di difendere e rispettare il Fuzz e le sue scelte, riguardo la nuova rivista e in generale, in realtà alla fine la pensa più o meno come l'altro o anche peggio]

Minchia, mio nuovo mito. Non so perché rosichi così verso il Fuzz e se ci siano questioni personali o meno, ma spara una serie di vaccate, incoerenze e robe varie notevoli e con tono ridicolo, montatissimo, e pensa di dare del presuntuoso e antipatico e supponente ecc. al suddetto o altri che scrivono sulle sue riviste... stupendo.

Dalla critica riguardo il pensare solo al passato (non sa forse che il Fuzz ha scritto e poi diretto fin dai primi '90 riviste di quelle normali, che trattavano il presente per gran parte, non "nostalgiche" quindi, ma il presente di quegli anni era ancora di un livello stratosferico tra l'altro, rispetto a quello di oggi, sia a livello nomi emergenti/underground che più o meno famosi/storici), alle copertine e contenuti che secondo lui sarebbero sempre e solo con nomi come Black Sabbath o Van Halen e altri simili (per nulla, Classix Metal per esempio ha fatto le ampissime retrospettive anche su nomi di metal estremo ormai classici da tempo, come i Death, per dirne uno, ma anche altri e meno famosi estremi e non, e quindi erano in copertina come soggetto principale, anzi, facendo incazzare i soliti ultra-"defenders" puri e facendo calare anche le copie vendute, perché allora tutti gli appassionati che seguono e vogliono sempre certi nomi non li critica? Sono loro alla fine alla base delle scelte editoriali, perché o vendi una rivista o chiudi, semplice), fino al top: l'accusa di definirsi giornalista quando non lo è, o almeno così dice lui che ha controllato sul web il sito dell'Ordine appunto.

Bello anche il titolo dell'articolo al contrario in pratica, perché non è la rivista e il Fuzz che ha dato contro per primo al tizio di Sdangher, ma il contrario, come si capisce anche dall'articolo stesso senza neanche leggere quello a cui si riferisce... roba da matti.

A parte il fatto che non indica ovviamente nulla di nulla nel merito riguardo l'essere migliore come critico musicale, ma poi, come dice lui stesso, quasi tutti quelli che scrivono di musica (o anche altre arti e qualsiasi altra cosa, sul web specialmente), da sempre, non sono giornalisti in senso formale, nemmeno i capiredattore; con la differenza che il Fuzz e simili scrivono comunque dal bene all'eccellente a seconda dei casi (tanti giornalisti formalmente tali invece per nulla, e non solo tra quelli musicali, per non parlare della valanga di cialtroni sul web nei siti musicali metal o meno, ma anche su riviste come Rock Hard, se c'aveva scritto o ci scrive ancora pure una come Chiara Rovesti...), ed evidentemente non è necessario esserlo per avere anche una rivista ufficiale da edicola, quindi ovviamente regolarmente iscritta al tribunale e tutto quanto. O se serve, basta che lo sia magari il responsabile generale editoriale, e non anche il caporedattore o tantomeno i singoli scribacchini, visto che lui ne ha dirette appunto diverse negli ultimi 25 e passa anni. Poi il fatto è che nell'ambiente tutti, dai bamboretti senza capo né coda a tutti gli altri, si chiamano tra loro "giornalisti" quasi sempre (per esempio quando si intervistano addirittura tra loro), e quindi anche per abitudine magari, per via di questa usanza e auto-inganno in realtà (perché tutti direi sanno che nessuno in Italia si può considerare tale formalmente se non è davvero iscritto all'Ordine e ha il tesserino), finiscono per definircisi anche personalmente quando parlano in prima persona appunto, nei video, o quando scrivono le loro bio o comunque info e presentazioni personali e cose varie. Ripeto, se lo fanno praticamente tutti, anche i bimbetti nati ieri solo perché scrivono da qualche parte, non si vede quale sia lo scandalo se anche si definisse sempre tale pure uno come il Fuzz.

Tra l'altro io non trovo gli articoli vari e qualsiasi cosa su riviste come CM, scritti con presunzione, supponenza ecc. come sostiene questo tizio (che non vuol dire sia sempre d'accordo con le valutazioni e giudizi dati riguardo tutto quanto è soggettivo, anzi, spessissimo sono in disaccordo anche totale, specialmente con alcuni redattori), nonostante l'esperienza e competenza media, Fuzz compreso, glielo permetterebbe e sarebbero senz'altro più giustificabili di tantissimi altri che cianciano in giro, specialmente nel suo - del tizio dico - "adorato", pare, web (forse rosica perché è uno di quelli che vorrebbe scriverci eccome sul cartaceo, ancora oggi, ma nessuno glielo permette? Chissà...). Ma poi non ha ovviamente nulla contro il web neanche il Fuzz, o di sicuro contro i social e tutti i mezzi per farsi conoscere, comunicare le cose varie, le uscite delle riviste ecc., perché ha ovviamente come tutti la pagina Fb o più di una, il sito da cui si possono tra le altre cose richiedere gli arretrati o ordinare libri o altro e via dicendo.

E poi, a proposito, da dove viene questo che dice che non si deve vivere nel passato, che sembra rosicare perché esistono ancora e vanno avanti comunque bene o male anche alcune riviste cartacee che hanno un costo di acquisto tra l'altro (non gratis come tutti i siti e sitini web pieni di bimbiminkia spara-cazzate per gran parte), e poi evidentemente conosce poco o nulla sul web in realtà - non dico dovrebbe leggere certa gente e siti, per carità, tantomeno alla sua età appunto, ma conoscere per rendersi conto del "livello" - sennò prima di dare del presuntuoso a gente come il Pascoletti e compagnia (non so chi scrive, magari giovane o giovanissimo, sulla nuova rivista dedicata all'underground, io parlo principalmente di CM e anche Classix), dovrebbe nominare centinaia, migliaia - solo in Italia dico - di cialtroni vari, incompetenti, inesperti (per età o a prescindere a volte), spesso anche semi-analfabeti, che si danno vere arie e al confronto ascoltano da ieri musica o il rock/metal in particolare, conoscono forse qualche decina di dischi ascoltati magari male proprio dal web, hanno visto 10 concerti o concertini, letto un cazzo nel tempo di roba seria davvero e da competenti/esperti, e sparlano e si definiscono anche loro spesso "giornalisti" o "attivi nel giornalismo musicale" e robe del genere; e/o fanno quelle cose finte, a pagamento o meno, che sono pura promozione per l'etichetta/band di turno camuffate da recensioni o interviste vere indipendenti, e quindi i votoni dall'8 in su e spesso anche il massimo, i 10, volano con una facilità impressionante per gruppetti e gruppini che non si è mai inculato e mai si inculerà nessuno o quasi, roba trita e ritrita o comunque scarsa o nella media di oggi quando va bene, quindi cose che dovrebbero avere voti medi di 5-6 a dir tanto. Tra l'altro in un vecchio editoriale su CM il Fuzz stesso fece una considerazione scomoda, che non avevo mai letto da nessun altro del settore né sul web né su riviste: si domandava infatti qualcosa del tipo "a volte ci dicono o ci chiediamo noi stessi, perché recensire e trattare una valanga di dischi e band che mai nessuno praticamente ascolterà/comprerà?", e poi ovviamente continuava spiegando comunque il modo in cui la vedeva lui e il perché quindi lo faceva, pur essendo consapevole che per moltissimi nomi la cosa suddetta è verissima.

E' vero che chi è più o meno veterano leggerà su quelle riviste anche tante cose, parti di articoli, interviste ecc. che magari erano già state pubblicate anni o lustri o decenni fa su altre (tra cui quelle dirette dal Fuzz stesso, Metal Shock dei suoi anni su tutte), ma qualcosa di nuovo o comunque messo in una certa maniera diversa c'è sempre anche per l'esperto e credo che siano piacevoli da leggere per un appassionato. E tra l'altro anche se fossero a roba nuova, se sono le solite interviste per esempio, con le solite domande banali e risposte pure, è come leggere sempre la solita intervista negli anni a qualsiasi band e tutte uguali alla fine, quindi il problema non è nel nuovo o vecchio, nostalgico o meno, ma semmai chi tratti (come band dico, musicisti ecc.) e chi scrive. E nemmeno a me di solito interessa scavare nei gruppi "sfigati" di chissà quale posto e degli '80 perché qualcuno li trova invece "fighi", e pensa che siano stati sfortunati e meritassero invece successo e blabla, tanto che per me sono sopravvalutati anche molti altri più o meno noti e di posti non inusuali, riguardo band anni '80 di seconda o terza linea esaltate da certe nicchie di metallari, e spesso oggetto magari anche delle retrospettive principali su CM. Ma so benissimo che invece ci sono anche quelli che sono interessati anche a quel tipo di articoli lì, magari più ancora che alle retrospettive ampissime sui nomi più o meno famosi e storici, o "culto" ma comunque conosciuti e apprezzati da tanti. Inoltre, sempre per la coerenza, questo che dice che non si dovrebbe vivere nel passato, lo sa che non tutti sono veterani della sua/nostra età, ma che ci sono anche quelli molto più giovani o proprio giovanissimi che iniziano oggi o hanno iniziato in anni recenti, o anche negli ultimi 12-13 (visto che CM esiste dal 2008), e che invece di leggere a caso cialtroni senza senso sul web che in certi casi ne sanno meno di loro, o peggio di voler iniziare a loro volta il prima possibile a scrivere e farsi pubblicare in giro recensioni del cazzo o altra roba quando non sanno ancora nulla o quasi, avrebbero molto o tutto da imparare proprio leggendo riviste come quella? Visto che sicuramente leggerebbero poco o nulla che sapevano già, specialmente sulle band più vecchie, oltre a conoscere proprio i nomi e discografia di tante ancora sconosciute personalmente, specialmente per chi non stesse tanto sul web per scelta o meno, quindi non consultando spesso neanche i pochissimi siti abbastanza seri, i database completi e affidabili e cose del genere. E anche le recensioni della roba nuova, pur parte minoritaria della rivista e veramente stringate in media (beh non che sulle storiche riviste un tempo fossero poi molto più lunghe, alla fine), e probabilmente non più libere e indipendenti di quelle di tanti siti e gente sul web, sono comunque più affidabili e scritte dai soliti veterani; sono segnalazioni di quello che esce, o parte comunque, e tra l'altro con una nota che indica maturità, cioè la mancanza del numerino/voto, che ti obbliga a leggere il testo e tutto - tanto è brevissimo appunto di solito - per capire come è giudicato il disco, cosa che a tanti bimbiminkia e non solo che vivono invece guardando sempre e solo il numerino o comunque quello prima di tutto, non fa di sicuro piacere ma sticazzi, crescano un po' appunto, se ce la fanno.

Cosa c'entri poi il discorso negozi di dischi - non mi risulta abbiano un negozio quelli di CM o il Fuzz in particolare, hanno solo venduto tempo fa, per corrispondenza, CD e cassette dalle collezioni o doppioni o altro dei collaboratori o amici ecc., ma via web ripeto, dal sito, a prezzi onestissimi tra l'altro, anche rarità a volte - e perché questo Livi, o il Ceccamea di quel sito, pare infatti lo citi comunque come a dire di essere d'accordo o abbastanza d'accordo su tutto, pensi che il Fuzz ragionerebbe come se esistessero ancora (ne esistono ancora eccome comunque, di quelli veri, fisici, soprattutto quelli che vendono anche o soprattutto vinili, perché forse per molti sono visti sempre ancora oggi come più rischiosi da spedire, temendo rotture ecc.), non si capisce davvero; né perché dovremmo ascoltare solo dal web in streaming o addirittura pagando per avere dei file e basta di merda. E poi i vari dischi sconosciuti o "culto" ecc. segnalati negli articoli a tema o dove siano, non è che intendono che tutti quelli che vogliono recuperarli dovrebbero farlo per forza in formato fisico anche se non interessa, possono anche cercare in formato streaming o scaricando legalmente a pagamento o come vogliono, se si trovano e il formato fisico non interessa, ma una rivista del genere deve segnalarli e parlarne lo stesso per sua natura.

Cazzo, questo è veramente un appassionato ultra-cinquantenne bizzarro assai, di solito a quell'età le idee sono ben altre e uno rimane legato ai modi in cui ha sempre ascoltato musica, collezionando formati fisici, e ascoltando perbene con l'hi-fi e tutto il rito di mettere il vinile o il CD o la cassetta nel relativo lettore e tutto il resto.

No veramente, io non mi capacito, ma vorrei sapere davvero dove sta di solito, per sparare cazzate del genere, sulla Luna per caso?

Non sa dell'esistenza di gente come Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli? Le cui stronzate sono ospitate da qualche tempo (dopo vari altri siti normali come quasi tutti e che pur non facendo evidentemente alcuna selezione o prendendo per amicizia ecc. e quindi pieni di incompetenti, bimbetti, gente con conflitti d'interesse netti e quant'altro, erano, o sono ancora per gli esistenti tutt'oggi, comunque relativamente più seri e "normali" appunto), guarda un po', proprio su un sito il cui responsabile è formalmente un giornalista (pubblicista) e il sito stesso è registrato come testata giornalistica al tribunale, come quello analogo sempre del tipo e che tratta di calcio o altre cose locali della sua zona. Parlo ovviamente di Maurizio Mazzarella e GiornaleMetal.it, che ha una "redazione" di 4 persone in pratica o 5, tra cui quella tizia, e questo dice tutto del tipo, che selezione faccia (o nessuno vuole scriverci di solito? Chissà...), per avere anche una del genere e in un gruppo di pochissime persone: di sicuro non per competenza, esperienza né nulla del genere, tantomeno per capacità di scrittura, perché per cose di quel tipo in un mondo di gente normale non dovrebbe essere accettata neanche in una redazione di centinaia di elementi (e solo in Italia intendo eh, sennò decine di migliaia diciamo), figurarsi in una di 4 gatti. Poi allo stesso tempo il tipo fa anche agenzia di comunicazione e promozione, per band e anche altre cose commerciali (aziende, ristoranti...), quindi tipico caso in cui si mischia tutto, promozione, finte recensioni e interviste ecc., tanto la dignità ormai nell'ambiente specialmente web è andata a puttane da tempo; ma per fortuna la gente non è tutta scema o ingenua, certi siti come quello ma anche tanti altri, li leggono praticamente solo i gruppi stessi o qualche amico/parente e solo quando trattano loro, e condividono sui loro canali rece o altro solo se sono trattati bene chiaramente, ma questo succede quasi sempre in effetti per il motivo suddetto (anche tantissimi altri siti normali senza certi meccanismi e doppi ruoli, per non inimicarsi nessuno, avere pubblicità appunto sui canali delle band ecc., ma non cambia nulla se anche fossero tutti, non è che mal comune mezzo gaudio, in questo caso schifo totale semmai).

E non sa, inoltre, che l'Ordine dei giornalisti esiste solo in Italia, per via di una legge fascista che fu fatta ovviamente per poter controllare prima chi avrebbe potuto poi scrivere sui giornali o chi no, in modo da selezionare solo i pro-regime chiaramente? E che quindi all'estero non si pone neanche il problema di chi è o meno giornalista formalmente perché ha fatto magari un esametto del cazzo inutile, è stato iscritto all'Ordine e ha ricevuto il tesserino? Tra l'altro come noto in Italia l'Ordine spesso non ha difeso i veri giornalisti liberi e allo stesso tempo punendo o espellendo quelli evidentemente finti, al servizio del politico o partito o potente di turno, o alcuni che neanche sanno scrivere in italiano, ma semmai il contrario esatto, per via che anche tra i capi dell'Ordine stesso chiaramente si è infilata la politica, lobbizzandolo almeno in parte. Quindi neanche quell'utilità lì ha e ha mai avuto, anche dopo il periodo del fascismo, cioè di vero garante della qualità e indipendenza di qualsiasi giornalista, riguardo il giornalismo generico, quello teoricamente "serio", che si occupa di cose che interessano la vita di tutti, come appunto il comportamento dei politici, potenti vari e tutto il sistema.

Anche l'eventuale accusa di essere al limite un po' incoerente, il Fuzz, per via che insieme alle riviste "nostalgiche" ora ha avviato anche quella lì dedicata alle nuove band e all'underground in generale, non è proprio azzeccata, perché anche sulle altre ci sono comunque trattate, non nelle retrospettive storiche ovviamente, anche band nuove o recenti, sono spesso intervistate, recensite ecc., sia italiane che estere. Quindi semplicemente ha magari voluto ampliare la cosa includendo tutte quelle che per ragioni di spazio venivano fino ad oggi regolarmente escluse dai numeri di CM. Oltre, questo sì e lo è sempre stato un po', all'essere abbastanza paraculo, il voler cavalcare magari l'onda di una certa pseudo-moda e di un settore di appassionati che esaltano sempre al massimo qualsiasi band underground/nuova (anche se spesso solo a parole o solo nel senso della propria o quella di amici stretti e dintorni, oppure, riguardo i "recensori", fatto per avere vantaggi vari, "pose", ringraziamenti e lodi dalle band regolarmente promosse o proprio bollate con i 9 e 10 ecc., comprando quasi mai i dischi perché li ricevono gratis per recensirli o lo fanno addirittura tristemente ascoltando in streaming o scaricando l'album o altre forme digitali fornite dalla band o già online), e comprensibile in ogni caso senza problemi come approccio, per chi fa quel lavoro e se pensa che possa esistere anche un'altra pubblicazione e vendere decentemente, la fa, chiaro.

E ancora, basta scrivere bene secondo questo tizio per aver diritto di farlo su una rivista o sito, anche quando il caporedattore di turno (intendo di quelli che fanno quindi vera selezione seria a priori, per i redattori da prendere, oltre poi a continuare a supervisionare bene successivamente, leggere ogni cosa prima di eventualmente pubblicarla e se ritenuto necessario aggiungere magari dei propri "ndr" ecc.) ritenesse che la data persona non sia adatta alla sua testata, al suo indirizzo, al modo in cui vuole che siano impostate le recensioni, articoli, interviste, al tipo di linguaggio stesso usato magari e via dicendo? Per non parlare del fatto che lo scrivere più o meno bene non implica ovviamente per forza avere anche competenza, esperienza e tutto quanto nel campo che si deve trattare, anche se in questo caso magari il Ceccamea è uno di quelli che piaccia o no o stia simpatico o meno, mette insieme le due cose (ma non è mica unico, il discorso vale appunto identico anche per praticamente tutti quelli che scrivono su CM e C dal Fuzz in giù, oltre ovviamente a vari altri sparsi anche sul web o nelle pochissime riviste rock/metal rimaste in Italia), per quello che ho letto di tanto in tanto nel tempo, essendo a volte d'accordo e molte altre per nulla, nella sostanza dei discorsi. Inoltre tra chi scrive bene o comunque in un certo modo, va segnalato anche che ci sono spesso quei poverelli che pensano appunto più a far vedere le loro doti "letterarie", con metafore più o meno a caso o azzardate, citazioni varie colte o pseudo-tali (giuste o a volte pure sbagliate), voli pindarici assortiti e zero o quasi riguardo la sostanza, l'oggetto del discorso, il disco, la band o quello che sia, cioè approccio ridicolo che andrebbe proibito proprio per legge.

Ora, intendiamoci, se invece fosse stato escluso o se ne fosse comunque andato da solo capendo che non era ben accetto o per quello che sia (quindi aveva scritto forse sul numero zero e basta, quello con poche pagine e allegato al penultimo numero di CM in forma gratuita... ce l'ho ma devo ancora leggerlo, come ho il nuovo CM ma non ho preso RRAZORR, per ora almeno... ammesso non scrivesse anche addirittura già su CM stesso, ora non ricordo), perché come andazzo generale ormai ovunque, e soprattutto se si parla di underground e ci si rivolge quindi al pubblico relativo prima di tutto - formato per gran parte dai componenti stessi di tutte le band e altri che gli girano intorno, quindi tutta gente interessata insomma e ben pochi appassionati e lettori veri e indipendenti - si deve "leccare" e basta tutto e tutti, prendere qualsiasi cosa sul serio, anche i più ridicoli musicalmente o per altri aspetti, dare solo voti dal 7 o 8 in su e comunque sempre "diplomazia" e "politicamente corretto" come guide a prescindere, allora tendo ad essere d'accordo che non è il modo giusto né di avere "giornalismo" e critica di qualità né di giudicare chi può scrivere e chi no (e ovviamente uno come il Ceccamea è abbastanza agli antipodi di tutto ciò, pur avendo i suoi gusti come tutti e quindi le cose che apprezza davvero le esalta magari al massimo come nessuno, le altre al contrario le stronca senza pietà, ci ironizza pesantemente ecc.).

Tornando alla nuova rivista e chiudendo, credo che questi due sottovalutino davvero il Pascoletti almeno dal punto di vista della gestione, quando pensano che una nuova rivista che nasce oggi sia fuori tempo massimo (io posso essere già più d'accordo per fanzine artigianali auto-distribuite e spesso schifose per chi ci scrive e come sono fatte, e che costano comunque come una rivista più o meno), visto che comunque uno come lui lo sa di sicuro ad esempio quanto vendono in media CM e le altre, e di questa nuova ha dato un mini-numero di anticipazione mesi fa appunto, e ha detto che è stata molto apprezzata, dà lì la decisione di fare la rivista vera completa separata, quindi credo avrà giudicato bene. Ma se non andasse bene questa, semmai il problema sarebbe che non ha pubblico sufficiente, o disposto a comprare una rivista, quindi sarebbe nell'oggetto della stessa il problema, cioè l'underground e dintorni in questo caso, non l'essere una rivista cartacea in sé; perché altrimenti pur nate molti anni fa quando magari si vendevano ancora di più e ce n'erano ancora diverse anche del settore rock/metal, avrebbero smesso di vendere a sufficienza da tempo anche le altre, quelle del Fuzz e non, e invece pare vendano ancora quelle migliaia di copie a numero che sono sufficienti evidentemente per andare avanti. E, analogamente, se il problema fosse davvero nel fatto del cartaceo in sé e che le riviste le comprano in sempre meno appassionati, allora non c'entrerebbe e non cambierebbe nulla qualsiasi discorso di gestione editoriale, di cosa uno vuole trattare e come, di chi ci scrive e via dicendo. Semplice e pura logica, delle due l'una.

P.S. - Visto ora che è proprio il "capo" di quel sito suddetto al link, il tal "giornalista" Livi, non so se da sempre o meno o se prima del web aveva scritto anche lui su qualche rivista cartacea o no, non so se c'è scritto nella sicuramente auto-lodatoria bio che vedo lì, che non ho manco letto ovviamente. Tipico sito come tantissimi altri, esistente da anni, che ho letto sempre poco o nulla, che fa e ha fatto scrivere, vedo scorrendo velocemente la lista, sia alcuni validi e veterani/esperti già decenni fa (quelli che hanno insomma oggi l'età sua o anche di più), sia tanti e tante "sig. nessuno", magari bamboretti anche o poco più, e che di sicuro fa più che altro promozione, copia-incolla di comunicati pari pari come li mandano le band (anche fosse di quelli che fa tutto gratis, non a pagamento come altri), recensioni e interviste più o meno "leccata" o comunque con stronzate varie per via di incompetenza/inesperienza o altro e via dicendo. Quindi scendi dal trespolo poveretto presuntuoso ennesimo, che non sei un cazzo di nulla e scommetto che uno come me ti insegna quando vuole, nel rock/metal e non solo (e non solo nella musica, forse). Ma quelli come te tanto si consolano perché scrivono "bene" e pensano basti quello appunto, o almeno, se lo dicono da soli... chissà se è così vero, tutto è sempre relativo, finché non si trova il migliore e il peggiore in assoluto in ogni campo e momento e su cui siano d'accordo tutti; allora giusto quei due estremi non potranno dire di avere qualcuno sotto o sopra, per tutti gli altri rimarrebbe comunque vero il discorso del relativo, cioè ognuno ha senz'altro almeno uno peggiore e uno migliore rispetto a se stesso. Sito lettissimo tra l'altro vedo, per esempio questo suo articolo sulla presunta polemica suddetta, online ormai da oltre un mese, è stato cliccato 375 volte ad ora (di cui alcune date da me, ma magari anche altri utenti l'hanno cliccato più di una volta per vari motivi, ma essendo sempre stesso utente appunto, le visualizzazioni sono totali come quasi sempre ovunque sul web, non indicano persone diverse necessariamente, che sono meno o molte meno a volte)... tanta roba davvero, considerando anche le arie che si dà.