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lunedì 31 maggio 2021

Un altro appunto che avevo dimenticato sul tizio di Sdangher, Francesco Ceccamea

Aggiunta a quanto detto nel post in cui veniva citato il tipo da parte di un altro, Gianluca Livi, riguardo critiche alla nuova rivista del Fuzz dedicata all'underground (o a cose ancora più underground diciamo, di quelle trattate per gran parte in ogni numero di Classix Metal).

Dev'essere anche uno dei tipici individui con le idee chiare, coerenza ecc., infatti ricordo di aver visto di sfuggita tempo fa un articolo retrospettivo sul suo sito, riguardo la storia dei Vision Divine (fondamentale...).

Ma allo stesso tempo di solito pare invece uno molto "true", o che vuol farlo comunque, vuol sembrare tale, che sia sincero o meno (idem, specularmente, per quando tratta invece gente di tutt'altri generi, come i suddetti), uno che si esalta per l'heavy metal che secondo lui "tornerebbe a fare sul serio", riferendosi a gruppetti vari di puro revival trito e ritrito, che ha rotto il cazzo già da eoni ormai.

Altre volte ancora, assai spesso sembra, fa invece la parte di quello sarcastico, auto-ironico verso il mondo del metal in generale, qualsiasi band e stile o epoca o personaggi ecc., prendendo per il culo e facendo appunto ironia più o meno pesante.

Boh... chi capisce soggetti del genere e che "gioco" vogliano giocare, è bravo.

Facebook sempre più oltre il confine del ridicolo e patetico totale... anche se mai quanto i rosiconi segnalatori compulsivi...

Ecco l'ultimo post censurato e blocco di 30 giorni su Facebook, sulla pagina "Chicche esilaranti dall'underground rock/metal italiano":

"Ma quando la finisce robertino rosichino tirantino di insozzare Fb con sempre più pagine per farsi pubblicità?

Ahahahahaha... basta dai... ne son nate altre proprio poco fa ho visto... ahahahahah... ridicolo..."
 
Ogni commento sarebbe superfluo, visto anche cosa è presente regolarmente su Facebook (e non solo), in generale, su di me, su tanti altri, su argomenti e campi vari e quant'altro.

E non solo, anche tante altre pagine sempre mie e teoricamente più "segnalabili" (per modo di dire, non infrangono alcuna regola, ma al confronto di un post davvero innocuo come il suddetto appunto, potrebbero anche rischiare di più, in teoria), sono ancora lì da sempre, comprese le più recenti dell'altro giorno, proprio dedicate a robertino rosichino, come già altre precedenti; infatti ovviamente avevo scritto il post suddetto in modo ironico, sarcastico, sapendo benissimo che molti o tutti i lettori sanno che le ho fatte io e non lui, ma non so se proprio tutti ci sono arrivati anche a questo, magari qualche poverello pensava davvero che volessi far credere che le aveva aperte robertino... per prendersi per il culo da solo? Sarebbe anche assai bizzarro.

Ma mica basta questo, al solito siamo alla schizofrenia totale, gente allo sbando, sistema di algoritmi di merda che fanno il cazzo che vogliono senza logica: infatti ho ovviamente segnalato che è una cazzata quella censura e il post non infrange alcun standard (nemmeno avessi nominato una persona reale con nome e cognome veri corretti, visto che non c'è scritto nulla di male, nessuna offesa né nulla), e un paio di minuti o 3 dopo mi arriva notifica che è di nuovo disponibile e visibile a tutti, e si scusano per l'errore e blabla. Quindi anche il blocco che derivava da quel post che, secondo loro/l'algoritmo infrangeva le regole, dovrebbe essere chiaramente rimosso, invece quello rimane... ahahahahah... si può solo ridere e compatire certe cose.

Per fortuna al contrario di tanti altri, a me tocca poco o nulla perché non vivo su Fb, la mia vita non è e non è rappresentata da Fb (o dal web in generale), non ho conoscenze e amici solo su Fb e di sicuro non comunico esclusivamente lì, anche riguardo il solo web, posso infatti farlo su tanti altri canali, come questo per esempio.

mercoledì 12 maggio 2021

Le pagliacciate, auto-inganni, cazzate, lecca-lecca compulsivi tra tutti e tutti e lo schifo totale non si fermano mai... per ovvi motivi.

Post su Facebook degli Oracle Sun (1)

Post su Facebook degli Oracle Sun (2) 

https://www.metal-archives.com/artists/Cristian_Angelini/193922 

Non che ci sia mai bisogno di conferme più o meno esplicite riguardo l'argomento, perché chiunque non stia sulla Luna e si interessi anche minimamente dell'ambiente, sa come funziona da ormai lustri (o decenni o da sempre?), sia sul poco cartaceo rimasto che soprattutto sul web, il rock/metal "scritto" e le cosiddette recensioni, interviste e quant'altro.

Tra l'altro, anche se sono casi frequentissimi e non certo eccezioni pure riguardo questo aspetto, il tizio che scrive (da un paio d'anni circa, pare) su Italia di Metallo, come da tradizione storica del sito stesso avendone avuti come e più di tanti altri di "recensori" del genere (oltre a tantissimi altri non tali e senza magari conflitti di interesse di alcun tipo ma per contro totalmente inesperti e incompetenti per età o a prescindere), è un toscano - anzi proprio provincia di Lucca come questa band, a parte alcuni componenti di oggi o ieri, ma "base" e formazione e membro storico (e suo studio di registrazione, anche) e altri odierni, sono di Lucca o dintorni - che suona e ha suonato sempre in gruppetti più o meno scarsi (vedi ultimo link sopra); quindi al solito, secondo voi quando mai si sognerebbe di criticare dei "colleghi" e band - in questi casi poi tantomeno, essendo oggettivamente di altro pianeta rispetto a quelle di cui fa o ha fatto parte lui, ma questo non vuol dire per forza che ci sia da gridare al miracolo o dare votoni o non criticare nulla - con tutto quello che ne deriverebbe, anche non fosse amico personalmente o avesse mai conosciuto per nulla alcun componente del gruppo (cosa difficile penso comunque in questo caso)? Non esiste, ovviamente.

Ma in questi casi, tornando alla band e ai post recenti linkati sopra, vien da dire proprio: "come sputtanarsi da soli in modo praticamente esplicito".

Tradotto infatti è come avessero scritto: "grazie alla nostra etichetta/promotore per piazzare in giro il nostro album e comprare anche, con soldi o in altro modo, le rece sempre più o meno positive o addirittura entusiastiche spesso".

Che è poi, ricordiamo, l'unica cosa che ormai le pseudo-etichette, almeno a livello underground e dintorni, fanno realmente (e tutto in ambiente virtuale perché quasi nessuna invia più il CD vero fisico ai media, ma fornisce link di streaming completo se non già libero per tutti su certi siti appositi, oppure quello per scaricare i file mp3 o audio che siano), visto che per il resto non danno un euro né prima né dopo al gruppo, per le spese di registrazione e altro, e anzi impongono quasi sempre di comprare subito centinaia o un migliaio o più di copie fisiche del CD - a prezzo più o meno vantaggioso rispetto a quello al pubblico, ma di sicuro maggiore di quello che costa all'etichetta stessa farli stampare dall'azienda apposita di turno e anche di quanto costerebbe alla band far fare la cosa direttamente sempre alle solite aziende - che poi il gruppo cercherà di rivendere se e nelle quantità (e nel tempo) in cui riesce a farlo.

Quindi sarebbero band da non stampare proprio tramite etichetta, come quasi tutte le altre in giro oggi in Italia e nel mondo, perché sa per prima anche la label di turno che non hanno praticamente alcun potenziale commerciale né nulla per vendere decentemente, fare tot date live e tour in Italia o anche fuori ed elevarsi almeno un minimo dal marasma generale dell'underground e sub-underground, e motivo per cui non ci pensano nemmeno a fare le vere etichette come erano quasi tutte un tempo anche a livello underground e dintorni, anticipando soldi ai gruppi e riprendendoli poi con gli interessi grazie alle vendite, percentuale sui cachet dei concerti anche a volte o altro ancora secondo i vari accordi e contratti con ogni singola band. Ma lo fanno lo stesso e in maniera ipocrita fingendo di apprezzare tutti o quasi, e che dietro la scelta di mettere "sotto contratto" ogni singolo gruppo ci siano ragionamenti e valutazioni profonde, selezione severa e siano convintissimi del livello e potenzialità di chiunque venga preso, perché il loro lavoro e quello con cui vivono e vanno avanti (diversi lo fanno proprio di lavoro principale, mica per hobby o per arrotondare quello "normale") si basa proprio sul suddetto meccanismo: sfruttare la passione, ego, sogni, voglia di protagonismo di chiunque strimpelli (tanto poi i produttori soliti in giro oggi fanno suonare tutto ok come minimo, in studio, sistemando tutto e dando i suoni "professionali", e spesso tutti uguali), prendendo soldi dalle band stesse, appioppando a loro tutti i CD fisici stampati o quasi tutti, e comprando semplicemente rece-leccata in giro su qualsiasi sitino del cazzo possibile, da parte di gente che scrive e fa scrivere altri cialtroni e finti critici analoghi, per gli stessi motivi delle band alla fine (ego, presunzione, "pose", avere le contro-leccate delle band ed etichette sui loro canali ecc.).

E al solito però, praticamente mai vengono comunicate da nessuno le copie vendute, oltre al fatto che chiunque può osservare la "fama" e risultati e attività sostanzialmente inesistenti o ridicole di questi gruppini - come per il 99% del resto delle band ripeto - e quanto suonano dal vivo e la gente che hanno davanti (a meno che non ci sia l'headliner di nome) quando comunque lo fanno, che siano band più o meno nuove o addirittura anche di quelle in teoria in attività da anni e anni o lustri o decenni.

Altrettanto ovvio che raramente segnalano sui propri canali anche le eventuali recensioni o citazioni varie in giro più o meno negative (rarissime, in ogni caso, e non dipende certo dall'apprezzamento diffuso, ma dai meccanismi sopra citati), o peggio, se lo fanno è per infamare o comunque provare a dimostrare che quei recensori e appassionati, solitamente gli unici veri e liberi, hanno torto; e chiamano a raccolta o sperano comunque intervengano a commentare per dar man forte al gruppo e sputtanare appunto il recensore, anche tutti gli "amici" (reali, di Fb e basta, "fans" o pseudo-tali del gruppo, parenti ecc.), nella tipica reazione, mentalità e comportamento infantile, rosicone, e da gente evidentemente non così convinta in realtà della propria validità, "utilità" ecc. - tantomeno assoluta - sapendo del resto benissimo perché la totalità o quasi dei riscontri è positivo o entusiastico al 100%, non penso infatti siano davvero a tale livello di auto-inganno terminale da far finta di credere che siano invece tutte recensioni vere, libere, sincere, e fatte magari anche da gente realmente esperta e competente, non dalle o dai Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli.

Insomma, siamo sempre all'ormai standard e nauseabondo - e inutile, in realtà - lecca-lecca totale reciproco, con origine e scopo per quasi tutti nell'altrettanto tipico ego, nelle manie di pseudo-protagonismo, nella ricerca di vantaggi vari, spesso anche economici appunto, per tutte le cose fatte da molti siti e almeno una rivista cartacea, a pagamento e non gratuitamente come dovrebbe essere sempre, prendendo i soldi solo dai lettori liberi che acquistano la rivista cartacea e, sia per cartaceo che web, se uno vuole e ne ha bisogno per andare avanti (soprattutto sul web dove i lettori non pagano di solito nulla per visitare e leggere i siti), ospitando pubblicità di chi uno voglia, anche di etichette, band e altri attori dell'ambiente musicale o quello che uno vuole in cui può esserci un bacino più o meno rilevante di inserzionisti; ma sempre rimanendo lo stesso del tutto liberi nel giudizio poi dei dischi e delle band, anche di quelle pubblicizzate sul sito (che hanno quindi pagato qualcosa per quella pubblicità, ma non devono mai aver "comprato" le opinioni e critica libera), pur a rischio chiaramente di vedersi togliere la pubblicità e relativi soldi per sempre da quelli che sono stati stroncati o comunque criticati in varia maniera nelle recensioni o altro. E se le etichette almeno (a parte tutti i gruppi quindi che inviano il loro materiale da recensire in maniera del tutto fai dai te senza promotori o label o simili dietro), selezionassero veramente le band più valide, invece di prendere quasi tutti per i motivi spiegati sopra, magari rischierebbero molto meno stroncature e critiche, anche in un ambiente che fosse teoricamente libero e con una certa severità media di giudizio, quindi con tutti i recensori di ogni sito realmente competenti, esperti e soprattutto indipendenti da tutto e tutti.

Ma evidentemente la passione per la musica e il voler supportare solo chi ha davvero talento, numeri e potenziale di un certo tipo, non interessa nulla di nulla a certa gente che fa quel lavoro in maniera del tutto "impiegatizia" (come del resto tutta l'altra parte del binomio leccante reciproco, cioè tutti i finti recensori appunto, anche chi lo fa del tutto gratis sempre), solo per portare a casa uno stipendio, punto, come fosse qualsiasi altro lavoro e non si trattasse di arte e dintorni; che, ricordiamo, non è per nulla "democratica" in un certo senso (a parte il fatto che nessuno impedisce ovviamente a chiunque di fare quello che vuole, strimpellare, incidere, suonare live se riesce ecc., ma in maniera del tutto indipendente, non con appoggio o comunque pseudo-tale e "immagine" di un'etichetta/promoter e simili "ufficiali", se non ne sei degno minimamente), è solo per chi è davvero talentuoso e con potenziale, anche commerciale per ovvi motivi - che non cozza o esclude necessariamente l'arte, anche vera e di livello assoluto a volte, lo hanno dimostrato nella storia una marea di band e musicisti, e lo stesso vale in tante altre arti ovviamente - e non dovrebbe esserci spazio per la mediocrità, per chi ci prova ad ogni costo solo per ego ma senza avere evidentemente alcun talento o idee particolari o essendo addirittura scarsissimo: quelli, in cameretta loro o altri posti del genere privati e dintorni, possono fare quello che vogliono, ma non altrove e con appoggi di un certo tipo e magari proprio e solo perché hanno quelli, e quindi prendono i vantaggi del relativo giro di conoscenze e agganci giusti, collaborazioni fisse (tipo per la programmazione live anche in locali pubblici e club vari) e quant'altro per piazzarsi in vario in giro, esporsi e far girare, almeno in teoria, il proprio nome e musica.

Che schifo davvero essersi ridotti così nell'ambiente, in Italia soprattutto (dove come quasi sempre tutto è amplificato, specialmente se parliamo di aspetti negativi, storture, bassezze, ipocrisie ecc.), ogni volta che ci penso e osservo certe cose quasi non mi capacito, anche se in realtà è appunto tutto spiegabile abbastanza facilmente.

E credo che pure uno come Vic stesso, anche se non l'ho conosciuto per nulla penso (nemmeno nel virtuale), avesse ben osservato e fin da tempi non sospetti, come funzionano e sono sempre più funzionate nel tempo le cose nel campo rock/metal e specialmente da noi ripeto, e non le giudicasse di certo bene, visto che l'ambiente ha preso velocemente (negli ultimi lustri col web soprattutto) e fatto suoi i difetti, modi di agire, meccanismi, mentalità e atteggiamento tipici di tanti altri ambienti italioti - se non tutti - da quello politico a quello economico; da quello della pseudo-musica iper-commerciale e relativi personaggi più o meno finti ("musicisti" o "cantanti" mi sembrano termini che non si possano quasi mai usare in quei casi) e chi li spalleggia e gonfia nei media di massa o in diversi finto-alternativi sia reali che web, a quello della marea di programmi-spazzatura della categoria intrattenimento e anche in molti di quelli teoricamente di argomenti e approccio "seri" (talk-show politici e dintorni ecc.); e ovviamente soprattutto quello dello pseudo-giornalismo finto, totalmente devoto al padrone o padroni di turno - che siano partiti politici o aziende o altri - ma che fa finta di porsi sempre come normalissimo, indipendente da tutto e tutti e cercando costantemente di apparire più affidabile, competente, esperto, "ufficiale" degli altri, quando sono tutti più o meno patetici, schiavi e spesso totalmente incompetenti sui vari argomenti (quindi anche fossero di quelli liberi davvero al 100%, sparerebbero per forza cazzate e basta e non sarebbe una grossa differenza e vantaggio alla fine per i lettori).

lunedì 10 maggio 2021

Banducole nulle senza reale attività ma grandi "radio tour" (che quasi nessuno si filerà, ovviamente): la nuova frontiera della comicità involontaria underground

https://www.facebook.com/irukandji.bookinglivepromotion/photos/a.121793704675365/1933070916880959

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!

L'unica cosa che fanno ormai questi gruppetti del cazzo sono stronzate queste... ahahahahah... pagando pure l'agenzia magari, quella lì che come altre ha tutti i soliti contatti e scambi reciproci di interessi vari con altre analoghe o con radioline varie appunto (tante non lo sono poi in senso proprio, sono solo web), nell'usuale lecca-lecca nauseabondo di questa massa di poveracci presuntuosi, esibizionisti e pagliacci (gli "intervistatori" dico, su tutti, quelli che fanno i video, le dirette o le interviste radio solo audio classiche a seconda dei casi) e ignoranti, inesperti e analfabeti come la merda, tipo la solita Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli e il patetico GiornaleMetal.it di Maurizio Mazzarella; gente a cui, del resto, delle band, della musica, del supporto vero alle cose ritenute valide personalmente, non frega un cazzo visto che non comprano quasi mai nulla, non vanno ai live né altre cose sostanziali di vero supporto appunto. E allo stesso tempo far finta di darlo, fare interviste e rece leccanti anche a chi non si pensa davvero sia valido, è da schizofrenici totali, ipocriti terminali che evidentemente hanno comunque un vantaggio economico o di altro tipo a fare così.

Al solito, caatevi tutti in mano e schiaffeggiatevi da soli (come minimo, dico), tanto non siete un cazzo di nulla e mai lo sarete, né le band di un certo tipo né tutti i leccaculo del relativo ambientino di merda solito virtuale.

P.S. - Rimarrebbe anche da capire cosa c'entri un'agenzia di promozione live (vedi il nome stesso completo) con la promozione invece di partecipazioni a programmi radio, solitamente senza alcuna esibizione tra l'altro, neanche acustica e in formazione ridotta.

Sonia Giomarelli alla transenna coi Runover e nei videini amatoriali relativi su Youtube... altri invece, nei DVD dei Manowar...

Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli la vedi magari di striscio in video amatoriali ai live di gruppetti come i Runover in parchetti tipo al "Jungle" di Cascina, o nelle riprese degli organizzatori stessi (suoi amiconi magari o presunti tali) o di tv locali del menga alle mostrine ridicole dalle sue parti dove accettano incredibilmente anche i suoi pasticci da seconda elementare.

Ma visto quanto è presuntuosa, esibizionista e viva per cose del genere (apparire appunto, fondamentalmente e su tutto, poi anche tante altre cose ovviamente, collegate o meno, tipo cercare di avere vantaggi ecc. da persone dell'ambiente, musicisti e quant'altri), speriamo non abbia mai visto e non veda, per esempio, i DVD dei Manowar, perché in uno almeno di essi (Hell On Earth III) vedrebbe un paio di inquadrature di vari secondi di due appassionati toscani che magari virtualmente almeno conosce pure; uno sicuramente direi, visto che è Stefano Scali (anche se forse conosce ed è arrufianata di più alla sua ragazza che a lui, o viceversa quella tipa a lei o reciprocamente in ugual misura, comunque di sicuro l'ha tra gli amici di Fb, lui non ricordo se c'è o no), che magari ha incrociato anche varie volte dal vivo ai concertini al Circus o alcuni all'Exenzia o d'estate quelli all'aperto dei due della radiolina o altri.

Lo Scali nella prima inquadratura non è preso in primo piano, è dietro, si riconosce (anche per associazione con l'altro e sapendo che si conoscevano già al tempo da anni di sicuro ed erano andati quindi insieme a quel concerto in Germania una ventina d'anni fa, forse con altri ancora dalla Toscana o anche altrove), ma si vede di profilo e parzialmente. Dopo poco e qualche altra scena/intervista si vede meglio anche se leggermente più lontano.

L'altro invece, nella prima inquadratura, viene ripreso proprio benissimo di fronte e lui guarda la telecamera (lo Scali invece probabilmente non si era nemmeno accorto), e non so se lei lo conosce, su Fb o l'abbia mai visto o conosciuto dal vivo, ma per la cronaca è tale Luca Tucci, che suona il basso nel gruppo di Giancarlo Fontani da qualche anno; io invece di vista lo conosco addirittura dai tempi del Siddharta di Prato e del Deliria Horror Pub di Torre del Lago, nei primissimi anni 2000, perché era uno di quelli che c'era spessissimo in entrambi, almeno alle serate/concerti metal, come me. Anche se non avevo idea che suonasse al tempo, o magari ha iniziato dopo o non suonava comunque in giro in alcun gruppo una volta; lo riconobbi dopo anni i primi tempi che ero su Fb nel 2013-2014 o forse 2015, vedendo proprio delle foto di un live al Circus, e una ragazza che avevo tra i contatti allora mi disse il nome o comunque il cognome (il nome proprio forse lo vidi poco dopo notando i tag sulle foto o leggendo la formazione nella pagina del gruppo del Fontani), quando io scrissi che lo vedevo sempre in quei posti anni prima, dicendo "Il Tucci? Probabilissimo tu l'abbia visto in tanti posti con rock/metal e concerti...".

L'inquadratura, anzi le due appunto inquadrature, si trovano nei contenuti bonus del secondo dischetto (la cui parte principale è l'esibizione appunto al Ringfest - dell'anno prima se non ricordo male - e la collezione di tutti i videoclip del gruppo), del suddetto DVD doppio del 2003, nella parte dedicata a interviste, dietro le quinte e "making of" in generale di quell'esibizione. A circa 9 minuti dall'inizio di quel contenuto stesso c'è la prima, e a 10:14 la seconda.

Invece, altra apparizione analoga e incredibile per certi versi, come le suddette del resto, in HOH 4, nel dischetto 1 (cioè quello che è sempre il documentario misto con commenti, spezzoni live, backstage ecc.), a un'ora e 55 secondi; si vede un'entrata del Gods of Metal 2002 a Monza (di cui avevano già mostrato altro e parlato in precedenza come di tanti altri festival estivi di quell'anno e concerti vari non festival) e la fila indiana che entra, tra cui un mio amico delle nostre parti (anche se originario di Firenze), grandissimo fan del gruppo e metallaro/collezionista in generale che non ci pensa nemmeno a smettere o rallentare in questa passione (ha circa 8 anni più di me) - ma opposto a me come approccio e severità, lui quasi zero selettività, piace praticamente tutto se è metal - che infatti mi disse era a sua volta a quel Gods dove ero anch'io (terzo a cui assistevo, non di fila), ma ci saremmo conosciuti solo un paio d'anni dopo o anche 3 o 4 forse (lui era a tutte e due le giornate mi pare, io invece solo il sabato).

Del resto, ribadiamo, a certi live specialmente medio-grossi, possono venir immortalati per caso o meno in riprese/foto ufficiali o non che siano, quelli che effettivamente ci vanno, magari anche spesso, e come fans e appassionati normalissimi, sempre senza alcun altro interesse o secondo fine oltre il volersi vedere e ascoltare band che apprezzano, pagando regolarmente come quasi tutti il biglietto relativo. Difficile o impossibile accada con chi non ci va mai o quasi mai, tantomeno se non ha qualche secondo fine appunto, per cui andare, cioè per lei motivi in realtà principali solitamente.

P.S. - Magari era alla transenna o comunque davanti anche per gli Angra a quel festivalino al Jungle, per via che c'era anche Lione alla voce tra l'altro - e Alessio Lucatti ospite alle tastiere - e ancora relativamente poca gente pure sottopalco e quindi vivibile diciamo per tutti; ma non è che sia sicuro di questo o abbia visto video o di persona lì quel giorno, ipotizzo e basta (coi Sepultura che chiudevano il tutto, non penso proprio invece che fosse in certe posizioni, per vari motivi).

martedì 4 maggio 2021

Ecco un altro "santone" sul trespolo che declama: Gianluca Livi... sticazzi...

http://www.artistsandbands.org/ver2/articoli/generi-musicali/9832-rrazorr-vs-sdangher-ovvero-leterna-lotta-tra-la-carta-stampata-e-il-digitale 

[non ho letto, almeno per ora, l'articolo commentato in quest'altro al link sopra, e nemmeno completamente questo, ma mi basta quello che ho letto per fare questo post, che è un po' per tutti e due i tizi, tanto anche questo Livi - che non ricordo ora chi sia, se lo leggevo su riviste un tempo o su qualche sito tra i primi italiani una ventina d'anni fa o se ha sempre scritto solo su quello lì sopra che mi pare sia uno di quelli collettivi da sempre, o se ha tutt'oggi un sito suo o ci scrive o boh - pur facendo in parte finta di difendere e rispettare il Fuzz e le sue scelte, riguardo la nuova rivista e in generale, in realtà alla fine la pensa più o meno come l'altro o anche peggio]

Minchia, mio nuovo mito. Non so perché rosichi così verso il Fuzz e se ci siano questioni personali o meno, ma spara una serie di vaccate, incoerenze e robe varie notevoli e con tono ridicolo, montatissimo, e pensa di dare del presuntuoso e antipatico e supponente ecc. al suddetto o altri che scrivono sulle sue riviste... stupendo.

Dalla critica riguardo il pensare solo al passato (non sa forse che il Fuzz ha scritto e poi diretto fin dai primi '90 riviste di quelle normali, che trattavano il presente per gran parte, non "nostalgiche" quindi, ma il presente di quegli anni era ancora di un livello stratosferico tra l'altro, rispetto a quello di oggi, sia a livello nomi emergenti/underground che più o meno famosi/storici), alle copertine e contenuti che secondo lui sarebbero sempre e solo con nomi come Black Sabbath o Van Halen e altri simili (per nulla, Classix Metal per esempio ha fatto le ampissime retrospettive anche su nomi di metal estremo ormai classici da tempo, come i Death, per dirne uno, ma anche altri e meno famosi estremi e non, e quindi erano in copertina come soggetto principale, anzi, facendo incazzare i soliti ultra-"defenders" puri e facendo calare anche le copie vendute, perché allora tutti gli appassionati che seguono e vogliono sempre certi nomi non li critica? Sono loro alla fine alla base delle scelte editoriali, perché o vendi una rivista o chiudi, semplice), fino al top: l'accusa di definirsi giornalista quando non lo è, o almeno così dice lui che ha controllato sul web il sito dell'Ordine appunto.

Bello anche il titolo dell'articolo al contrario in pratica, perché non è la rivista e il Fuzz che ha dato contro per primo al tizio di Sdangher, ma il contrario, come si capisce anche dall'articolo stesso senza neanche leggere quello a cui si riferisce... roba da matti.

A parte il fatto che non indica ovviamente nulla di nulla nel merito riguardo l'essere migliore come critico musicale, ma poi, come dice lui stesso, quasi tutti quelli che scrivono di musica (o anche altre arti e qualsiasi altra cosa, sul web specialmente), da sempre, non sono giornalisti in senso formale, nemmeno i capiredattore; con la differenza che il Fuzz e simili scrivono comunque dal bene all'eccellente a seconda dei casi (tanti giornalisti formalmente tali invece per nulla, e non solo tra quelli musicali, per non parlare della valanga di cialtroni sul web nei siti musicali metal o meno, ma anche su riviste come Rock Hard, se c'aveva scritto o ci scrive ancora pure una come Chiara Rovesti...), ed evidentemente non è necessario esserlo per avere anche una rivista ufficiale da edicola, quindi ovviamente regolarmente iscritta al tribunale e tutto quanto. O se serve, basta che lo sia magari il responsabile generale editoriale, e non anche il caporedattore o tantomeno i singoli scribacchini, visto che lui ne ha dirette appunto diverse negli ultimi 25 e passa anni. Poi il fatto è che nell'ambiente tutti, dai bamboretti senza capo né coda a tutti gli altri, si chiamano tra loro "giornalisti" quasi sempre (per esempio quando si intervistano addirittura tra loro), e quindi anche per abitudine magari, per via di questa usanza e auto-inganno in realtà (perché tutti direi sanno che nessuno in Italia si può considerare tale formalmente se non è davvero iscritto all'Ordine e ha il tesserino), finiscono per definircisi anche personalmente quando parlano in prima persona appunto, nei video, o quando scrivono le loro bio o comunque info e presentazioni personali e cose varie. Ripeto, se lo fanno praticamente tutti, anche i bimbetti nati ieri solo perché scrivono da qualche parte, non si vede quale sia lo scandalo se anche si definisse sempre tale pure uno come il Fuzz.

Tra l'altro io non trovo gli articoli vari e qualsiasi cosa su riviste come CM, scritti con presunzione, supponenza ecc. come sostiene questo tizio (che non vuol dire sia sempre d'accordo con le valutazioni e giudizi dati riguardo tutto quanto è soggettivo, anzi, spessissimo sono in disaccordo anche totale, specialmente con alcuni redattori), nonostante l'esperienza e competenza media, Fuzz compreso, glielo permetterebbe e sarebbero senz'altro più giustificabili di tantissimi altri che cianciano in giro, specialmente nel suo - del tizio dico - "adorato", pare, web (forse rosica perché è uno di quelli che vorrebbe scriverci eccome sul cartaceo, ancora oggi, ma nessuno glielo permette? Chissà...). Ma poi non ha ovviamente nulla contro il web neanche il Fuzz, o di sicuro contro i social e tutti i mezzi per farsi conoscere, comunicare le cose varie, le uscite delle riviste ecc., perché ha ovviamente come tutti la pagina Fb o più di una, il sito da cui si possono tra le altre cose richiedere gli arretrati o ordinare libri o altro e via dicendo.

E poi, a proposito, da dove viene questo che dice che non si deve vivere nel passato, che sembra rosicare perché esistono ancora e vanno avanti comunque bene o male anche alcune riviste cartacee che hanno un costo di acquisto tra l'altro (non gratis come tutti i siti e sitini web pieni di bimbiminkia spara-cazzate per gran parte), e poi evidentemente conosce poco o nulla sul web in realtà - non dico dovrebbe leggere certa gente e siti, per carità, tantomeno alla sua età appunto, ma conoscere per rendersi conto del "livello" - sennò prima di dare del presuntuoso a gente come il Pascoletti e compagnia (non so chi scrive, magari giovane o giovanissimo, sulla nuova rivista dedicata all'underground, io parlo principalmente di CM e anche Classix), dovrebbe nominare centinaia, migliaia - solo in Italia dico - di cialtroni vari, incompetenti, inesperti (per età o a prescindere a volte), spesso anche semi-analfabeti, che si danno vere arie e al confronto ascoltano da ieri musica o il rock/metal in particolare, conoscono forse qualche decina di dischi ascoltati magari male proprio dal web, hanno visto 10 concerti o concertini, letto un cazzo nel tempo di roba seria davvero e da competenti/esperti, e sparlano e si definiscono anche loro spesso "giornalisti" o "attivi nel giornalismo musicale" e robe del genere; e/o fanno quelle cose finte, a pagamento o meno, che sono pura promozione per l'etichetta/band di turno camuffate da recensioni o interviste vere indipendenti, e quindi i votoni dall'8 in su e spesso anche il massimo, i 10, volano con una facilità impressionante per gruppetti e gruppini che non si è mai inculato e mai si inculerà nessuno o quasi, roba trita e ritrita o comunque scarsa o nella media di oggi quando va bene, quindi cose che dovrebbero avere voti medi di 5-6 a dir tanto. Tra l'altro in un vecchio editoriale su CM il Fuzz stesso fece una considerazione scomoda, che non avevo mai letto da nessun altro del settore né sul web né su riviste: si domandava infatti qualcosa del tipo "a volte ci dicono o ci chiediamo noi stessi, perché recensire e trattare una valanga di dischi e band che mai nessuno praticamente ascolterà/comprerà?", e poi ovviamente continuava spiegando comunque il modo in cui la vedeva lui e il perché quindi lo faceva, pur essendo consapevole che per moltissimi nomi la cosa suddetta è verissima.

E' vero che chi è più o meno veterano leggerà su quelle riviste anche tante cose, parti di articoli, interviste ecc. che magari erano già state pubblicate anni o lustri o decenni fa su altre (tra cui quelle dirette dal Fuzz stesso, Metal Shock dei suoi anni su tutte), ma qualcosa di nuovo o comunque messo in una certa maniera diversa c'è sempre anche per l'esperto e credo che siano piacevoli da leggere per un appassionato. E tra l'altro anche se fossero a roba nuova, se sono le solite interviste per esempio, con le solite domande banali e risposte pure, è come leggere sempre la solita intervista negli anni a qualsiasi band e tutte uguali alla fine, quindi il problema non è nel nuovo o vecchio, nostalgico o meno, ma semmai chi tratti (come band dico, musicisti ecc.) e chi scrive. E nemmeno a me di solito interessa scavare nei gruppi "sfigati" di chissà quale posto e degli '80 perché qualcuno li trova invece "fighi", e pensa che siano stati sfortunati e meritassero invece successo e blabla, tanto che per me sono sopravvalutati anche molti altri più o meno noti e di posti non inusuali, riguardo band anni '80 di seconda o terza linea esaltate da certe nicchie di metallari, e spesso oggetto magari anche delle retrospettive principali su CM. Ma so benissimo che invece ci sono anche quelli che sono interessati anche a quel tipo di articoli lì, magari più ancora che alle retrospettive ampissime sui nomi più o meno famosi e storici, o "culto" ma comunque conosciuti e apprezzati da tanti. Inoltre, sempre per la coerenza, questo che dice che non si dovrebbe vivere nel passato, lo sa che non tutti sono veterani della sua/nostra età, ma che ci sono anche quelli molto più giovani o proprio giovanissimi che iniziano oggi o hanno iniziato in anni recenti, o anche negli ultimi 12-13 (visto che CM esiste dal 2008), e che invece di leggere a caso cialtroni senza senso sul web che in certi casi ne sanno meno di loro, o peggio di voler iniziare a loro volta il prima possibile a scrivere e farsi pubblicare in giro recensioni del cazzo o altra roba quando non sanno ancora nulla o quasi, avrebbero molto o tutto da imparare proprio leggendo riviste come quella? Visto che sicuramente leggerebbero poco o nulla che sapevano già, specialmente sulle band più vecchie, oltre a conoscere proprio i nomi e discografia di tante ancora sconosciute personalmente, specialmente per chi non stesse tanto sul web per scelta o meno, quindi non consultando spesso neanche i pochissimi siti abbastanza seri, i database completi e affidabili e cose del genere. E anche le recensioni della roba nuova, pur parte minoritaria della rivista e veramente stringate in media (beh non che sulle storiche riviste un tempo fossero poi molto più lunghe, alla fine), e probabilmente non più libere e indipendenti di quelle di tanti siti e gente sul web, sono comunque più affidabili e scritte dai soliti veterani; sono segnalazioni di quello che esce, o parte comunque, e tra l'altro con una nota che indica maturità, cioè la mancanza del numerino/voto, che ti obbliga a leggere il testo e tutto - tanto è brevissimo appunto di solito - per capire come è giudicato il disco, cosa che a tanti bimbiminkia e non solo che vivono invece guardando sempre e solo il numerino o comunque quello prima di tutto, non fa di sicuro piacere ma sticazzi, crescano un po' appunto, se ce la fanno.

Cosa c'entri poi il discorso negozi di dischi - non mi risulta abbiano un negozio quelli di CM o il Fuzz in particolare, hanno solo venduto tempo fa, per corrispondenza, CD e cassette dalle collezioni o doppioni o altro dei collaboratori o amici ecc., ma via web ripeto, dal sito, a prezzi onestissimi tra l'altro, anche rarità a volte - e perché questo Livi, o il Ceccamea di quel sito, pare infatti lo citi comunque come a dire di essere d'accordo o abbastanza d'accordo su tutto, pensi che il Fuzz ragionerebbe come se esistessero ancora (ne esistono ancora eccome comunque, di quelli veri, fisici, soprattutto quelli che vendono anche o soprattutto vinili, perché forse per molti sono visti sempre ancora oggi come più rischiosi da spedire, temendo rotture ecc.), non si capisce davvero; né perché dovremmo ascoltare solo dal web in streaming o addirittura pagando per avere dei file e basta di merda. E poi i vari dischi sconosciuti o "culto" ecc. segnalati negli articoli a tema o dove siano, non è che intendono che tutti quelli che vogliono recuperarli dovrebbero farlo per forza in formato fisico anche se non interessa, possono anche cercare in formato streaming o scaricando legalmente a pagamento o come vogliono, se si trovano e il formato fisico non interessa, ma una rivista del genere deve segnalarli e parlarne lo stesso per sua natura.

Cazzo, questo è veramente un appassionato ultra-cinquantenne bizzarro assai, di solito a quell'età le idee sono ben altre e uno rimane legato ai modi in cui ha sempre ascoltato musica, collezionando formati fisici, e ascoltando perbene con l'hi-fi e tutto il rito di mettere il vinile o il CD o la cassetta nel relativo lettore e tutto il resto.

No veramente, io non mi capacito, ma vorrei sapere davvero dove sta di solito, per sparare cazzate del genere, sulla Luna per caso?

Non sa dell'esistenza di gente come Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli? Le cui stronzate sono ospitate da qualche tempo (dopo vari altri siti normali come quasi tutti e che pur non facendo evidentemente alcuna selezione o prendendo per amicizia ecc. e quindi pieni di incompetenti, bimbetti, gente con conflitti d'interesse netti e quant'altro, erano, o sono ancora per gli esistenti tutt'oggi, comunque relativamente più seri e "normali" appunto), guarda un po', proprio su un sito il cui responsabile è formalmente un giornalista (pubblicista) e il sito stesso è registrato come testata giornalistica al tribunale, come quello analogo sempre del tipo e che tratta di calcio o altre cose locali della sua zona. Parlo ovviamente di Maurizio Mazzarella e GiornaleMetal.it, che ha una "redazione" di 4 persone in pratica o 5, tra cui quella tizia, e questo dice tutto del tipo, che selezione faccia (o nessuno vuole scriverci di solito? Chissà...), per avere anche una del genere e in un gruppo di pochissime persone: di sicuro non per competenza, esperienza né nulla del genere, tantomeno per capacità di scrittura, perché per cose di quel tipo in un mondo di gente normale non dovrebbe essere accettata neanche in una redazione di centinaia di elementi (e solo in Italia intendo eh, sennò decine di migliaia diciamo), figurarsi in una di 4 gatti. Poi allo stesso tempo il tipo fa anche agenzia di comunicazione e promozione, per band e anche altre cose commerciali (aziende, ristoranti...), quindi tipico caso in cui si mischia tutto, promozione, finte recensioni e interviste ecc., tanto la dignità ormai nell'ambiente specialmente web è andata a puttane da tempo; ma per fortuna la gente non è tutta scema o ingenua, certi siti come quello ma anche tanti altri, li leggono praticamente solo i gruppi stessi o qualche amico/parente e solo quando trattano loro, e condividono sui loro canali rece o altro solo se sono trattati bene chiaramente, ma questo succede quasi sempre in effetti per il motivo suddetto (anche tantissimi altri siti normali senza certi meccanismi e doppi ruoli, per non inimicarsi nessuno, avere pubblicità appunto sui canali delle band ecc., ma non cambia nulla se anche fossero tutti, non è che mal comune mezzo gaudio, in questo caso schifo totale semmai).

E non sa, inoltre, che l'Ordine dei giornalisti esiste solo in Italia, per via di una legge fascista che fu fatta ovviamente per poter controllare prima chi avrebbe potuto poi scrivere sui giornali o chi no, in modo da selezionare solo i pro-regime chiaramente? E che quindi all'estero non si pone neanche il problema di chi è o meno giornalista formalmente perché ha fatto magari un esametto del cazzo inutile, è stato iscritto all'Ordine e ha ricevuto il tesserino? Tra l'altro come noto in Italia l'Ordine spesso non ha difeso i veri giornalisti liberi e allo stesso tempo punendo o espellendo quelli evidentemente finti, al servizio del politico o partito o potente di turno, o alcuni che neanche sanno scrivere in italiano, ma semmai il contrario esatto, per via che anche tra i capi dell'Ordine stesso chiaramente si è infilata la politica, lobbizzandolo almeno in parte. Quindi neanche quell'utilità lì ha e ha mai avuto, anche dopo il periodo del fascismo, cioè di vero garante della qualità e indipendenza di qualsiasi giornalista, riguardo il giornalismo generico, quello teoricamente "serio", che si occupa di cose che interessano la vita di tutti, come appunto il comportamento dei politici, potenti vari e tutto il sistema.

Anche l'eventuale accusa di essere al limite un po' incoerente, il Fuzz, per via che insieme alle riviste "nostalgiche" ora ha avviato anche quella lì dedicata alle nuove band e all'underground in generale, non è proprio azzeccata, perché anche sulle altre ci sono comunque trattate, non nelle retrospettive storiche ovviamente, anche band nuove o recenti, sono spesso intervistate, recensite ecc., sia italiane che estere. Quindi semplicemente ha magari voluto ampliare la cosa includendo tutte quelle che per ragioni di spazio venivano fino ad oggi regolarmente escluse dai numeri di CM. Oltre, questo sì e lo è sempre stato un po', all'essere abbastanza paraculo, il voler cavalcare magari l'onda di una certa pseudo-moda e di un settore di appassionati che esaltano sempre al massimo qualsiasi band underground/nuova (anche se spesso solo a parole o solo nel senso della propria o quella di amici stretti e dintorni, oppure, riguardo i "recensori", fatto per avere vantaggi vari, "pose", ringraziamenti e lodi dalle band regolarmente promosse o proprio bollate con i 9 e 10 ecc., comprando quasi mai i dischi perché li ricevono gratis per recensirli o lo fanno addirittura tristemente ascoltando in streaming o scaricando l'album o altre forme digitali fornite dalla band o già online), e comprensibile in ogni caso senza problemi come approccio, per chi fa quel lavoro e se pensa che possa esistere anche un'altra pubblicazione e vendere decentemente, la fa, chiaro.

E ancora, basta scrivere bene secondo questo tizio per aver diritto di farlo su una rivista o sito, anche quando il caporedattore di turno (intendo di quelli che fanno quindi vera selezione seria a priori, per i redattori da prendere, oltre poi a continuare a supervisionare bene successivamente, leggere ogni cosa prima di eventualmente pubblicarla e se ritenuto necessario aggiungere magari dei propri "ndr" ecc.) ritenesse che la data persona non sia adatta alla sua testata, al suo indirizzo, al modo in cui vuole che siano impostate le recensioni, articoli, interviste, al tipo di linguaggio stesso usato magari e via dicendo? Per non parlare del fatto che lo scrivere più o meno bene non implica ovviamente per forza avere anche competenza, esperienza e tutto quanto nel campo che si deve trattare, anche se in questo caso magari il Ceccamea è uno di quelli che piaccia o no o stia simpatico o meno, mette insieme le due cose (ma non è mica unico, il discorso vale appunto identico anche per praticamente tutti quelli che scrivono su CM e C dal Fuzz in giù, oltre ovviamente a vari altri sparsi anche sul web o nelle pochissime riviste rock/metal rimaste in Italia), per quello che ho letto di tanto in tanto nel tempo, essendo a volte d'accordo e molte altre per nulla, nella sostanza dei discorsi. Inoltre tra chi scrive bene o comunque in un certo modo, va segnalato anche che ci sono spesso quei poverelli che pensano appunto più a far vedere le loro doti "letterarie", con metafore più o meno a caso o azzardate, citazioni varie colte o pseudo-tali (giuste o a volte pure sbagliate), voli pindarici assortiti e zero o quasi riguardo la sostanza, l'oggetto del discorso, il disco, la band o quello che sia, cioè approccio ridicolo che andrebbe proibito proprio per legge.

Ora, intendiamoci, se invece fosse stato escluso o se ne fosse comunque andato da solo capendo che non era ben accetto o per quello che sia (quindi aveva scritto forse sul numero zero e basta, quello con poche pagine e allegato al penultimo numero di CM in forma gratuita... ce l'ho ma devo ancora leggerlo, come ho il nuovo CM ma non ho preso RRAZORR, per ora almeno... ammesso non scrivesse anche addirittura già su CM stesso, ora non ricordo), perché come andazzo generale ormai ovunque, e soprattutto se si parla di underground e ci si rivolge quindi al pubblico relativo prima di tutto - formato per gran parte dai componenti stessi di tutte le band e altri che gli girano intorno, quindi tutta gente interessata insomma e ben pochi appassionati e lettori veri e indipendenti - si deve "leccare" e basta tutto e tutti, prendere qualsiasi cosa sul serio, anche i più ridicoli musicalmente o per altri aspetti, dare solo voti dal 7 o 8 in su e comunque sempre "diplomazia" e "politicamente corretto" come guide a prescindere, allora tendo ad essere d'accordo che non è il modo giusto né di avere "giornalismo" e critica di qualità né di giudicare chi può scrivere e chi no (e ovviamente uno come il Ceccamea è abbastanza agli antipodi di tutto ciò, pur avendo i suoi gusti come tutti e quindi le cose che apprezza davvero le esalta magari al massimo come nessuno, le altre al contrario le stronca senza pietà, ci ironizza pesantemente ecc.).

Tornando alla nuova rivista e chiudendo, credo che questi due sottovalutino davvero il Pascoletti almeno dal punto di vista della gestione, quando pensano che una nuova rivista che nasce oggi sia fuori tempo massimo (io posso essere già più d'accordo per fanzine artigianali auto-distribuite e spesso schifose per chi ci scrive e come sono fatte, e che costano comunque come una rivista più o meno), visto che comunque uno come lui lo sa di sicuro ad esempio quanto vendono in media CM e le altre, e di questa nuova ha dato un mini-numero di anticipazione mesi fa appunto, e ha detto che è stata molto apprezzata, dà lì la decisione di fare la rivista vera completa separata, quindi credo avrà giudicato bene. Ma se non andasse bene questa, semmai il problema sarebbe che non ha pubblico sufficiente, o disposto a comprare una rivista, quindi sarebbe nell'oggetto della stessa il problema, cioè l'underground e dintorni in questo caso, non l'essere una rivista cartacea in sé; perché altrimenti pur nate molti anni fa quando magari si vendevano ancora di più e ce n'erano ancora diverse anche del settore rock/metal, avrebbero smesso di vendere a sufficienza da tempo anche le altre, quelle del Fuzz e non, e invece pare vendano ancora quelle migliaia di copie a numero che sono sufficienti evidentemente per andare avanti. E, analogamente, se il problema fosse davvero nel fatto del cartaceo in sé e che le riviste le comprano in sempre meno appassionati, allora non c'entrerebbe e non cambierebbe nulla qualsiasi discorso di gestione editoriale, di cosa uno vuole trattare e come, di chi ci scrive e via dicendo. Semplice e pura logica, delle due l'una.

P.S. - Visto ora che è proprio il "capo" di quel sito suddetto al link, il tal "giornalista" Livi, non so se da sempre o meno o se prima del web aveva scritto anche lui su qualche rivista cartacea o no, non so se c'è scritto nella sicuramente auto-lodatoria bio che vedo lì, che non ho manco letto ovviamente. Tipico sito come tantissimi altri, esistente da anni, che ho letto sempre poco o nulla, che fa e ha fatto scrivere, vedo scorrendo velocemente la lista, sia alcuni validi e veterani/esperti già decenni fa (quelli che hanno insomma oggi l'età sua o anche di più), sia tanti e tante "sig. nessuno", magari bamboretti anche o poco più, e che di sicuro fa più che altro promozione, copia-incolla di comunicati pari pari come li mandano le band (anche fosse di quelli che fa tutto gratis, non a pagamento come altri), recensioni e interviste più o meno "leccata" o comunque con stronzate varie per via di incompetenza/inesperienza o altro e via dicendo. Quindi scendi dal trespolo poveretto presuntuoso ennesimo, che non sei un cazzo di nulla e scommetto che uno come me ti insegna quando vuole, nel rock/metal e non solo (e non solo nella musica, forse). Ma quelli come te tanto si consolano perché scrivono "bene" e pensano basti quello appunto, o almeno, se lo dicono da soli... chissà se è così vero, tutto è sempre relativo, finché non si trova il migliore e il peggiore in assoluto in ogni campo e momento e su cui siano d'accordo tutti; allora giusto quei due estremi non potranno dire di avere qualcuno sotto o sopra, per tutti gli altri rimarrebbe comunque vero il discorso del relativo, cioè ognuno ha senz'altro almeno uno peggiore e uno migliore rispetto a se stesso. Sito lettissimo tra l'altro vedo, per esempio questo suo articolo sulla presunta polemica suddetta, online ormai da oltre un mese, è stato cliccato 375 volte ad ora (di cui alcune date da me, ma magari anche altri utenti l'hanno cliccato più di una volta per vari motivi, ma essendo sempre stesso utente appunto, le visualizzazioni sono totali come quasi sempre ovunque sul web, non indicano persone diverse necessariamente, che sono meno o molte meno a volte)... tanta roba davvero, considerando anche le arie che si dà.

sabato 24 aprile 2021

Mio profilo Facebook probabilmente hackerato nei giorni scorsi

Non posso commentare, postare ecc. su Fb per blocco (per le solite stronzate inventate e l'algoritmo di merda o gente tale reale che dà ragione - e a senso unico, pare, spesso - alla marea di rosiconi scemi e blabla), dal 15 aprile o al massimo 16, nel senso appena dopo la mezzanotte, ora non ricordo bene, ma credo proprio nel corso del 15 in realtà.

Ed erano proprio alcuni giorni che non accedevo nemmeno, in generale, all'account, fino a pochi minuti fa; le istruzioni dicevano di cambiare password perché ci sono state attività "sospette", e che se non le avevo fatte io (impossibile, appunto) potevo controllare anche dall'elenco per capire.

Ho guardato e infatti risultano, almeno stando alla lista mostrata da Fb, diversi commenti/risposte a gente varia, anonimi e non, sui loro profili o forse anche su pagine, boh, neanche ho controllato singolarmente, ma di sicuro ripeto è impossibile li abbia fatti io.

Tra l'altro, e direi che è collegato, ho avuto e ho tutt'ora a volte, problemi di connessione a internet in generale; uno o più hacker rosiconi quindi mi sa, al lavoro alla grande ultimamente, probabilmente aizzati dalla solita poverella di Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli o dintorni.

La lista mostrata dice questo:
- Commento ad un link di utente anonimo, il 16 aprile
- Risposta a commento di Daniele Montagnani, il 18 aprile
- Di nuovo, uguale come sopra, sempre del 18 aprile
- Risposta a commento di Nadia Sommella, 18 aprile
- Risposta a commento di Ryuk Delle Mele, 18 aprile
- Commento a link di utente anonimo, 21 aprile
- Idem, di nuovo, sempre 21 aprile
- Risposta a commento di Ulisse Sansò, 22 aprile

Li ho comunque semplicemente eliminati, direttamente spuntandoli nella lista e premendo il tasto "elimina" in basso; ripeto, neanche ho controllato cosa c'era eventualmente scritto e se davvero risultavano dal mio account e quindi hackerato di sicuro, ma in ogni caso certamente non li avevo fatti io.

Per il resto, il profilo stesso sembra a posto, come sempre, senza modifiche recenti o commenti o post non fatti da me, per quello che ho potuto vedere (ho scorso un po' il diario, ma non di anni o tutto ovviamente).

lunedì 19 aprile 2021

Le interviste d'annata che fanno capire molto, su ieri, su oggi, su tante cose...

Intervista a Mendoza su Shapeless Zine 

Tra l'altro, purtroppo (o verrebbe da dire quasi "per fortuna" in quel senso, e solo in quello chiaramente), essendosene andato pochi mesi dopo questa intervista, ad agosto 2009, non ha potuto vedere gli sviluppi sempre più patetici dell'ambiente anche in questo aspetto, la marea infinita di bimbiminkia, ignoranti e inesperti totali, ipocriti, leccatori di tutto e tutti a prescindere - cosa che non implica il non scrivere cazzate, è indipendente dal voto anche altissimo che dai, dipende solo dalla vera competenza, esperienza, indipendenza di giudizio - o soprattutto degli scarsi, paradossalmente (ma facenti parte di certi "giri giusti", amici degli amici, gente che paga o fa pagare le agenzie che curano i loro interessi ecc.), semi-analfabeti che fanno pure i presuntuosi e vorrebbero farsi passare per colti con citazioni a caso, termini di un certo tipo (inglesi o meno), copiature da altri e via dicendo.
A questo tempo forse non aveva ancora insozzato da nessuna parte nemmeno Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli, quindi non penso si riferisse a lei nella risposta alla seconda domanda... forse alla "gemella" (ma sono ed erano già tantissimi/e anche al tempo in realtà) Chiara Rovesti/Helèna Kiske/Melinda? Chissà...

Riguardo certe cose va notato che potevano avere un senso allora, anche se c'era di sicuro già anche chi tra etichette o altro aveva il "nuovo" modo di fare, diventato poi praticamente la norma, in Italia soprattutto penso; cioè quello a zero rischio, nessun investimento di nessun tipo sulle band, nessuna selezione sulla qualità (o al limite solo sulla cosa meno importante, cioè la qualità formale di incisione ed esecuzione dei musicisti, che in studio è facile per tutti tra l'altro averla in un certo modo), e anzi imponendo per contratto di comprarsi subito tot centinaia o migliaia di copie addirittura, da rivendere da soli. Quindi diciamo che se a volte valeva ancora la cosa al tempo, di sicuro oggi e da anni uscire per etichette ed etichettine varie non vuol dire proprio per nulla che sei necessariamente più o meno valido, musicalmente, hai una almeno minima personalità ecc., e a volte neanche garantisce in realtà che sia davvero degna o ottima o eccellente la produzione e/o esecuzione, perché tanto non c'è rischio e investimento da riprendere con le vendite degne, per le etichette, quindi se quella marea di gruppi in grandissima parte vende zero o quasi, non è un problema delle suddette, ma solo delle band stesse. E d'altro canto si sono sviluppate sempre più negli anni procedure online e annessi e connessi che non necessariamente impediscono di raggiungere un certo pubblico (in modo digitale o anche fisico spedendo in giro da soli le copie del CD o quello che sia), anche facendo tutto da soli, distribuzione/vendita compresa appunto, ci sono esempi anche di band ormai piuttosto note da anni (o almeno dagli appassionati particolari di quei generi), che fino a non molto tempo fa non avevano mai avuto etichetta alcuna e nemmeno un'agenzia di organizzazione concerti, pur suonando non di rado e a volte anche all'estero. Anche per i libri, purtroppo negli anni fino ad oggi e sempre più, non si sono negati praticamente a nessuno e su nessun soggetto (comprese band irrilevanti da sempre), chiunque voglia "ciarlare" e vedersi pubblicato il libro ufficialmente, qualche casa editrice la trova di sicuro, e i metodi immagino siano comunque gli stessi di tantissime etichette (per quello non hanno problemi a loro volta a pubblicare chiunque, anche chi ha potenziale di vendita zero o giusto qualche copia ad amici e parenti).

Per la cronaca e per chi non conoscesse per questioni di età o perché semplicemente non frequentava comunque i newsgroups usenet da fine anni '90 in poi (o non quelli in particolare magari), certe cose a cui si riferiva lui in questa risposta che riporto anche qui sotto, va detto che su quello principale italiano metal per esempio - it.arti.musica.metal, abbreviato iamm - c'erano da sempre, dalla nascita (nel 1999 o primissimi 2000 se non ricordo male), i tipici saputelli che dovevano dimostrarlo continuamente e non solo per far notare magari cavolate oggettive scritte da altri o aggiungere loro pareri, opinioni, gusti e discutendo normalmente e rispettando quelli di chiunque altro, ma proprio con l'intento fisso di cercare di cambiare gli altri e imporre i loro gusti, punti di vista e tutto anche sugli aspetti totalmente soggettivi per definizione come quelli, cioè riguardo le preferenze di band, dischi, musicisti, generi, tipo di suoni e qualsiasi cosa (anche extra musicale).

E diventarono pure sempre peggiori in quel senso con gli anni, andando sempre più verso offese vere e proprie, ironie pesanti, sputtanamenti sul web in vari posti ecc., specialmente con gli individui a cui non passava neanche per l'anticamera del cervello di "piegarsi", intimorirsi, dargli ragione o addirittura scappare dal gruppo (come tantissimi altri fecero negli anni fin quasi dall'inizio, essendosi magari anche semplicemente rotti il cazzo di quei veri poser saputelli pseudo-metal e del loro atteggiamento, anche se erano una minoranza nettissima, specialmente i primi tempi, sul totale degli utenti), e quindi questo li faceva rosicare sempre più a mille e amplificare ancora tutte le cose suddette.

Per essere precisi i due su tutti di quel tipo erano Daniele Purrone e Niccolò Carli (che scrivono o comunque scrivevano anche, dalla sua nascita a metà 2002, sulla rivista Rock Hard versione italiana, e il secondo almeno anche su altre prima, o una sicuramente per un certo periodo, Flash), non identici tra loro al 100% come gusti, ma come atteggiamento praticamente sì, pur rimanendo diversi dal punto di vista realmente personale, del carattere e simpatia diciamo, a favore del secondo alla grande, forse anche perché è un toscano (viareggino in particolare) e non un genovese come l'altro (poi milanese d'adozione già al tempo e poi ancora dopo finito in Svezia). E anche diversi altri, che ovviamente di solito facevano fronte comune coi due suddetti, ma quelli erano proprio ancora più "assurdi" e praticamente dei troll, quindi neanche vale la pena citarli (e non ricordo i nomi o nick tra l'altro ora, di quasi nessuno di loro).

Col mitico "Mendoza", che non incontrai mai di persona (sentito solo una volta al telefono, mi chiamò da un festivalino su a Milano o in zona comunque, che aveva organizzato lui e dove suonavano anche i Frozen Tears da cui prese il numero e ricordo che la prima cosa che mi disse dopo essersi presentato quando risposi, fu "... sono qui con i FT che tu conosci da anni e mi stanno parlando un gran bene di te..."), in un breve periodo in particolare discussi in modo un po' animato anch'io ricordo, forse neanche su questioni musicali in senso stretto, ma altro; ma durò poco davvero quella "polemica" - precedente al periodo di quella telefonata suddetta mi pare - dopo eravamo più "amici" di prima e continuammo come sempre le discussioni su quel ng (e a volte anche su altri che io frequentavo comunque molto meno, tipo quello specifico dei chitarristi, quello dei bassisti e quello sul rock in generale), essendo spesso d'accordo al 100%. Forse anche perché capimmo che i "nemici" veri contro cui quelli come noi dovevano "combattere" uniti erano appunto altri, tipo i suddetti su tutti, che infatti lui - ma non solo lui - aveva mandato in culo da tempo (o almeno il Purrone di sicuro), non leggendoli neanche più o comunque non mettendosi a discutere e frequentando anche in generale sempre meno il gruppo o i gruppi usenet di cui faceva parte (e credo lo stesso per eventuali forum web che frequentasse).

Tornando al punto/problema, che moltissimi (anche tra i non diretti interessati) non vedono ancora come tale, e questo è altro problema chiaramente, pur non avendone prese nemmeno al tempo appunto (da quello che dice nell'intervista), oggi e da anni non avrebbe davvero da temere nulla di nulla riguardo stroncature o anche solo voti "tiepidi" - quelli sotto il 7 o 7,5, oggi considerati per ovvi motivi e per la media generale, come "bassi", da delusione - visto che il 99,9% dei "recensori" in giro specialmente sul web, raramente scende appunto sotto l'8, con chiunque capiti da trattare; anzi, se è italiano ancora meno probabile che il giudizio sia sotto certi valori, per i soliti assortiti motivi: non farsi "nemici" e creare "polemiche" in casa nostra dove molti poi possono anche conoscerti, incontrarti dal vivo ecc., e avere i contro-complimenti e "leccate" da band ed etichette e loro amici invece di rischiare, al contrario, sputtanamenti e infamate sui loro canali e non solo, o comunque di essere ignorato (e non sia mai, per egocentrici del genere!), avere vantaggi spesso anche economici e chi più ne ha più ne metta.

Va notato poi, a dirla tutta, che anche il tizio qui del sito (era il responsabile/capo, dopo che aveva lasciato il fondatore qualche anno prima, tal Teo Favaro, anche lui frequentatore di iamm spesso), attribuisce caratteristiche "polemiche" a Mendoza, quando in realtà era appunto solo libero, diceva quello che pensava senza problemi o auto-censure; e poi, come dico sempre, per fare polemica ci vogliono almeno due persone, una sola non può farla, dice quello che vuole come tutti e nelle forme e modi che ritiene opportuni e che sono propri, ma poi dipende da come vengono recepite dagli altri, perché si crei polemica o meno. Inoltre, essendo una persona adulta e matura non si conformava, come del resto nemmeno io, neanche a certe cose tipo l'usare le "faccine" (che venivano fatte semplicemente con i caratteri normali, non esistevano in quei posti e poco anche altrove sul web al tempo, quelle animate varie di oggi, ma non che cambierebbe nulla nel discorso, anzi), dopo certe affermazioni o in fondo ai post in generale, perché giustamente diceva che confidava nella capacità, perspicacia e intelligenza delle persone di capire anche senza, quando uno scriveva una cosa in senso ironico e quando serio o metà e metà ecc., senza bisogno di robe infantili come quelle. Ed è noto quanta gente non capisca l'ironia, le battute (spesso sempre per ignoranza e inesperienza nel campo di cui di volta in volta si parla, tra l'altro), le cose semi-serie e via dicendo. 

Lui lo faceva di lavoro davvero da tempo o da sempre il musicista, con una cover band ok (quando non c'era ancora l'inflazione totale tra l'altro, ma molte meno sia di quelle che di tributi ad un solo nome), ma senza vantarsene come fosse una categoria superiore, migliore delle inedite, come fosse una missione o obbiettivo divino dimostrare di saper suonare in un certo modo i brani di altri ecc. (atteggiamento che hanno invece tantissime cover e tribute band), per nulla. E, nella categoria coveristi, rispetto molto di più chi fa così, suonando davvero da professionista, in certi posti spesso veramente grandi con pubblico di centinaia di persone o un migliaio e più, e facendosi pagare degnamente, che chi scimmiotta - senza magari neanche fare o aver mai fatto anche robe originali con altre band o collaborazioni, come lui fin dagli '80 - ma sempre per hobby occasionale, suonando quando capita e per due spicci o addirittura solo la cena al locale. Cioè, alla fine spesso non andandoci neanche in pari con le spese - tra trasferte per i posti più o meno lontani e tutte le spese normali per l'attività del gruppo, prove, consumabili strumenti e via dicendo - e quindi tantovarrebbe fare brani propri a quel punto, il riscontro e anche incasso (nullo, appunto, o rimessa proprio) sarebbe più o meno uguale e avresti la soddisfazione di poter dire di suonare pezzi che hai composto e di provare a farti conoscere e apprezzare dal pubblico con quelli, non con quelli dei soliti famosi/storici e per di più facendo appunto guadagnare solo loro di diritti (almeno se uno è onesto e fa le cose perbene sempre, cioè compilando il borderò siae), e anche di ulteriore pubblicità, fama, come se certi nomi ne avessero tra l'altro ancora bisogno. Raramente infatti, per ovvi motivi, le band di falsi d'autore fanno cover o tributo di gruppi più o meno "culto", di quelli che storici o no sono comunque rimasti sempre underground o poco più, perché sono i primi a sapere che tantomeno sarebbe seguita una cover band di quei nomi, non troverebbero praticamente nessun locale che li farebbe suonare, o almeno non con più facilità (né più paga) che fare brani propri.

Notare inoltre che, come sempre, c'erano al tempo (o almeno su certi siti) anche domande non proprio "benevole" o neutre al 100%, ma contenenti osservazioni di un certo tipo o proprio critiche su uno o più aspetti del disco (o demo o EP o quello che fosse), o a volte della band in generale, sui musicisti, sulla resa sonora ecc., fatte senza alcun problema o timore come fossero giustamente le cose più normali del mondo per recensori indipendenti veri; gente che deve analizzare le cose in modo il più "oggettivo" possibile, dicendo quello che pensa davvero e cercando di dare sempre il maggior numero possibile di spunti e info utili ai lettori, al pubblico, agli appassionati e potenziali acquirenti (o anche a chi comunque conoscesse già e apprezzasse magari, avendo già comprato o meno il disco, ma avesse piacere di leggere considerazioni a cui non aveva pensato o cose varie e vedere la risposta data dalla band/musicista), non pensando solo e sempre a "leccare", a dare ragione su tutto, a fare domande tipicissime e basta di quelle che fanno tutti e a cui seguono di solito le altrettanto banali risposte e auto-promozione e basta dei gruppi.

P.S. - Per la cronaca, il mio giudizio sui Dream Theater è agli antipodi, mi piacciono un casino (disco più disco meno, come per praticamente ogni altra band che apprezzo, comprese le mie preferite in assoluto di sempre), fin da quando li scoprii a inizio del '93, visti anche live diverse volte negli anni. Ma questi sono aspetti soggettivi al massimo come sempre e per chiunque, e non cambiano in nulla il discorso generale. 

P.P.S. - Piccola nota tra le tante per far capire certi tipi di persone: siccome avevo mandato a prendere, cioè comprato, il debutto, quando tempo dopo (sempre 2007 comunque) fu fatta una versione ufficiale sotto etichetta (Primula Records) con 3 bonus-tracks, quest'ultima mi fu mandata del tutto gratis, e so che non lo fece solo con me, ma anche con altri che avevano a loro volta preso il CD quando era uscito (forse con tutti addirittura, ora non ricordo bene, o magari chi conosceva meglio, anche se solo virtualmente, comunque cosa per nulla frequente o dovuta).

"[...]
Domanda: Visto che sei noto per la tua vis polemica, esponici la tua opinione sul giornalismo italiano su giornale e sul web. E cosa ne pensi dei newsgroup italiani di settore? E comunque, ammetterai che c'è anche gente onesta e competente che scrive di musica, o che lo fa per pura passione...

Risposta: Ho capito: vuoi scatenare il vespaio. Bene, me gusta. Chi s'incazza sa di essere nel torto. Certo che c'è chi si distingue per preparazione, proprietà di linguaggio, passione. Come devo averti già detto in sede privata, leggere la tua opinione è un piacere. Lo direi anche se mi stroncassi, adducendo valide motivazioni come sai fare, sia chiaro. Io rispetto chi merita rispetto. Come risposto alla tua seconda domanda, ho letto recensioni scritte da cialtroni, da gente che ostinandosi a pubblicare opinioni si rende solo ridicola e dimostra la propria incompetenza. Sui newsgroup, poi, la regola pare quella di confutare quanto detto dagli altri, in una sorta di colossale rissa virtuale che lascia il tempo che trova; ormai ho ridotto i miei interventi a un periodico aggiornamento sulle mie attività, e a qualche post sarcastico. Lascio spazio a chi non ha altro da fare nella vita. [...]"

giovedì 15 aprile 2021

Facebook: il nuovo Hitler/Stalin e compagnia virtuale ora censura anche condivisioni da YouTube se non piacciono

Per far capire dove siamo arrivati e stiamo andando e che dovremmo boicottare tutti Facebook, i nuovi nazisti, i dittatori del conformismo, quelli che vorrebbero abolire l'Art. 21 italiano (e in USA tra l'altro c'è ancora più libertà nel mondo reale fisico, la libertà di stampa e opinione e critica sono sacre e garantite ad ogni cittadino), i garanti dei peggiori, degli idioti, presuntuosi, arrivisti, bugiardi, merde e molto altro, che sono del resto grandissima parte degli utenti del social e del web.

Ma la cosa fa capire anche quanto certa gente stia rosicando a mille, cazzo, mi stupisco non si siano ancora consumati del tutto.

Se condividete/postate questo video (anche senza alcun commento ulteriore nel post fatto di vostro pugno) sul vostro profilo e suppongo anche su una pagina (anche sempre vostra) o ovunque, se viene segnalato (infatti non credo controlli di suo Fb anche solo con l'algoritmo e riconosca e rimuova certe cose in automatico), ve lo censurano per prevenire la "violenza e incitamento alla violenza online" e altre stronzate del genere. Sappiatelo. Ripeto, una semplice condivisione di un video su YT appunto.

Se vi va bene così questo mondo, solo virtuale per fortuna perché nel reale ognuno dice il cazzo che vuole, tantopiù su cose generiche come categorie, in questo caso ideologico/politiche e in una scena di film, siete ovviamente parte del problema o peggio siete a vostra volta come i suddetti nuovi nazisti.

Ecco il video che avevo condiviso sul mio profilo:

Scarface: "Io un comunista lo ammazzo anche gratis..." 


 

sabato 27 febbraio 2021

Ancora per la rubrica "Dicono di lei...", riguardo Sonia "effetto Dunning-Kruger" Giomarelli

E va detto che sono solo quelle più o meno vecchie, di anni fa ormai, ma sicuramente ce ne sarebbero anche tante altre più o meno recenti, visto che non ha cambiato né cambierà mai atteggiamento, carattere di merda, arrivismo, ipocrisia, presunzione e tutto quanto, anzi, peggiora col tempo probabilmente.

"E' amica e addirittura frequenta i Septem, lei? Strano, non l'avrei mai detto (è anche di tutt'altra zona se non sbaglio), noi li conosciamo abbastanza bene i ragazzi dei S, per la band e anche perché almeno uno di loro ha un pub e ci siamo stati spesso a passare serate. Loro sono tranquillissimi, per nulla presuntuosi o 'casinisti' o qualsiasi altra caratteristica tipica di lei."

Successivamente comunque, forse, hanno capito anche loro chi fosse in realtà, ammesso e non concesso che anche prima l'amicizia o addirittura stima fosse reciproca, e non solo della poveretta verso di loro (che poi era ovviamente finta anche quella come quasi sempre, li "usava" solo per mettersi in mostra "gestendo" il loro vecchio sito web, facendo i "report" dei loro live in giro - a volte dopo essersi aggregata proprio a loro per andarci insieme, specialmente se più o meno lontano - sui siti di merda che glielo permettevano ecc.).
 
Commento a suo tempo nel mio profilo Fb, sotto il post ironico "Sono Sonio Giomarello, un leccaculo ecc.", da parte di un componente di band toscana underground ma piuttosto nota già allora in giro:
 
"Credo di aver capito di chi parli... poi ti racconto una cosa riguardo noi del gruppo e la sua richiesta del CD da recensire per una webzine."
 
Uno scambio con un mio contatto su Fb tempo fa:
  
"[...] Anche lei non la conosco ma tempo fa in periodo lock down FB me l'ha proposta da aggiungere agli amici e mi venne da ridere perché il suo nome me lo ricordavo bene [...]"
 
"[...] Sì sì vidi dei dipinti suoi... ahahahah... io non ci capisco una sega di arte ma a me fanno abbastanza cagare, sembrano quelli di mia nipote [...]"
 
Eppure anche lì c'è chi le dà corda per vari motivi, lei lecca e riesce a piazzarli in mostrine varie per esempio dalle sue parti, a Siena... pazzesco...
 
"[...] Eh ma oggi conta più sapersi vendere. Apparenza stop e agganci giusti [...]"
 
 
E ricordiamo anche qualche altra cosa a caso tra le tante, alcune già note, le ho scritte molte volte e non solo io magari, e in privato (siccome pochissimi hanno le palle appunto, neanche chi dice di considerarla giustamente in un certo modo, poverini... e alcuni si dicono pure "amici" miei, e si lamentano se li mando in culo, forte) girano tra tantissimi che sanno appunto chi è realmente quel soggetto, come si comporta spinta dal suo ego immenso, quindi chi vuol davvero sapere sa.
 
- Cacciata dal sito Suoni Distorti, dopo che membri dello staff dello stesso tentarono, per poco (e addirittura modificando il testo in alcuni punti), di difendere una delle sue ridicole e patetiche recensioni di merda che avevo commentato, scoperta per caso come il sito stesso e cliccata per curiosità perché la band oggetto della recensione, che conoscevo da tempo, aveva condiviso il link stesso e sghignazzava giustamente su un passaggio ridicolo in particolare.
 
- Viene cacciata successivamente anche dal sito Rock & Metal In My Blood e cancellate tutte le rece e altro che le avevano pubblicato (evidentemente uno di quelli che fanno scrivere proprio tutti, come tanti altri oggi, piccoli, medi o più grandini che siano come seguito), sia quelle a suo nome vero più recenti che, successivamente, quelle iniziali col nick "Darkhaos" (magari non ricordavano o sapevano che era sempre lei, forse glielo ricordai proprio io, commentandole in una delle pagine Fb "dedicate" a lei, come le altre che feci in tempo a leggere prima della cancellazione), dopo che il responsabile dello stesso ha scoperto tramite una band che l'aveva contattato proprio per conferma e capire se era vero quanto diceva (forse perché da altre conoscenze e amici/recensori ricordava che non funzionasse così su quel sito e avendo magari intuito già la tipologia e modi di fare di quel soggetto), che lei aveva chiesto il CD a quel gruppo per recensirlo dicendogli che l'aveva richiesto il sito stesso. Ma quel sito non funziona appunto così, lo deve richiedere un responsabile o la band offrirsi per prima, mandarlo e poi il responsabile decidere chi deve recensirlo in base al genere o anche altri elementi in modo che la recensione sia poi almeno teoricamente il più distaccata e obbiettiva possibile. Ma chissà con quanti altri l'aveva fatto già o l'ha fatto dopo, siti che fanno meno o per nulla caso a certe cose magari. E per lo stesso portale suddetto fece uguale per avere accredito per entrare a sbafo quella stessa sera (l'entrata era soli 10 euro, per un gruppo come i Vision Divine e vari altri ad aprire, tra cui quello a cui chiese il CD lei, tanto per ribadire il livello e la (finta)pezzenza innata pur di scroccare e darsi arie allo stesso tempo da "giornalista" buhahahahah), millantando di nuovo che l'avrebbe richiesto il sito, o comunque che lei aveva concordato col sito di chiederlo, perché ci scriveva e magari poi faceva il fondamentalissimo "report" e blablabla. Venne sgamata tra l'altro, se non ricordo male, perché a quella serata (in cui c'ero anch'io) era presente anche un'altra ragazza (e forse anche altri ancora) che ci scriveva da molto prima - o era addirittura caporedattore o dintorni - e sapeva come funziona quel sito e che non era stato comunque dato alcun accredito per quel concerto, e notò probabilmente la poveretta all'ingresso proprio mentre ci provava citando quel portale. Quel locale tra l'altro, di norma, non dà accrediti, tantomeno di tipo "stampa", cioè richiesti da siti o riviste varie, e fa anche bene (visto poi il livello odierno della stessa anche o soprattutto nel settore rock/metal, specialmente sul web), io non ne darei nemmeno se li richiedesse la band di turno, anche famosa, a meno che gli ospiti non siano davvero dei "vip", veri, non nel senso comune che ha ormai il termine in generale, ma tantomeno fossero gente che non conta in realtà un cazzo (e quello è pure il loro miglior pregio in tanti casi), siano musicisti underground o pseudo tali, organizzatori mafiosi del cazzo o altri ancora.
Potete chiedere conferma al responsabile di quel sito, alla cantante dei Kalidia e a quella dei Deathless Legacy (ammesso non sia o fosse comunque al tempo proprio lei la responsabile appunto, e non una semplice redattrice)... questi sicuri, perché direttamente o meno implicati appunto.
Ma di più e peggio: nonostante il casino e causa della sua cacciata dal sito e figura di merda fosse suo e solo suo, avendo anzi tirato in mezzo pure altri e quel gruppo (i Kalidia intendo), si mise a infamare quest'ultimo per un bel po' di tempo in qualsiasi modo possibile, in certi casi prendendo le adeguate risposte da chi veniva tirato in ballo, tipo una volta gli organizzatori di un festival al nord dove la band apriva a un nome più famoso, che le risposero sulla pagina Fb del festival o nell'evento, dove lei rosicava che quella band non sarebbe stata degna di aprire agli altri (mentre i suoi amiconi Sailing To Nowhere, scarsoni e inutili e senza senso e pacchiani come pochi non solo li ritiene degni di aprire a chiunque ma anche di suonare magari headliner in qualsiasi contesto... hahahahahah... o altri vari a caso analoghi... tutta da ridere come sempre).
 
- Quando andava ancora costantemente o quasi dietro ai Vision Divine per leccare il culo (o ad un componente in particolare magari o un paio o tre), cercare di accreditarsi e farsi vedere e considerare dagli altri come parte della "crew" in pratica della band o "giornalista" al seguito e cose così nel suo tipico stile, ad un concerto a Modena scroccò un accredito che in realtà era lì disponibile alla cassa per la ragazza di un componente del gruppo (il tastierista), con ovvia notevole incazzatura di quest'ultima, ma un po' di tutti, che probabilmente non sapevano come togliersela di torno e temevano casini vari sempre più grossi anche verso il gruppo stesso magari. Anche per questo potete chiedere ai diretti interessati.
 
- Si dichiara "giornalista", non solo tra i 4 leccaculo sfigati suoi e amici vari o "al bar", ma anche in documenti, verbali e altro ufficiali (commettendo quindi un reato, tra l'altro, "falso" appunto)*. Chissà dove tiene però nascosto tesserino e relativa iscrizione all'Albo dei giornalisti, cosa che (piaccia o meno e a parte l'utilità o no secondo molti, che funzioni davvero per tutelare i giornalisti veri liberi e punire o proprio cacciare i leccaculo del potere ecc., questi sono altri discorsi che non c'entrano nulla qui) in Italia è obbligatoria da quasi un secolo, per dirsi appunto "giornalista" ed esercitare come tale, con tutti i diritti e doveri relativi al ruolo.
*  "Ai sensi dell'art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l'uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali."
 
- Già riportata tante volte ma altro indice netto, innegabile da chiunque, della sua falsità innata è dire di essere alta 1,75, chissà perché, dove sia il problema a dichiarare quella reale vista anche l'altezza media delle ragazze ancora oggi, che di sicuro non è quella ma almeno un po' sotto (ma anche fosse leggermente sopra, sticazzi? E perché mentire se comunque tu sei più bassa e lo vede o vedrà chiunque se ti incontra soprattutto dal vivo?), non si capisce davvero. Manco poi l'altezza, per chiunque, donne o uomini, fosse indice da sola di essere più carini o belli di altri o fatti meglio fisicamente o cose del genere, non c'entra un cazzo ovviamente, almeno entro certi limiti sia superiori che inferiori. Basta vederla ripeto, magari dal vivo, e chiunque capisce al volo che è almeno qualche centimetro meno anche senza stare a misurare. Ma se vuole smentire, un metro è sempre disponibile, ovviamente completamente scalza come sempre si deve misurare l'altezza.
 
E ne dimentico sicuramente altre... e chissà quante non ne conosco, non sono mai venuto a saperle, non avendo conosciuto o incrociato mai le "vittime" di quei suoi casini o letto nulla a riguardo in giro, anche se ci fosse da qualche parte, ma magari non l'ho mai scoperto io il posto, discussione o quello che sia; molte sono in posti privati, ad esempio quel gruppo che mi disse una del giro degli Axevyper - quella che per un breve periodo mi passò alcune chicche di post dal profilo della poveretta che a sua volta le venivano passati da altri del suo giro e che erano suoi "amici" su Fb, quindi potevano leggere il profilo anche quando lo mise privato, visibile solo ai contatti aggiunti - che loro utilizzano per mettersi d'accordo sulle cose, tenersi in contatto e con amici stretti, ma anche per farsi grasse risate sulle stronzate e atteggiamento delle svantaggiate come la Giommamerda.