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martedì 22 giugno 2021

"Informazione Metal", il vecchio sito/blog di Maurizio Mazzarella e compari: sempre la solita roba, meccanismi, tristezze, cialtroneria, interessi...

http://informazionemetal.blogspot.com 

Altro sito ancora di quelli vecchi (siamo quindi ad almeno 3 totali ad oggi, compreso l'attuale) del soggetto esilarante, Maurizio Mazzarella, e il suo compare omonimo, Salvatore.

Ancora più incredibile questo portale, e con tutte le solite mega-"leccate"; notare infatti la presenza come e più di quanto fatto successivamente, dei banner di praticamente tutte le etichette e agenzie di promozione esistenti o le più note e distribuite anche in Italia (o proprio italiane, spesso), ma non solo, anche di organizzatori live. La cosa non si capisce proprio, come utilità e senso e anche immagine verso i lettori, perché anche fossero tutte segnalate sempre gratuitamente, non è indice di libertà, indipendenza e serietà per un sito di recensioni (o dove comunque, oltre a comunicati e notizie, ci sono anche e soprattutto quelle ed eventuali interviste): non dovrebbe esserci nulla del genere; l'etichetta che pubblica un disco la indichi come di norma in cima alla recensione (o in fondo o dove vuoi), e poi ognuno se vuole si informa e cerca da solo il sito o dove comunque comprare o sentire qualcosa gratis del tal gruppo/disco, non metti un elenco con tanto di banner e quindi la grafica e loghi originali di quelle etichette e tutto, che sembra più pubblicità appunto. E se poi spesso o sempre stroncassi o trattassi comunque molto tiepidamente le loro uscite (come meriterebbero del resto il 95% almeno di esse), sicuramente quelle etichette, i promotori e chiunque, si lamenterebbero dicendoti: "ma come? Da una parte mi pubblicizzi - tantopiù se fosse a pagamento - e dall'altra, nelle recensioni, stronchi la mia roba, le mie band e uscite?", e magari smetterebbero di mandare materiale per avere quelle recensioni, o eventualmente anche di dare pass per certi live o addirittura pagare appunto la pubblicità, nel caso fossero cose che in precedenza avevano fatto. Quindi chiaro che sono sempre tutte mega-positive per quei motivi, oltre magari al non capire proprio un cazzo da parte di certa gente, giudicando praticamente tutto da 8 o 9 o 10 in maniera davvero sincera, cosa veramente ridicola, specialmente per chi per età non proprio giovanissima o giovane dovrebbe conoscere e aver consumato da decenni una marea di veri capolavori e dischi comunque eccellenti o ottimi (quasi tutti esteri ovviamente, tra l'altro, nel genere hard/metal), e perciò avere i giusti standard e criteri, la giusta severità di giudizio.

Da notare in ogni caso la differenza tra i voti suddetti praticamente fissi dati dai due Mazzarella (anche a libri e altro, del resto stesso discorso riguardo le case editrici e le loro agenzie), e quelli medi nettamente più bassi - non ho guardato ovviamente tutte le sue rece ma diverse sì - che dava un altro recensore (l'unico altro sul sito, forse), che si firmava Halb9000. Forse perché quello era un tizio (o tizia) "normale", uno più o meno libero e senza alcun interesse di alcun tipo diverso dal dare il proprio parere sincero senza dover rendere conto a nessuno o rischiare di incrinare certi rapporti o accordi in generale o riguardo proprio alcuni servizi eventualmente anche a pagamento. Oppure vuol dire che certe band/dischi/etichette si potevano trattare anche in quel modo molto più tiepido, per qualsiasi motivo sia, e in ogni caso lo facevano fare appunto ad altri, mai personalmente, direi sempre per non rovinarsi comunque la fama di "promotori massimi di tutto e tutti" praticamente. Quel tipo dava invece spesso anche dei 6,5 vedo, valori che non ho mai visto dare dai Mazzarella (ma non certo frequenti neanche i 7 o 7,5 per loro, di solito partono dall'8), tantomeno dal capo, Maurizio; per non parlare - nel loro sito odierno o in qualsiasi altro negli anni precedenti dove ha insozzato - di Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli e la sua instancabile "tastiera/lingua felpata compulsiva".

Stupendo anche il messaggio che c'era lì a destra nella pagina, forse risalente agli ultimi tempi di quella versione del sito (che penso fosse la prima):

"Alcune problematiche particolarmente serie, hanno creato disagio al direttivo di Informazione Metal. Chiediamo quindi aiuto ai nostri lettori. Chiediamo a chi ci segue di darci una mano. Entrate quindi nella nostra redazione e collaborate con noi per scrivere notizie, live report, recensioni ed interviste. Se siete interessati scrivete una mail a informazionemetal@gmail.com o telefonate al 3395020938. Informazione Metal ha bisogno di voi!!!"

Strana questa fretta incredibile, questi appelli accorati ecc., se come tanti altri fosse fatto solo per pura passione e sempre del tutto gratis al 100%, e quindi senza dover rendere conto a nessuno, anche se per qualche motivo (tipo, nel caso estremo, dovendo chiudere proprio del tutto) non potessero più fare alcune recensioni o altro che avevano intenzione di fare e avevano magari promesso a quelle band ed etichette. Perché nulla obbliga a farle a tutti i costi e nessuno degli interessati può dirti nulla, lamentarsi o chissà che, se tanto non ti ha mai dato un solo centesimo e tu non fai servizi a pagamento di nessun tipo per nessuno, e sa benissimo quindi che fai solo per passione le recensioni e tutto quanto (almeno parlando del settore musica, quindi del portale musicale, al di là di altri siti "madre" o altri affari che non c'entrano nulla e che sono magari proprio il lavoro vero fatto con l'agenzia di promozione/comunicazione per attività commerciali o quello che sia). Né c'è alcun obbligo di fare informazione sulla musica, in modo puntuale, quotidiano, completo ecc., da parte di nessuno, tantomeno se non hai un portale che è regolarmente registrato al tribunale come testata giornalistica; e il suddetto - al contrario, pare, di quelli successivi o almeno dell'ultimo - al tempo sembra che non lo fosse di suo, ma fosse considerato invece un semplice "supplemento" del sito principale, cioè quello sul calcio locale e dintorni della zona del tizio, e quello sicuramente (da sempre, penso) iscritto come testata giornalistica.

Invece appunto, appelli così urgenti, supplicanti, quasi con vero terrore di rimanere senza poter fare quelle cose e mandare avanti il sito o anche solo non poterlo fare a pieno regime come sempre, sono perlomeno sospetti.

Inoltre, ovviamente come sempre (e non vale solo per questi qui), mica si accenna minimamente al fatto che chi contatta e si candida dovrà comunque superare una selezione, un'analisi, un "esame" per capire se ha la competenza ed esperienza sufficienti per trattare l'argomento musica o in particolare almeno il rock/metal, e sa scrivere decentemente (selezione che potrebbe essere fatta comunque solo da chi quelle cose le ha e belle solide, chiaramente). Figuriamoci... basta chiedere e scrivi, e anzi, se c'è una caratteristica da soddisfare probabilmente è proprio quella più sbagliata deontologicamente (e poi parlano di "giornalismo", "professionalità" e blabla... ahahahah...), cioè quella di non essere nemmeno indipendenti, perché sennò il loro modo di fare recensioni e tutto non sarebbe quello che è e non funzionerebbe come "deve"; ovvero accontentando prima di tutto gli interessati (etichette, agenzie promozione, bands...), e prendendo per il culo i lettori - quella manciata al massimo che legge sempre o spesso ed è così ignorante da non rendersi conto della ridicolezza del tutto o delle capre che scrivono come tali, e a parte i componenti delle singole band trattate di volta in volta e che leggono solo le cose che li riguardano - invece di fare un servizio normale rivolto proprio al pubblico, come era quasi sempre un tempo e dovrebbe essere sempre, per fargli evitare tutta la miriade di gruppi e uscite di merda o scarse o del tutto impersonali come migliaia di altre, mettendo invece in evidenza le rarissime eccezioni (sempre con moderazione e buon senso comunque, non sparando gli 8/9/10 come nulla fosse o usando a caso termini come "originalità" e simili).
Infatti è la cosa più importante l'indipendenza, la libertà totale di giudizio, perché se hai quella, anche tu fossi più o meno incompetente e inesperto, spareresti ugualmente tante cazzate e le rece sarebbero lo stesso ridicole e non affidabili, ma almeno sarebbero errori tuoi e solo tuoi, fatti in buona fede, dovuti solo a preparazione non sufficiente. E analogamente, se invece non ce l'hai per qualche motivo, anche l'avere tutta la competenza ed esperienza del mondo non ti servirebbero a nulla, o meglio non servirebbero comunque alle rece che fai e ai lettori, perché non diresti in realtà quello che pensi davvero, ma "leccheresti" e basta a prescindere, pur sapendo benissimo per primo la verità sul livello di quei gruppi e dischi.

Tutto questo almeno in teoria: ormai da anni e quindi anche già da quel tempo, chiunque può sentire da solo almeno qualche brano di ogni disco e valutare in indipendenza senza dover leggere e fidarsi di chicchessia... e infatti il 99% delle uscite underground e non solo, giustamente, non se le fila nessuno - molti non per pregiudizio e snobismo, ma perché hanno provato eccome ad ascoltare nel tempo diverse di quelle band "da votoni" di certa gente, e hanno capito tutto appunto - alla faccia delle iper-slinguazzate della marea di poverelli, ipocriti, interessati e quant'altro in giro sul web e non solo.

mercoledì 16 giugno 2021

Escono solo capolavori... pare... che nessuno compra o va a vedere live o anche solo ne parla... strano...

Continuano ad uscire, ad essere vomitati per essere più precisi, tutti (o quasi) dischi dall'ottimo al capolavoro da massimo dei voti con lode e blabla, che nessuno però compra o loda o anche solo ne parla, tra gli appassionati "normali" veri, e spesso neanche provano più ad ascoltarli perché hanno capito da tempo che quelli almeno discreti sono mosche bianche, per non parlare dei veri talenti; ancor meno probabile lo facciano quelli che per età ed esperienza hanno sentito "il mondo" da decenni, sono abituati benissimo a livello di qualità, personalità, serietà delle band, suoni e produzioni allo stesso tempo di qualità ma vere (non di plastica insomma, senza dinamiche, con tutto sparato sempre al massimo o comunque robe "sballate" di vario tipo) e via dicendo, e quindi veramente difficilissimo trovino qualcosa anche solo da sufficienza piena e stop, 6, 6,5 insomma.

Strano davvero, visto anche che oggi nessuno praticamente è costretto a comprare alla cieca le cose, rischiando quindi che poi non piacciano, perché almeno qualche brano da qualsiasi disco è sempre liberamente ascoltabile sul web sui canali della band o altri, quindi evidentemente molti ascoltano ma concludono che non vale la pena davvero acquistare certa roba o andarla a vedere live anche sotto casa che fosse. Un tempo invece avevano spesso un certo successo e seguito anche gruppi che nelle recensioni sulle riviste prendevano magari giusto un 6, 6,5 o 7, e molti di quegli album poi negli anni, lustri e decenni, non solo sono stati ricordati e apprezzati sempre più e da generazioni diverse, ma addirittura in certi casi eletti giustamente a capolavori del genere o dell'hard rock e metal tutto, influenti ecc., invece di essere dimenticati ancor prima di uscire praticamente, come capita ai gruppini di oggi. Forse anche perché, di nuovo giustamente, non erano considerati affatto bassi, come fossero stroncature o quasi, tutt'altro, erano visti come voti buoni o più, soprattutto sopra il 6,5/7, senza bisogno che fossero minimo 8 o 8,5 per essere considerati buoni dischi e band, come avviene ormai da anni invece sul web e non solo. E quei gruppi infatti spesso, pure quando erano di "seconda linea", si difendevano più che bene come qualità, personalità e tutto quanto; ma non sarebbe stato considerato sensato da nessuno dare votoni assurdi, perché quelli erano riservati ai veri fuoriclasse, a tutte le band e dischi eccellenti o capolavoro già usciti e a quelli che non di rado al tempo uscivano ancora (in qualsiasi stile), intendo periodo primi-metà anni '90, e per certi stili anche fino a fine decennio o primissimi di quello successivo. Altrimenti per quelli poi dovresti andare - se sei coerente e non un idiota che appiattisce tutto e considera gli scarsi o i normali come i veri talenti e fuoriclasse - oltre il 10, che è il massimo della scala classicamente (o 100 se uno vuole fare in centesimi ma non cambia il discorso), se "regali" spessissimo o sempre anche ai mediocri o discreti, gli 8, i 9 e anche i 10.

Quindi, oggi invece, gli unici che "leccano", "supportano" a discorsi, invitano gli altri ad ascoltare e comprare tutti i gruppini, ad andarli a vedere live ecc., sono i cosiddetti "recensori" (ahahah!), oltre ovviamente a chi ha per definizione interessi diretti, cioè (a parte le band stesse), le etichette/promotori/agenzie di stampa e dintorni; non di rado coincidono incredibilmente le due categorie/figure, e alla luce del sole anche, senza nasconderlo, come fosse normalissimo, vedi Maurizio Mazzarella e i suoi altri 4 poverelli di numero su GiornaleMetal, ancora peggio di lui per incompetenza e quant'altro, su tutti Sonia Giomarelli ovviamente (non ho controllato da un po' se c'è ancora lei a scrivere sul sito e/o a fare quelle patetiche dirette con pseudo-interviste e simili, ma credo di sì o comunque c'è stata di sicuro per diversi mesi). Ma già anni fa durante la prima versione del sito, lui scriveva recensioni in giro anche su riviste e siti terzi, che in pratica, come sempre, non erano affatto recensioni, erano promozione, comunicati stampa, sviolinate insomma totali travestite malissimo da recensioni normali indipendenti, a chiunque si affidasse a lui e ai suoi servizi (non gratuiti, ovviamente, di norma, lo fa di lavoro di avere l'agenzia stampa/promozionale e il "giornalista pubblicista"); ma anche agli altri trattati alla fine, perché il discorso è sempre il solito: se tu bocciassi o dessi comunque voti molto tiepidi e facendo critiche varie a quei gruppi, di sicuro non ti farebbero pubblicità (né loro né le loro eventuali etichette), citandoti, condividendo dal tuo sito la recensione, facendoti i complimenti e via discorrendo, tutt'altro, e altrettanto sicuramente non si affiderebbero in futuro alla tua agenzia per qualsiasi servizio, anche se ne avessero avuto originariamente intenzione. Oltre ai suddetti "recensori" e interessati vari, c'è poi di norma giusto una manciata di altri soggetti tra il presunto pubblico/"fans" del gruppetto odierno di turno (ma a volte sono band tutt'altro che debuttanti o comunque giovani, e da sempre scarse o mediocri ovviamente), perché sono gente amicissima o parenti o fidanzate/i dei membri del gruppo, e di solito non capiscono un cazzo di rock/hard rock o tantomeno metal, non lo ascoltano mai tranne appunto occasionalmente live o da studio la band dei "congiunti" vari, ma stop lì, chiaramente definendola la migliore del mondo, geniali, che dovrebbero avere successo mondiale e da subito e blabla.

Stupende davvero poi molte supercazzole recensorie ricorrenti per provare ad arrampicarsi sugli specchi e negare l'evidenza (io infatti credo sia chiaro anche a loro, o quasi sempre per molti comunque, che si tratta di gruppini o dischini del cazzo al 99%), per tutti i soliti motivi e secondi fini e per non inimicarsi nessuno, non creare "polemiche" e continuare soprattutto a ricevere gratis il materiale e/o vedersi fare pubblicità a pagamento sul sito di turno (che sarebbe difficile venisse richiesta e pagata lo stesso e poi rinnovata magari nel tempo,  anche se nelle recensioni i gruppi della tua etichetta venissero stroncati regolarmente o comunque trattati con voti bassi). Tipo definire "non immediati" certi dischi, quando non c'entra un cazzo il non immediati o meno, vedi band che non lo sono per nulla o poco e hanno avuto un successo enorme anche commerciale, di massa o quasi, e tantissime altre comunque un seguito di "culto" e di una certa entità e fedele nel tempo; c'entra l'essere proprio noiosi, senza capacità di scrittura vera, di caratterizzazione dei brani, di creazione di strofe e ritornelli belli e particolari (non necessariamente immediati, ripeto), e lo stesso per i riff e tutto quanto, spesso avendo anche voci anonime, scarse sia come interpretazione che tecnica, a volte quasi semi-stonate addirittura.

Altro che cazzate, "non immediatezza", "profondità", "ci vogliono 21455432 ascolti per capire questi dischi" e blabla; tra l'altro, allora tu, scribacchino/a X di turno, come fai a dirlo con sicurezza e averlo apprezzato, capito e giudicato ottimo o eccellente o capolavoro, visto che l'hai recensito in un giorno o pochissimi giorni dall'uscita (o comunque da quando ti hanno dato in anticipo o meno il promo o il CD definitivo o il link per l'ascolto streaming o download), come fanno di solito tutti, e quindi l'avrai ascoltato al massimo una manciata di volte o addirittura una sola magari (o nessuna forse, in certi casi, e la rece te l'ha passata già scritta la band stessa, o l'etichetta/promoter o chi per loro)? Ci vuoi dire che sei un genio solo tu, "recensore" ennesimo iper-presuntuoso e ridicolo? Che hai orecchio e cervello unici e cultura musicale come nessuno proprio tu, "critico" di turno un tanto al kg come migliaia e migliaia ormai solo in Italia (ci sono ovunque, chiaramente)? E magari ti chiami pure Sonia Giomarelli e simili o sei addirittura di quelli suddetti con interessi diretti e proprio economici (oltre a tutti gli altri soliti relativi al volere le "contro-leccate" di gruppi ed etichette con le citazioni e condivisioni in giro ecc.)... Ahahahahahah... ma ci sei o ci fai? Ma va va...

lunedì 14 giugno 2021

Legame stretto da anni tra Maurizio Mazzarella e Roberto Tiranti... "leccate" continue (a pagamento o gratis che siano, non cambia nulla), zero obbiettività...

Ecco l'ennesima prova, al link in fondo al post, su questa stronzata di finta rivista solo web ma fatta non si sa per quale motivo (per complicare la vita ai lettori forse, come visualizzazione, praticità di lettura ecc.) come fosse appunto una rivista, sfogliabile nel visualizzatore... ridicola, per fortuna defunta da tempo, pare. A proposito, anche Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli è stata ospitata sulla stessa; chissà, magari ha conosciuto il tizio proprio lì e l'ha iniziato a pressare in modo da convincerlo alla fine ad ospitarla nel suo sito, GiornaleMetal, che esisteva già al tempo in realtà, ed è solo stato rinnovato graficamente (o cambiando anche url, non ricordo ora, fino almeno a poco tempo fa c'era ancora anche la versione vecchia in effetti), negli ultimi tempi o un annetto o giù di lì, cioè più o meno proprio da quando dovrebbe essere stata presa anche lei a sparare le sue solite stronzate.

Ma questo è solo un esempio, si trovano anche tante altre cose (e probabilmente ulteriori un tempo ma oggi cancellate, o non esistono più i siti dove furono postate), sia interviste che recensioni (oltre a comunicati vari), scritte o anche in video, sempre del Mazzarella a Tiranti e sempre con lo stesso andazzo e approccio: nessuna critica su nulla neanche lieve, nessuna domanda scomoda o contro-domanda/risposta alle cose dette dall'intervistato, anche quando assai bizzarre o incoerenti o proprio false. Non vale solo quando ha a che fare con Tiranti, ma praticamente sempre con tutti - e non vale solo per il Mazzarella ovviamente - però non cambia niente e comunque con lui ha fatto più cose che con tanti altri, riguardo appunto recensioni, interviste e quant'altro (o presunte tali, ripeto).

Questo Wisdom, se non ricordo male, era di un tizio che ha anche una o più band mi sembra, o aveva, e/o etichetta, ed era di quelli che ospitava a sua volta chiunque volesse scrivere in pratica, quindi oltre a incompetenti e inesperti vari, anche gente con evidenti conflitti di interesse (come lui stesso per primo, appunto); addirittura tante cose erano scritte proprio direttamente dagli interessati - membri di band o etichette, per esempio - senza alcun intervento aggiuntivo, commento né nulla da parte di qualcuno della "redazione", comprese, spesso, quelle chiamate "interviste", senza domande - che è il top direi come concetto, un ossimoro in pratica - solo testo libero sulla band/album o quant'altro da parte del gruppo stesso o un componente.

Pagine 3-4, non si possono linkare direttamente, ma basta sfogliare avanti o indietro a seconda di quali pagine vi visualizza quando cliccate (ho notato può cambiare di volta in volta, non è detto sia sempre uguale):

https://ita.calameo.com/read/0020510668480793bd864 

venerdì 11 giugno 2021

Un grande e perfetto post dal tipo del blog Angry Metal Guy (e sempre più attuale al passare degli anni, in Italia e all'estero)

https://www.angrymetalguy.com/angry-metal-guy-speaks-on-objectivity 

Solo una delle parti veramente perfette, verso il finale, ma da leggere tutto perbene dall'inizio. E aggiungo, sul punto, che a parte chi ospita pubblicità a pagamento sul proprio sito, blog o quello che sia, anche tutti quelli che non lo fanno e non prendono nemmeno soldi in alcun modo per fare recensioni entusiastiche, interviste ecc., hanno comunque un interesse ugualmente al fatto di essere condivisi, citati, ringraziati sulle pagine delle band, etichette e chiunque collegato, perché è in ogni caso dovuto all'ego, alla voglia di protagonismo, al sentirsi considerare appunto critici musicali seri (solo dalle band e dintorni "leccate" e al massimo qualche loro amico, chiaramente, chissà perché... ahahahah), sono i motivi per cui anche del tutto gratuitamente - tranne giusto spesso i CD gratis magari o qualche accredito per live - fanno finte recensioni e altro, e sapendo appunto benissimo che al contrario recensioni più o meno negative o proprio stroncature non sarebbero condivise e segnalate praticamente da nessuno, o tantomeno ringraziato il tizio o tizia di turno o il sito in generale. Ovviamente lui quando parla di "enorme traffico" si riferisce comunque evidentemente a band di media-grossa fama e relative etichette, mentre a livello underground e specialmente in Italia spesso sono numeri comunque ridicoli, nonostante tutto il "lecca-lecca" compulsivo continuo di tantissimi. Ma il principio rimane lo stesso al di là dell'entità dei numeri.

"[...] And let me end with this thought: remember that it is never in my interest to write a bad review. It is always in my interest to write good reviews. You see, I don’t advertize, but were I to start, every click would be money in my pocket. Few share negative reviews, while bands and labels put their positive reviews on their Facebook pages, on Twitter and their websites, which generates huge amounts of traffic. It is, therefore, always in my interest to say that every band is fucking awesome and that this new record is the best record ever. I don’t do that because I don’t think that, and frankly, I don’t give a shit about what labels think of me. My good reviews generate traffic and my bad reviews turn people off from bands, but someone who’s interested in a band can read my bad review and disagree, or even check the band out for themselves and find that they disagree with me. [...]"

mercoledì 9 giugno 2021

La vera funzione del cappello nelle foto "professionali" pseudo-glamour di Sonia Giomarelli

Il cappello, che sembra più che altro di quelli da reverendo tipico di campagna nei film western, in quegli scatti del fotografo professionista (ma c'è qualcuno oggi che non lo è, o che almeno non si sente tale, tra tutta la miriade di gente che ha una macchina più o meno seria e scatta foto?), serve a pararsi dalle stronzate continue che spara, che si librano in alto per poi ricadere, ed essendo pure molto pericolose, visto il peso specifico delle stesse.

Quindi dovrebbe usarlo sempre e comunque, tranne giusto quando dorme o anche altri momenti in cui per qualche strano motivo non spara le sue solite minchiate su qualsiasi cosa; e anche molto rinforzato appunto, per non correre rischi di rompersi il testone, anche se dentro non c'è in realtà nulla di utile, prezioso o comunque funzionante. Invece ha rischiato anche durante quegli scatti, perché almeno in una non l'ha in testa, ma in mano di lato (quella che da quando le ha fatte, la mette ovunque sia presente sul web e social come foto profilo), e di sicuro ne ha sparate di cazzate anche in quei momenti, magari volendo insegnare al fotografo come si fa a farla venire meglio o come si usa la macchina in generale ecc., nel suo tipico stile "so tutto io meglio di tutti su tutto da prima di tutti"... patetica bamboretta stordita.

Si fa per prendere per il culo come sempre, la ragione vera è ovvio che è un'altra anche in questo caso (come in tante altre cose): conformismo, copiare cose già fatte da altre ecc., nulla di nuovo per il soggetto e tutti gli altri burattini simili di un mondo ormai sempre più nel baratro e sempre più schiavo del nulla spinto sottovuoto (in varie forme in cui si manifesta nei vari campi e argomenti).

sabato 5 giugno 2021

Quindi, siamo ancora al death metal che sarebbe solo o principalmente "impatto", "violenza"... e sostenuto (in tesi e libro) pure da un appassionato (e chitarrista), non dalla "casalinga di Voghera"...

https://www.truemetal.it/heavy-metal-news/1016811-1016811

Ribadisco cosa avevo già detto tempo fa (mi sembra in un commento sotto un post in pagina di una band italiana che citava la cosa perché è a sua volta tra quelle citate nella tesi del tipo, i Subhuman se non ricordo male, che per la precisione sono thrash/death comunque), riguardo l'utilità di certe cose, la pretesa di spiegare, far capire il valore di quel genere (ma varrebbe lo stesso per qualsiasi altro del metal o in ogni caso non commerciale in generale), o comunque che come in ogni altro campo ci sono e ci sono stati gruppi e musicisti talentuosi davvero, alcuni anche geniali proprio, innovativi, e che ha ormai la sua storia di decenni tra l'altro, vari sottogeneri (prog/tecnico, "melodico", sinfonico e tanti altri), e certe band hanno venduto anche milioni di copie in carriera.

Ma non serve a nulla, sia perché chi non è portato ad apprezzarlo (quel campo o nemmeno altri tipi di metal molto più classico e melodico magari), a capirlo, ad approcciarsi alla musica in modo libero e indipendente, mai potrebbe venir convinto o "indottrinato" da spiegazioni di alcun tipo (magari anche assai tecniche e complesse per cui ci vorrebbe anche una certa cultura musicale e non, per afferrarle davvero), e sia perché, al contrario, chi è portato evidentemente e ha in potenza già prima certi gusti, non ne ha avuto mai bisogno, apprezza o adora proprio (band più band meno, ovviamente) fin dai primi minuti di ascolto, magari dimenticando al volo o svalutando comunque un casino qualsiasi altro genere eventualmente ascoltato fino ad allora, specialmente se erano cose commerciali e dintorni o roba comunque molto "leggera".

Per esempio, trovo veramente inutile o banale stare a notare cose come il fatto che non sempre e per tutti i generi l'aspetto fondamentale o unico e criterio di giudizio relativo dell'ascoltatore debba essere il piano melodico/armonico (di cui è poverissimo allora da sempre, tra l'altro, almeno come complessità e "stratificazione"/numero di strumenti ecc., tutto il panorama della musica "popolare", "da band" diciamo, o comunque di sicuro al confronto con la classica), sempre molto soggettivo poi nel giudizio, oltre a non mancare mai del tutto nemmeno nei generi e gruppi più estremi del metal o altri stili affini (anzi, moltissime band ne hanno in quantità). Però è chiaro che in quei campi conta e molto più che in altri anche sempre del metal, la compattezza, lo spessore sonoro, il feeling di un certo tipo, credo sia evidente anche a gente mezza sorda e che sappia zero dell'argomento, quando gli venisse fatto sentire qualcosa. Ma da qui a dire che sarebbe l'unica caratteristica o quella di gran lunga più importante e proprio per tutte le band di ogni stile e sottogenere del death metal stesso, ce ne corre e tanto.

E in generale è davvero assurdo il pensare di "sdoganare", far comprendere (o addirittura apprezzare) magari anche alle masse certi generi, oggi, quando esistono comunque da decenni appunto e analisi varie ne sono già state fatte (su riviste specializzate e non, in vari libri usciti nel mondo e anche in Italia ecc.), come anche tentativi di far "proseliti" da parte di appassionati/ascoltatori - e anche musicisti stessi spesso - con i conoscenti e amici, senza praticamente mai riuscirci e di solito senza nemmeno riuscire a togliere almeno i pregiudizi più triti e ritriti (in chi li aveva ovviamente, sempre tantissimi comunque da sempre), perché come detto al 99,9% verso certe cose o ci sei "predisposto" o non riuscirai mai a capirle ed apprezzarle, in nessun modo.

Tra l'altro con tutta quell'enfasi esagerata sul fatto che quel genere avrebbe come caratteristica principale o addirittura unica, l'impatto appunto, l'aggressività, la pienezza e "frenesia" media dell'esecuzione degli strumentisti ecc. (pur esistendo come noto, al contrario, band death medio-lente o piene addirittura di parti "doom", come tantissime molto tecniche, "pulite"), paradossalmente rischia di alimentare invece i pregiudizi più classici, quelli appunto di chi non sente alcuna melodia, ricerca armonica né nulla del genere e magari neanche tecnica strumentale (quando un casino di gruppi anche non del sottogenere specifico prog/tecnico/melodico, ne hanno eccome, da sempre, ripeto), pur avendo provato ad ascoltare qualcosa - non parlo quindi nemmeno, ovviamente, di chi spara sempre quei pregiudizi e non ha mai sentito mezzo pezzo - più o meno seriamente, attentamente, cercando di dimenticare ogni pregiudizio.

Rischia insomma di rivelarsi il contrario dello scopo prefisso, e di far apparire il genere e una marea di band e musicisti dello stesso - e anche molti produttori specializzati proprio nel campo - come molto più limitati di quanto non siano, come dediti quasi esclusivamente a creare in modo infantile "impatto", e non canzoni e strutture e tutto quanto più o meno interessanti, pur con caratteristiche ovviamente particolari da sempre - non ultimo, anzi, l'approccio vocale - e che mai saranno per tutti ma al contrario per una minoranza, anche solo considerando gli ascoltatori/fans di hard rock e metal in generale.

Sono stili che piacciono al primo ascolto ripeto o mai piaceranno, non serve altro, compreso il "conoscere" o meno e leggere cosa dicono nelle interviste i musicisti stessi o nei testi dei pezzi o quant'altro, non si vede cosa c'entrerebbe con l'apprezzare o no la musica. Quella se ti piace ti piace, stop, del resto un tempo scoprivamo spessissimo band e dischi e generi nuovi da semplici cassette doppiate (a volte magari neanche i titoli dei pezzi o del disco c'erano), da cui quindi non potevi sapere nulla di nulla, neanche che faccia avessero i componenti o come si chiamassero, anche se queste cose alla fine sono le meno rilevanti di tutte ovviamente, ma per dire. Il discorso suddetto per me è la solita distorsione tipica e pregiudizio del tipo che anche i testi o le dichiarazioni dei musicisti sarebbero da considerare - e sempre - importanti come la musica in sé - intendo comprese le parti vocali comunque, ovvio - o addirittura di più, o che comunque conoscendoli potresti cambiare opinione e giudizio sulla musica... ma che cazzata sarebbe? La grandissima parte della gente tra l'altro, da noi e in tanti altri Paesi, ascolta musica per gran parte cantata in inglese senza conoscerlo per nulla o pochissimo, di qualsiasi genere si tratti, e quindi non sanno cosa dicono realmente i vari testi e non gli frega un cazzo e non impedisce di apprezzare la musica, le melodie vocali e tutto quanto.

Al limite la cosa può valere, riguardo i testi o anche eventuali spiegazioni ulteriori dei musicisti, per comprendere ancora meglio ed immergerti di più nei dischi, riguardo quelli che sono concept album - o almeno quelli dove davvero la musica non è "a caso" ma sempre o quasi sempre strettamente collegata alla relativa parte testuale e momento della storia narrata - per ovvi motivi appunto, per esempio quelli di King Diamond, per citare uno dei miei preferiti in assoluto. Ma sono tra l'altro i migliori secondo me anche e soprattutto perché rimangono comunque anche in quei casi allo stesso tempo sia album ascoltabili e godibili pure se uno non sa nulla di nulla e non interessa proprio la storia, visto che i brani sono di solito ben caratterizzati come in dischi normali non concept, e sia se uno vuole invece leggerla (magari proprio mentre ascolta via via, specialmente le prime volte quando non ha ancora imparato a memoria tutti i testi e la storia), per entrare totalmente nel suo mondo e storie sempre di livello, accompagnate da heavy metal ugualmente al top e molto personale da sempre sia strumentalmente che vocalmente. Ed esempio anche classico di quello che dicevo sopra, visto che tutti i primi titoli di suoi album che ascoltai erano cassette tarocche con solo nome gruppo, titolo album e titoli brani e forse su alcune c'era anche la formazione, ma stop... e ne rimasi folgorato subito, a prescindere (non ricordo ora se avevo già ascoltato qualcosa anche dei Mercyful Fate prima o no, ma non cambierebbe comunque nulla nel discorso), come tempo prima era successo lo stesso con varie altre band, anche proprio di genere death metal.

Discorso diverso è quello dei musicisti, che se abbastanza liberi e senza pregiudizi, anche se estranei totalmente al genere, se ascoltano qualcosa di davvero suonato bene e tutto, possono ammettere quello, che trovano bravi i musicisti, magari sanno anche spiegarti cosa suonano, le tecniche usate, ma è cosa separata e diversa dall'apprezzare lo stile, la musica nel complesso, quella magari continuano a non apprezzarla in realtà, a non "capirla", o addirittura a schifarla totalmente. Questa è proprio la classica prova che non dipende dal capire tecnicamente cosa uno suona, dall'essere musicista o meno e cose di quel tipo, ma da tutt'altro.

Si sarà anche mai accorto che quello che dice pensano tantissime persone del death metal è esattamente quello che pensano anche di tutto il resto del metal anche non estremo (ma per la massa evidentemente tutto è tale, anche quello più melodico per gli appassionati), cioè che sarebbe solo una massa di rumore ecc.? Lui invece pare convinto che certi pregiudizi diffusi da sempre siano solo sui generi estremi del metal... magari, sarebbe già qualcosa. E, analogamente, è amato dai fans ma esattamente come sono amati altri stili di metal (o hard rock o rock in generale e non solo) dagli appassionati particolari di quelli, ognuno preferisce - o ascolta esclusivamente, a volte - quello che vuole ovviamente, in base ai propri gusti e criteri, non è che il death metal sia più idolatrato o abbia ascoltatori più "fanatici", per nulla, dipende al massimo dalla singola persona, così come ci sono tanti metallari che amano alla stessa maniera diversi stili del campo, o ragionano per singole band preferite in ognuno comunque, e non tanto per generi preferiti o meno.

Ecco, qui sotto, un passaggio che esplicita tutto, cioè di come sia completamente fuori strada, a meno che non voglia in realtà per assurdo, ripeto, continuare invece ad alimentare i soliti pregiudizi sul genere invece di combatterli. Che poi nel giro di poche righe, come si vede, si contraddice da solo e sembra sapere benissimo a sua volta che c'è ben altro che violenza, "blast-beat" e impatto e basta, nel genere, in un casino di band almeno, sia agli albori del campo e sia in seguito o oggi. Per la cronaca inoltre, lo informo che sì, comunque tantissimi appassionati (soprattutto un tempo forse), leggono anche le interviste ai musicisti, a volte pure le loro eventuali auto-biografie o libri didattici dove spiegano tra le altre cose anche il loro stile magari, non è che proprio tutti se ne fregano da sempre, anche perché sennò non sarebbero state vendute nel tempo che pochissime copie di riviste varie (fatte fondamentalmente di recensioni e interviste), e poi tutti i siti di ogni tipo in numero sempre maggiore sul web non avrebbero che una manciata di lettori anche nel caso di quelle più "grosse", invece non è così (anche se ovviamente ci sono ormai una marea anche di quelle lette nemmeno da chi ci scrive o da 2 amici o parenti, e giustamente, visto la cialtroneria, incompetenza, inesperienza, analfabetismo ecc. dei "redattori" di molte di esse). Cosa sia poi la "violenza" nella musica non l'ho mai capito, è un termine del tutto fuori luogo, non può esistere violenza in una cosa come la musica (perché, a differenza del cinema, per dire, non ti mostra immagini, oggettive, uguali per tutti di solito, al massimo ognuno può crearsi nella testa le sue in base a cosa suggerisce la musica, come in ogni altro stile, ma tutt'altro discorso), esistono note, frequenze... che c'entra violenza o meno, qualsiasi sia il genere? Pregiudizi che fanno il paio, anche se lui in particolare non sembra dire anche questo (almeno in questa intervista) ma tantissimi altri sì - metallari e non - da sempre, con quelli relativi a come sarebbe o dovrebbe proprio essere obbligatoriamente l'ascoltatore/appassionato - o anche musicista - e cioè più o meno scatenato, che mentre ascolta, magari anche quando a casa da solo e non a concerti, fa il matto in ogni modo possibile e "poga" e spacca tutto quello che ha intorno, e chiaramente deve essere perennemente incazzato col mondo, con tutto e tutti, fare il "ribelle", ovviamente anti-religioso al 1000% o proprio "satanico" e blabla; e non si concepisce proprio che invece un casino di gente anche iper-appassionata o che lo ha come genere preferito in assoluto, conosce centinaia di gruppi ecc., lo ascolta e se lo gode in totale tranquillità, quasi in modo "religioso" in un certo senso per molti (per capire appunto bene proprio cosa viene suonato, anche se uno non è a sua volta un musicista, i riff, imparare via via i vari pezzi del disco e distinguerli sempre meglio al volo ecc.), e anche ai concerti magari, come se fosse qualsiasi altro genere di metal o rock o anche tutt'altro, classica, jazz... del resto dipende non dal genere/i di cui uno è appassionato, ma semmai dal proprio carattere innato e modo di ascoltare e vivere la musica in profondità vera, immergendosi appunto realmente nelle strutture, note e tutto, mentre tanti altri probabilmente sentono solo la parte più superficiale ed esteriore, cioè i suoni, la produzione, l'impatto complessivo, il ritmo e vibrazione basilare e magari il ritornello dei pezzi o la parte vocale in generale ma senza andare davvero dentro la musica e capire tutto il resto (quando c'è almeno, chiaro che moltissima roba di merda, iper-commerciale e cazzate varie ha proprio solo quella parte superficiale, di solito anche con suoni di merda per giunta, totalmente finti, niente strumenti veri incisi da musicisti in carne e ossa, cantante che usa magari l'auto-tune sia in studio che dal vivo e robe del genere).

"[...] Tornando al death metal (domanda retorica), qualcuno si è mai soffermato sulle interviste e sulle dichiarazioni degli artisti di questo genere? Cosa vogliono arrivare ad esprimere con la loro musica? Attraverso cosa? Non ci volevo di certo io per notare che l’obiettivo più diffuso è, letteralmente, prendere l’ascoltatore a mazzate investendolo con quanta più violenza sonora possibile. Noi questo impatto lo avvertiamo bene, ma è anche importante provare a capire da cosa derivi esattamente e saperlo spiegare. Forse c’è qualcos’altro oltre che a una manciata di note e blast beat. A questo proposito credo che diventi più che mai necessario ricercare un tipo di dialogo multidisciplinare. [...]"

Sì... e come fosse Antani con scappellamento a destra.

Io credo che in realtà tutto o gran parte di queste baggianate derivi dal non aver capito e potuto seguire in diretta o quasi il genere, come tantissimi altri appassionati (quelli che oggi hanno minimo minimo 40 anni), almeno da quando è esploso davvero sempre più ed era ormai nella forma "definitiva", dopo diverse di quelle "proto" tali da parte di alcune band o singoli dischi già verso metà anni '80 (quelle thrash più estreme insomma). Visto che quella fase, anche se volessimo stirarla un po' in avanti più del dovuto, possiamo dire che è iniziata di sicuro nel 1989-'90, e il tizio se non ricordo male è nato nel '92... non so quando abbia iniziato ad ascoltare il genere ma insomma, il punto credo sia chiaro. E la mia idea riguardo una sua in realtà conoscenza più o meno parziale della storia e band e dischi del campo, pare confermarsi di nuovo poco dopo, quando dice che negli anni '90 (vera infatti l'altra affermazione, cioè che dopo c'è stata sempre più standardizzazione, globalizzazione) per lui le band della scena europea suonavano più orecchiabili, mentre quelle americane più inaccessibili e tecniche (vera in media solo questa seconda cosa). Il discorso, visto quanto esagera entrambi gli aspetti, sembra suggerire che della scena europea abbia conosciuto solo o quasi solo il settore del cosiddetto "death melodico", principalmente svedese - dove comunque varie band, anche tra le pioniere, non mancavano di certo di tecnica, né di notevole impatto/aggressività spesso - che nacque qualche tempo dopo la prima ondata di band death metal in generale sia in Svezia che altrove, e di quella americana solo i gruppi più "spigolosi", anti-melodici, ultra-tecnici, parossistici, mentre anche lì c'erano fin da subito band con un casino di melodie anche nei riff stessi - oltre a tanti assoli - con strutture varie e pezzi ben caratterizzati e "orecchiabili" a loro modo per qualsiasi appassionato.

Quando quello del sito chiede chi secondo lui ha dato il via a tutto il movimento, io penso intendesse sempre il death metal di cui si discute nell'intervista, non l'hard rock o il metal in generale... quindi o lui non ha capito o, se ha risposto intendendo bene, beh, l'ha presa "larghina" assai, a mettere Led Zeppelin (Purple ovviamente, e tanti altri, no... come sempre snobbati, sottovalutati, incompresi da tanti anche presunti appassionati o esperti di rock/metal, al di là della fama e riconoscimenti e influenza e tutto enorme, ma rimangono sottovalutati rispetto ad altri, così come i singoli membri) e Black Sabbath come padri del genere, pur essendo questi ultimi citabili in effetti quasi sempre come padri, o meglio nonni o in certi casi bisnonni, di praticamente qualsiasi stile nato ad oggi nei campi hard rock e metal. Ma è troppo spinta così la cosa, e limitante, perché appunto andrebbero citati allora anche altri di quell'epoca che hanno contribuito all'origine del rock più o meno duro, estremo; e soprattutto e più sensato, citare varie band di thrash più o meno estremo degli '80, e poi chiaramente i padri definitivi che rimangono, coi loro primi dischi, i vari Death, Obituary, Morbid Angel e gli analoghi della prima ondata europea.

Tornando al punto centrale, il death metal ormai da tempo (come qualsiasi altro genere di metal e non solo), come dice tra l'altro anche lui, è standardizzato, o comunque globalizzato, sia geograficamente che socialmente, se non vai a controllare le informazioni è difficilissimo anche per un esperto e veterano appassionato capire dallo stile, da certi tratti, dal suono ecc., se una band è di un Paese o un altro, o anche un continente in generale, perché puoi trovare appunto band americane che suonano perfettamente in stile death melodico svedese così come svedesi o europee in generale che fanno un death americano al 100% e qualsiasi altra possibilità tra sotto-stili del genere esistenti e provenienza. E socialmente nel senso che forse un tempo spesso o spessissimo - come per tanto altro metal e rock e altri stili - generi come il death erano suonati da gente di un certo tipo e che voleva trasmettere almeno in parte certi messaggi anche musicalmente, a parte i testi stessi. Ma ormai death metal o qualsiasi altro genere estremo di musica, viene suonato - così come ascoltato da chi non suona - da chiunque lo apprezzi di per sé - ed è una cosa solo positiva - e voglia appunto comporre brani e avere una band per suonare live, incidere dischi ecc., e ci può essere chiunque, dai morti di fame ai milionari, da gente con idee politiche di qualsiasi tipo dall'estrema sinistra all'estrema destra, con gusti e stili di vita dei più disparati (anche nell'altra musica stessa eventualmente ascoltata magari, death metal a parte in comune) e quant'altro, anche se non di rado pure un tempo c'era già una varietà notevole in ogni senso. Per fortuna ripeto, il metal o sottogeneri in particolare, vengono visti - almeno da chi li capisce e apprezza - come qualsiasi altro genere di musica, di arte, e quindi libera e per sé stessa, e va apprezzata per quello, stop. Poi se uno apprezza, il tal genere o band o disco in particolare, allora se vuole può anche approfondire la conoscenza dei musicisti, leggere interviste per vedere cosa dicono su vari argomenti musicali e non e sulla propria band e musica, leggersi bene i testi e quant'altro; ma se non apprezzi in modo più o meno naturale, immediato e senza bisogno di altro, la musica stessa composta e suonata, tutto il resto è inutile direi, non ti farà mai cambiare idea e apprezzarla, non esiste proprio.

Come ho visto tempo fa in un meme giustissimo su Fb (che non scopriva comunque nulla di nuovo ovviamente), che ironizzava su tutti i "problemi" del metal (o meglio quelli percepiti come tali dalla massa, che spesso non ha sentito mezzo brano ripeto, del genere in realtà, o magari giusto il Marylin Manson di turno, e pensano sia heavy metal o altro metal serio comunque), centinaia, come suggeriva il numero progressivo di quel problema (era tipo il 540, pur essendo di sicuro ironico, non penso avessero fatto davvero altri 539 meme precedenti sull'argomento), è sempre durissima far capire alla gente che ti piace un genere come il metal non per "ribellione" o "spaventare le vecchiette" (andando avanti con gli anni e i decenni tra l'altro sarà pieno di metallare anche tra quelle e idem per i maschi, per ovvi motivi, ora il genere è ancora relativamente "giovane" e anche chi lo segue dall'inizio ed era allora adolescente e dintorni, magari non è proprio vecchissimo), o perché hai avuto tragedie e traumi particolari nella vita o da piccolo e sei ancora perennemente incazzato con tutti e col mondo e vorresti spaccare tutto e blabla, ma perché ti piace proprio il metal per amore del metal stesso, o, potremmo dire ancora più in generale, della musica, visto che è un genere di musica.

P.S. - Ma poi, tantopiù per un genere come il death metal e non il metal magari più o meno classico in generale, sarebbe proprio bello e meglio di come è sempre stato, se un giorno venisse davvero sdoganato e lo iniziassero ad ascoltare e dire di apprezzare (che fosse vero o meno) anche tanti della "massa", da chi ascolta di solito pop e stronzate varie alla "casalinga di Voghera" fino a musicisti e gente di certi ambienti "alti", "colti", quelli di certi salottini politici o di altro tipo e via dicendo? Io direi di no eh... tantomeno se non fosse una cosa sincera per tutte quelle persone, ma solo quasi un sentirsi obbligati perché è stato appunto finalmente e "scientificamente" dimostrato da tizio o caio che è uno stile di musica che può essere bello e interessante e con musicisti/compositori validi come e più di tanti altri generi, e ha la sua storia e dignità ecc., perché così sarebbe solo conformismo e "soggezione" dagli studi, tesi e libri del tizio di turno, e per non sentirsi ignoranti o incapaci di capire ciò che è stato "spiegato" così bene, e che è diventato magari quasi "di moda", figo, "in". Non sono cose impossibili purtroppo, e l'ignoranza della tipica massa è sempre enorme, le cazzate, luoghi comuni, disinformazione, che poi si amplificano sempre più ad ogni passaggio, trascrizione di notizie o articoli ecc.; vedi quel gruppetto di merda ridicolo pop/rockettino che ha vinto quell'altro concorso del cazzo internazionale recentemente - e prima ancora la pagliacciata storica italiota scambiata per un festival musicale - e che su vari media generalisti e non solo, viene etichettato come "gruppo metal" o "hard rock" quando va già leggermente meglio (ma sempre cazzata ovviamente)... buhahahahahahahah! Oltre al creare ad arte - da soli o d'accordo o proprio imboccati dalla band o dal manager - polemiche basate sul nulla, che anche quando sembrerebbero negative nel senso comune, in realtà fanno solo pubblicità alla band o a singoli componenti in particolare, almeno presso tutti quei bamboretti o pagliacci in generale, ma non solo, che badano più agli aspetti extra-musicali o che pensano che certe "tradizioni" del rock debbano essere sempre portate avanti sennò non sei un rocker vero e stronzate del genere. Tutte stronzate appunto, per tentare di far scoprire l'acqua calda di nuovo, cosa ridicola, in entrambi i casi (e vale per loro e chiunque altro ovviamente), perché che siano tutti "puliti" sempre o no, non  ci sarebbe nulla di strano perché è pieno ed è stato pieno anche in passato - in Italia e nel mondo - sia di band rock e derivati sempre del tutto disinteressate a certe sostanze e sia di quelle invece che ne hanno prese o abusato proprio per più o meno tempo o per sempre... quindi di cosa cazzo stiamo parlando e "polemizzando" non si sa davvero, il loro problema principale rimane a prescindere la musica di merda che fanno e il fatto che il successo è basato per gran parte su immagine, pure strategie commerciali e indirizzato principalmente a bimbetti/e o gente comunque giovanissima in generale e ignorante come la merda musicalmente (e non solo), altro che le cose extra, personali ecc., qualsiasi siano.